E' di 12 milioni di euro, un vero record nella storia della giustizia serba, la cauzione pagata ieri dal tycoon Miroslav Mišković, discusso proprietario della compagnia “Delta Holding” e uno degli uomini più ricchi del paese, per uscire di prigione e difendersi da uomo libero.
Con una breve nota, diffusa martedì 2 luglio, l'ufficio della presidente Atifete Jahjaga ha annunciato che le prossime elezioni amministrative in Kosovo si terranno domenica 3 novembre.
Sarà il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) a portare in Europa le riserve dell'enorme giacimento “Shah Deniz” scoperto nel 1999 al largo delle coste dell'Azerbaijan sui fondali del mar Caspio.
Costruita nel 1894 in stile neogotico, la sinagoga di Vidin, città bulgara adagiata sulle rive del Danubio, è testamento di cinque secoli di tradizione e ricchezza della locale comunità sefardita.
Lunedì sera dagli studi di ERT, l'emittente radiotelevisiva greca chiusa improvvisamente per decreto del premier conservatore Antonis Samaras lo scorso 11 giugno, sì è alzato un urlo di gioia.
Si incontrano stasera alle 19.30 ora locale il premier greco Antonis Samaras (Nuova democrazia) e i leader dei due junior partner di governo, il leader del PASOK Evangelos Venizelos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis. Una riunione da cui dipende il futuro dell'emittente pubblica ERT, ma probabilmente anche dello stesso governo ellenico.
A poco più di due settimane dalle elezioni anticipate dello scorso 12 maggio la Bulgaria si dota di un nuovo esecutivo, di stampo tecnico-politico, guidato dall'economista ed ex ministro delle Finanze Plamen Oresharski, già indicato in campagna elettorale dai socialisti come futuro premier.
Non è bastata la riunione d'urgenza convocata lunedì scorso dal premier e leader dei conservatori greci Antonis Samaras a sanare la spaccatura nella maggioranza di governo sul progetto di legge per contrastare razzismo e xenofobia.
“Crimini di guerra contro la popolazione e violazione dell'integrità fisica e della salute dei civili imprigionati nel campo di detenzione dell'UÇK situato nel villaggio di Likovc/Likovac”. Nuove accuse per membri di spicco dell'UÇK , il disciolto Esercito di Liberazione del Kosovo, accusati la settimana scorsa dai procuratori della missione europea EULEX di aver abusato di civili nel giugno 1998.