Nell'ultima pubblicazione del 2020 della serie di analisi titolate “ Political Trends & Dynamics” che la Friedrich-Ebert-Stiftung dedica ai Balcani occidentali si è chiesto ad una serie di analisti dell'area di intervenire sul tema dello stato di diritto.
La Friedrich- Ebert Stiftung è una fondazione tedesca impegnata nella formazione politica. Periodicamente pubblica“Political trend and dynamics in Southeast Europe” approfondendo le condizioni politiche di quattordici paesi dell’Europa sudorientale: i sette paesi post-jugoslavi e Albania, Grecia, Turchia, Cipro, Bulgaria, Romania e Moldavia. Il suo obiettivo è favorire la comprensione di realtà non lontane da noi e un progetto di pace e stabilità in quei territori.
Lunedì scorso Albania e Serbia hanno sottoscritto un accordo che permetterà ai loro cittadini di entrare nei due paesi con la sola carta di identità. Non avranno quindi più bisogno, come accadeva sino ad ora, del passaporto.
Un poco ambizioso "mercato economico regionale" e un ipotetico "piano verde" per il 2050. Sono gli unici passi in avanti del vertice di Sofia che martedì ha riunito i leader dei Balcani occidentali nell'ambito del Processo di Berlino. Un incontro reso più difficile dai diverbi tra Bulgaria e Macedonia del Nord.
Il Centro di Cooperazione e Sviluppo albanese (CDI) dal 2000 promuove uno spazio di discussione per migliorare la qualità delle politiche pubbliche ed il processo decisionale a livello nazionale e regionale. CDI svolge regolarmente analisi del contesto economico e politico in Albania, e grazie a queste col tempo ha sviluppato quattro diversi programmi d’azione riguardanti politiche pubbliche, integrazione europea, sviluppo regionale e coesione sociale.
European Western Balkans, un portale web indipendente che segue e analizza i processi di integrazione Europea dei Balcani occidentali, ha intervistato pochi giorni fa Pierre Mirel. Ex direttore alla DG Enlargement della Commissione Europea ha commentato la nuova metodologia di allargamento alla luce dei tempi di COVID-19, interrogandosi sul futuro della regione.
La Three Seas Initiative (3SI) è una piattaforma politica basata sui concetti di cooperazione e sviluppo. Lanciata nel 2015, l’iniziativa riunisce dodici stati membri dell’UE, collocati a ridosso di Adriatico, Mar Baltico e Mar Nero. L'iniziativa è volta a promuovere la cooperazione tra questi 12 stati europei e i loro partner per contribuire alla crescita economica e alla sicurezza energetica, nonché a rafforzare la coesione e l'unità in Europa.
Il BiEPAG, centro di consulenza sul sud-est Europa, ha da poco pubblicato un policy paper dove si analizza la situazione dei Balcani occidentali in tempi di pandemia globale.