La Commissione europea ieri ha proposto ufficialmente la liberalizzazione dei visti per il Kosovo. “Questa decisione è il risultato del grande lavoro e degli sforzi coronati dal successo delle autorità del Kosovo che hanno intrapreso riforme ampie e complesse nel campo della giustizia e degli affari interni”, ha dichiarato il Commissario alle migrazioni Dimitris Avramopoulos. Le negoziazioni duravano da anni.
In occasione delle festività della Pasqua ortodossa il Commissario europeo per l'allargamento Johannes Hahn avrebbe inviato ai leader dei quattro maggiori partiti politici in Macedonia una lettera nella quale si invita a riavviare il dialogo per trovare una soluzione di compromesso all'attuale crisi politica attraversata dal paese.
Dalle pagine del London Times il premier albanese Edi Rama ha invitato i politici inglesi a non coinvolgere l'Albania nel dibattito sulla cosiddetta Brexit.
Il premier uscente Aleksandar Vučić l'ha definita una vittoria storica. Nonostante i toni trionfali però, secondo i dati forniti dalla Commissione elettorale serba (RIK) al 98.56% di seggi scrutinati, la coalizione guidata dal suo SNS ha ottenuto il 48,23% - e quindi una vittoria schiacciante - ma che si traduce in 27 seggi in meno in Parlamento rispetto alle elezioni del 2014.
Leyla e Arif Yunus, due tra i principali attivisti per i diritti umani in Azerbaijan, il 19 aprile scorso sono arrivati in Olanda dopo che le autorità di Baku hanno permesso loro di lasciare il paese.
Branimir Jovanović è stato arrestato dalla polizia macedone durante le proteste anti-governative che ieri hanno avuto luogo a Skopje. Branimir Jovanović è un giovane economista, classe 1982, ricercatore in visita all’Università di Torino, presso il dipartimento di Economia e Statistica, e ha lavorato presso la Banca Centrale macedone tra il 2007 e il 2015, conseguendo un dottorato di ricerca in Economia e istituzioni dei mercati finanziari all’università di Tor Vergata.
Oggi si vota in Olanda per una consultazione referendaria. Agli elettori viene chiesto di esprimersi in merito all'Accordo di associazione tra Unione europea e Ucraina, entrato già in vigore lo scorso primo gennaio ma ratificato da tutti i membri dell'Ue tranne che l'Olanda.