Una delegazione del Movimento europeo azione nonviolenta e di sindaci italiani, è stata a Leopoli, in Ucraina, per incontrare sindaci dell'oblast omonimo e cominciare a gettare le basi per progetti solidali, di supporto e cooperazione. Sottoscritto dai sindaci i “Patti di Leopoli”. Il reportage di Paolo Bergamaschi
La premier serba Ana Brnabić ha affermato che il nuovo governo sarà filo-serbo, né di sinistra né di destra, né filo-occidentale né filo-russo, bensì proprio serbo. Il commento della sociologa e politica Vesna Pešić
Con l'annuncio della mobilitazione parziale dei riservisti russi, fatta dal presidente Vladimir Putin ormai un mese fa, molti cittadini dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia hanno temuto di dover andare al fronte a causa della loro doppia cittadinanza
Tatjana Sekulić, docente di Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università di Milano Bicocca, ne è convinta: "Il futuro non si costruisce con la violenza e la guerra". Per questo nutre forti speranze e fiducia nelle nuove generazioni, nel loro riconoscersi in una comunità che aspiri alla pace
Rapporti tra Armenia e Azerbaijan, tra Turchia e Armenia, tra secessionisti del Karabakh e Baku, ruolo di Turchia, Ue e Iran. Il conflitto del Nagorno Karabakh è complesso e trovare stabilità per la regione non è semplice
La settimana scorsa il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il presidente dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Mariano Grossi. Il colloquio è stato organizzato come parte degli sforzi per stabilire una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia
Nel contesto di crescenti tensioni tra Grecia e Turchia, un segnale positivo di tendenza opposta viene dal mare: in questi giorni è stato lanciato il primo traghetto fisso tra le città di Salonicco e Smirne
Alla fine di luglio, Bucarest ha lanciato un piano di integrazione a medio e lungo termine per i rifugiati provenienti dall'Ucraina, una novità assoluta nell'Unione europea. Un reportage da Brăila, lungo il Danubio, dove le aziende e le comunità, tra cui i "russi lipovani", si stanno organizzando per l’accoglienza, nonostante le difficoltà
Con la seconda guerra del Nagorno Karabakh e il più recente conflitto tra Armenia e Azerbaijan dello scorso settembre, si sono affievolite le possibilità di un disgelo tra Armenia e Turchia. Tuttavia i due stati pare abbiano trovato un accordo segreto a danno dei curdi
Si parla in modo sempre più insistente di spettro nucleare. E in una Kyiv che era ritornata ad una apparente normalità è corsa all'acquisizione nelle farmacia di ioduro di potassio
Non appena il 21 settembre scorso Vladimir Putin ha annunciato la "mobilitazione parziale" migliaia di giovani russi sono fuggiti dal loro paese per trovare rifugio all'estero. Anche in Serbia, dove non hanno bisogno di un visto di ingresso
La lunga alleanza di Yerevan con Mosca è diventata sempre più insignificante, come dimostra l'inazione della Russia nel recente conflitto con l’Azerbaijan. Tuttavia, non è chiaro quali siano le alternative a disposizione dell'Armenia
Nella cornice del festival Pordenonelegge 2022, un'intervista allo scrittore ucraino Aleksej Nikitin, che ha raccontato come si vive a Kyiv negli ultimi mesi, ha illustrato i suoi ultimi romanzi e ha descritto il rocambolesco viaggio che l'ha portato in Italia
Giorgio Comai di OBCT, esperto di spazio-post sovietico, è interventuo in diretta per un aggiornamento sulla situazione in Russia, a seguito del discorso di Putin in cui ha annunciato la mobilitazione di 300mila riservisti da inviare in Ucraina, alla trasmissione “Il Vaso di Pandora” (23 settembre 2022)
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Quali le conseguenze dell'annuncio della mobilitazione parziale in Russia nei territori occupati dell'Ucraina? E quali reazioni vi sono state a Kyiv? Un'analisi
I recenti scontri armeno-azeri del 13-14 settembre non hanno riguardato il territorio del Nagorno Karabakh. Ma le conseguenze si faranno sentire anche - e soprattutto - lì. Un'analisi
La mattina del 21 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che nel paese vi sarà una “mobilitazione parziale”. Non è ancora chiaro cosa questo comporti ma di certo, per i cittadini russi e per il conflitto siamo ad un momento di drammatici cambiamenti. Cosa ne pensano alcuni politologi russi
La politica azera ha intrapreso una strada oscura verso l'irredentismo. Non ci potrà essere una pace duratura finché non verranno superati i miti di vendetta e il nazionalismo violento
La debolezza di Mosca, la guerra in Ucraina, la difficoltà per l'Unione europea di rinunciare alle forniture di gas azere, l'attuale vulnerabilità armena. Sono tutti fattori che contribuiscono a chiarire il contesto del rinnovato conflitto tra Armenia e Azerbaijan e i motivi dell'escalation dei giorni scorsi
Il Donbass, la Crimea e la tenuta del potere di Putin alla luce degli ultimi giorni di controffensiva ucraina. Abbiamo intervistato lo storico Simon Pirani
Nuovamente drammatica la situazione tra Armenia e Azerbaijan. Se si vuole la pace passi in avanti debbono essere fatti da entrambi i contendenti ma c’è chi trae vantaggio dalla prosecuzione del conflitto
Annunciata tregua tra Armenia e Azerbaijan, dopo i bombardamenti di due giorni fa in territorio armeno ben oltre l'area del Nagorno Karabakh. Uno sviluppo preoccupante, da cui emerge la volontà di Baku di imporre proprie condizioni in un contesto internazionale che valuta favorevole. L'analisi di Giorgio Comai, esperto d'area di OBC Transeuropa (15 settembre 2022)
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A seguito di attacchi al proprio sistema informatico l'Albania ha accusato l'Iran e ha interrotto ogni relazione diplomatica. Sullo sfondo il conflitto per l'ospitalità data al gruppo iraniano anti-ayatollah Mek
Il conflitto, anche armato, tra Armenia e Azerbaijan non si è mai spento, ma la violazione del cessate il fuoco avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 settembre è una delle più gravi dal 2020. L'analisi di Marilisa Lorusso, collaboratrice di OBCT, a "Esteri" di Radio Popolare (13 settembre 2022)
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Sembrava ormai avviato una sorta di processo di pace: gli incontri trilaterali tra Armenia e Azerbaijan con la mediazione del presidente del Consiglio europeo avrebbero dovuto portare distensione e nuovi accordi. Tuttavia nella notte tra il 12 e il 13 settembre pesanti scontri a fuoco hanno riacceso il conflitto
Nella Repubblica russa di Kabardino-Balkaria, una regione storicamente legata all'Ucraina, il conflitto avviato con l'invasione russa è stato accolto con grande disagio
La penisola di Crimea è stata occupata nel 2014 dai russi ed è da allora de facto separata dal territorio ucraino. È elemento cruciale nel conflitto attualmente in corso: le autorità ucraine dichiarano di volerla liberare. Un'analisi
Aperte le iscrizioni all'edizione 2022 del progetto "Ultima fermata Srebrenica". Viaggio, dedicato a giovani dai 18 a ai 35 anni di età, in una memoria non ancora sedimentata e per conoscere i fatti che hanno insanguinato l’Europa negli anni Novanta
Con l'aggressione russa all'Ucraina sono cambiati i flussi migratori e le richieste di asilo dei cittadini georgiani. Secondo l'Agenzia europea per l'asilo nei primi quattro mesi dell'anno le richieste di asilo in paesi UE e Regno Unito sono aumentate del 183% rispetto all'anno precedente. In aumento anche i cittadini russi, bielorussi e ucraini che si trasferiscono in Georgia