A Odesa il fronte è lontano e il temuto attacco via mare sembra sempre più improbabile. Restano però i missili balistici di Mosca a colpire obiettivi civili e infrastrutture energetiche. Viè però una parvenza di normalità che i suoi abitanti cercano ogni giorno di più. In questa bolla che ha a tratti del surreale, il teatro dell’Opera è impegnato a rispettare il suo cartellone. Un videoreportage di Danilo Elia
Mykolaiv è la città che ha fermato l’avanzata russa verso Odesa. Colpita ripetutamente dai missili russi, bombardata, ferita, ora trattiene il fiato. Respinti i russi oltre oltre Kherson, è il primo baluardo sicuro sul fronte meridionale. Fuori dal tiro dell’artiglieria è il posto dove i militari in rotazione dal fronte passano le loro brevi licenze prima di tornare in trincea. Ma è anche la base delle tante organizzazioni di volontari che portano aiuti alle popolazioni sul fronte: basta una mezz'ora di macchina per arrivarci e c'è chi rischia la vita per aiutare chi letteralmente vive sotto le bombe. Un videoreportage di Danilo Elia
Contava 400mila abitanti prima della guerra, Mykolaiv, la città che ha fermato l'avanzata russa verso Odesa. Ora, difficile dirlo. Negozi chiusi, attività sospese, scuole e università bombardate. Chi ha potuto è andato via. Ma c’è anche chi ha scelto di rimanere, o persino di tornare. Come buona parte degli ebrei della città. Che invece di fuggire davanti alla “denazificazione” lanciata da Putin hanno deciso fare la loro parte perché Mykolaiv resista. Un videoreportage di Danilo Elia
L’isola di Cherso, assieme a Veglia ed alla vicina isola di Pervicchio, è l’ultimo habitat naturale dei grifoni in Croazia. Ad occuparsene un centro situato a Caisole e gestito da “Priroda”, istituzione pubblica con sede a Fiume che si occupa di preservare l’ambiente naturale e che è sostenuta in questo anche da fondi europei
Organizzato dall’Università di Belgrado, OBC Transeuropa e dal Centro Studi di Politica Internazionale, la conferenza ha fornito una occasione per discutere con ricercatori, policy maker e rappresentanti della società civile del processo di integrazione europea della Serbia e dei Balcani occidentali analizzando in particolare il ruolo degli attori della società civile (ONG, organizzazioni locali, movimenti sociali, etc.) attivi in diversi ambiti, primo tra tutti quello ambientale.
Un webinar promosso da ISPI, hanno partecipato Giorgio Comai (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa), Aldo Ferrari (ISPI, Università Ca’ Foscari Venezia), Simona Scotti (Topchubashov Center) e Luca Steinmann (giornalista e reporter freelance)
Una fetta rilevante dei fondi Ue delle politiche di coesione vengono investiti in aree urbane, considerate al contempo causa e soluzione delle difficoltà di natura economica, ambientale e sociale di oggi. Le città, in Italia e nel resto d'Europa, si stanno dimostrando capaci di sfruttare questa grande opportunità? Ne discutiamo in questo webinar organizzato da OBC Transeuropa e Il Sole 24 Ore nell'ambito del progetto Work4Future sulle politiche di coesione dell'Ue
Il territorio del villaggio di Taghavard è stato diviso in due dopo la guerra tra Azerbaijan e Armenia del 2020. Il villaggio, sul versante armeno, è rimasto senza i suoi campi, i pascoli e i boschi. Un anziano, in passato architetto, vive nei pressi del nuovo confine con il suo bestiame. Ogni mattina rischia la vita per far pascolare le sue mucche. Un giorno però, decide di andarsene
Una discarica di rifiuti tossici, nel villaggio di Mets Ayrum, in Armenia, nei pressi del confine con la Georgia. I suoi abitanti abbandonati dalle istituzioni, lasciati lì ad ammalarsi. Samvel Siradeghyan è tra quelli che hanno il coraggio di protestare ed ha avviato una causa contro l'azienda mineraria responsabile dell'inquinamento. Con uno stile cinematografico, dove la realtà si fonde con l'immaginazione, Mery Aghakhanyan ci racconta questa tragica vicenda
In occasione dei cinque anni dalla nascita dello European Data Journalism Network – una rete di 31 testate europee coordinata da OBC Transeuropa – riflettiamo su questa e altre esperienze particolarmente interessanti di giornalismo transnazionale, a partire dal valore aggiunto che portano e dalle sfide che incontrano. Registrazione dell'incontro dell'11 novembre 2022.