In Erzegovina orientale il vino è il legame invisibile e duraturo col territorio e con le generazioni. Un patrimonio oggi promosso e salvaguardato anche grazie al lavoro attento del convivium Slow Food Trebinje-Erzegovina. Un fotoracconto con gli scatti di Ivo Danchev e i testi di Francesco Martino
Ad Istanbul la festa dei lavoratori di quest’anno ha riunito sindacati, movimenti politici, giornalisti, attori dei teatri pubblici, giovani musulmani di sinistra, giovani della sinistra rivoluzionaria, tifosi di squadre sportive, movimenti ambientalisti, medici, giuristi. Una galleria fotografica di Fazıla Mat
Lunedì 23 aprile 2012 diverse decine di studenti della Facoltà di Filosofia di Sarajevo si sono riunite nell’ingresso dell’edificio per una protesta silenziosa e pacifica contro le diverse forme di censura e discriminazione di cui si sentono vittima.
Abbiamo selezionato, nell'immensa documentazione fornita da "Testimoni di pietra", alcuni monumenti, narrati in questo fotoracconto. Le foto sono di Linda Ferrari
Sarajevo ha ricordato il ventennale dell'inizio dell'assedio della città con 11.541 sedie rosse sulla Titova, dalla Fiamma Eterna alla moschea Ali Pašina, in ricordo delle sue vittime. Le foto del nostro corrispondente Michele Biava
Sarajevo, 26 marzo 2012, Piazza Bosnia Erzegovina. Centinaia di militari pensionati, ex nemici durante la guerra 1992-1995, si ritrovano di fronte al Parlamento per chiedere l'erogazione dei loro sussidi. I preparativi per la settima notte di presidio sotto le finestre del Parlamento centrale. Foto e testi: Maja Husejić
In un articolo precedente le elezioni presidenziali russe, ci siamo chiesti se l'introduzione di webcam in quasi tutti i seggi elettorali avrebbe portato alla registrazione di brogli e falsificazioni, in particolare da regioni come la Cecenia dove la frequenza al voto ha raggiunto il 99,61% di cui il 99,76% a Vladimir Putin. Ecco la risposta, in questa selezione di video provenienti dalle repubbliche del Caucaso del nord
Sabato 10 marzo ha avuto luogo una nuova manifestazione d'opposizione a Mosca a sostegno di elezioni oneste e maggiori aperture democratiche. Gli organizzatori hanno stimato 25.000 partecipanti, le autorità 10.000. Un livello di partecipazione stabile o in decrescita rispetto alle proteste dei mesi scorsi. Dopo la vittoria di Putin alle presidenziali, il movimento è in cerca di nuovi slogan e nuovi obiettivi
Vladimir Putin ha vinto le elezioni presidenziali russe con il 63,65% dei voti. Seguono a distanza il comunista Zjuganov (17,18%), il liberale Prokhorov (7,92%), il populista-nazionalista Zhirinovskij (6,22%) e il pro-Putiniano Mironov (3,85%). In Caucaso del nord, altissimo il sostegno per Putin. Secondo i dati ufficiali, in Cecenia la frequenza al voto ha raggiunto il 99,59% di cui il 99,73% per Vladimir Putin. Putin supera il 90% anche in Daghestan, Inguscezia e Karachaj-Circassia. In questa galleria la manifestazione in piazza a Mosca dove oltre 100 mila persone hanno festeggiato la vittoria di Putin