Al primo turno delle elezioni presidenziali tenutesi domenica primo novembre in Moldavia si è imposta di misura Maia Sandu, principale candidata dell'opposizione, contro il presidente uscente Igor Dodon.
Sei i candidati in lizza anche se a contendersi la presidenza saranno con tutta probabilità il presidente uscente Igor Dodon, del Partito dei Socialisti della Repubblica Moldova (PSRM), e l’ex premier Maia Sandu, leader del partito Azione e Solidarietà.
(Pubblicato originariamente da EastJournal ) Lo scorso 25 ottobre, in tutta l’Ucraina – ad eccezione dei territori occupati delle repubbliche di Donetsk e Luhansk e della penisola di Crimea – si sono svolte le elezioni amministrative: gli ucraini sono stati chiamati ai seggi per votare sindaci e consiglieri comunali e regionali. In seguito ai primi risultati, è già stata fissata la data per il secondo turno: a metà novembre i cittadini dovranno decretare il vincitore finale della corsa a sindaco in alcune grandi città – tra cui Kiev, Leopoli, Odessa e Dnipro.
Le elezioni politiche in Serbia si sono tenute lo scorso 21 giugno, da allora non è ancora stato formato il nuovo governo che dovrebbe essere guidato, come indicato dal presidente Vučić, dalla stessa premier uscente Ana Brnabić.
È accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsa, a Mitrovica sud. Contro la macchina di un giornalista investigativo kosovaro, Shkumbin Kajtazi, posteggiata davanti alla sua casa, sono stati esposi più colpi di arma da fuoco.
I due membri dell'UE sono allarmati dal repentino aumento dei casi di contagio da coronavirus. Entrambi i paesi hanno iniziato ad introdurre misure più restrittive per il contenimento dell'epidemia.
Molte persone si sono riunite ieri sera a Belgrado e a Kosovska Mitrovica, dove sono state simbolicamente accese 1.000 candele in occasione del millesimo giorno dall'omicidio del politico kosovaro Oliver Ivanović.
Il 5 ottobre 2000 cadeva il regime di Slobodan Milošević. Fu un evento di portata storica che segnò la fine di un periodo buio per la Serbia e l'apertura a speranze di una nuova stagione.
Diciassette associazioni della società civile georgiana hanno pubblicato un "Manifesto della pace " invitando il governo georgiano a rimanere neutrale nel conflitto. Hanno esortato il proprio governo a compiere sforzi umanitari e di altro tipo per aiutare i civili in difficoltà.
Il governo albanese ha obbligato alla chiusura la scuola Hafiz Abdullah Zëmblaku, aperta nel 2002 a Korça, la scuola Ali Korça, aperta dal 1996 a Kavaja e la Memorial International School di Tirana (MIST) con la motivazione che sarebbero “collegate alle strutture dell'organizzazione terroristica Fëto in Albania ”. Lo ha riferito l'agenzia di stampa turca Anadolu.