Claudia Bettiol, collaboratrice di OBCT, racconta ai microfoni di Radio In Blu il ruolo cruciale delle reti ferroviarie fin dall'inizio della guerra: dall’evacuazione di milioni di persone, al trasporto di merci ed armamenti essenziali per la resistenza ucraina (13 gennaio 2023)
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La sezione educativa del Museo Storico Italiano della Guerra propone due incontri online di approfondimento e formazione per docenti, in occasione della mostra fotografica “Sarajevo 1992-1996. Il lungo assedio. Fotografie di Mario Boccia”, che è esposta fino a giugno 2023 a Rovereto, promossa dal Museo in collaborazione con OBC Transeuropa
Il recente acuirsi della situazione in Kosovo, prima con le barricate al nord, poi negli ultimi giorni con il ferimento di due ragazzi di nazionalità serba al sud, ha fatto emergere tutto il malcontento dei serbi del Kosovo per la condotta sia della leadership di Belgrado che di quella di Pristina
Mosaico Ucraina - edito da Bottega Errante - è una raccolta di reportage che esplora le storie di persone appartenenti a quattordici minoranze etniche che vivono entro i confini dell’attuale Ucraina. Un'intervista
Nella Georgia indipendente, da inizi anni '90 in poi, le discriminazioni nei confronti delle minoranze locali hanno portato in molti ad andarsene. Ciononostante qualcuno resiste. La storia di alcuni anziani nei villaggi di Chvebari e Gadamshi
È nelle librerie un libro scritto dai redattori, ricercatori e collaboratori di EastJournal. Una serie di domande sul conflitto in atto a cui vengono date quantomai necessarie risposte
Il mandato presidenziale di Borut Pahor è giunto al termine. Oggi Nataša Pirc Musar, la prima donna a salire sullo scanno presidenziale in Slovenia, giurerà davanti al parlamento. C'è una vicenda però che vale la pena ricordare: le medaglie delle onorificenze rifiutate da destinatari negli anni '90 e ora riconsegnate
La crisi tra Belgrado e Pristina si è intensificata nelle ultime settimane nel nord del Kosovo con attacchi armati, arresti, erezione di barricate e la richiesta del presidente serbo Vučić di far tornare l'esercito e la polizia serbi in Kosovo dopo 23 anni
Un recente rapporto della Missione OSCE in Bosnia Erzegovina evidenzia i ritardi nell'attuazione della strategia per il perseguimento dei crimini di guerra. Il rischio è che i processi - ostaggio delle tensioni politiche interne - si protraggano per anni
Il 12 dicembre scorso è mancata Latinka Perović, storica e politica serba, una delle più strenue voci critiche delle politiche nazionaliste degli anni Novanta. La ricordiamo con questa biografia pubblicata dal portale Peščanik
Nonostante i tentativi di mantenere vivi i negoziati di pace tra Armenia e Azerbaijan, la situazione sta precipitando. Baku, con un atto di forza che rischia di creare una situazione umanitaria insostenibile, ha tagliato il collegamento tra Armenia e Nagorno Karabakh
Il 12 dicembre di trent'anni fa, 500 attivisti della società civile italiana arrivarono a Sarajevo, città sotto assedio da mesi. Un'inziativa nonviolenta di un gruppo di persone, per usare le parole del fotogiornalista Mario Boccia qui intervistato, "unito sulla scelta di mettersi in gioco personalmente per fermare qualcosa di inaccettabile"
Intervista a Giorgio Comai di OBCT, sulla situazione in Ucraina: mentre la linea del fronte rimane statica, la guerra continua ad essere combattuta anche in inverno, e le parti si preparano a nuove offensive. Nel frattempo, in Lettonia le autorità hanno tolto la licenza all'unica TV russa indipendente e attivamente contro la guerra, trasferitasi a Riga dopo l'inizio dell'invasione (7 dicembre 2022)
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Quest'anno, rispetto all'anno scorso, 20.000 persone in meno hanno lasciato l'Armenia per lavorare in Russia. Anche il numero di lavoratori migranti che partono per la Russia dalla Georgia è leggermente diminuito. La ragione principale è la guerra
Sono trascorsi quasi 10 mesi dall'aggressione della Russia all'Ucraina. Un'analisi sulla situazione militare sul campo in ques'intervista agli autori di Takt.blog
A fine novembre la Romania ha ospitato numerosi vertici internazionali, a conferma della sua centralità strategica a seguito del conflitto in Ucraina. Una rassegna
Il confronto di queste settimane tra il governo di Albin Kurti e Ue e Stati Uniti non è niente di nuovo. Vetëvendosje tra gli ostacoli alla sovranità del Kosovo ha sempre visto tanto la Serbia che i partner occidentali. Un commento
L’Armenia è impegnata in una frenetica attività per garantire la propria sicurezza e integrità territoriale e lo fa in vario modo, dalle relazioni già consolidate con la Francia a quelle con l'Iran
Quali sono state le dinamiche che hanno reso possibile ciò che è avvenuto nel Donbass tra il 2014 e il 2022? E che cosa è effettivamente successo? L'ultimo libro di Anna Arutunyan è un'eccellente analisi che fornisce alcune risposte
Raskrinkavanje ha analizzato oltre 4000 articoli sulla guerra in Ucraina pubblicati tra l’inizio di febbraio e la fine di luglio sui giornali serbi Večernje novosti, Informer, Srpski telegraf, Blic e Danas. Di tutti gli articoli presi in considerazione circa 1600 risultano faziosi nei confronti di uno degli attori coinvolti (Russia, Ucraina e Occidente), con una netta prevalenza di toni filo-russi e anti-occidentali
Sembrava cosa fatta o quasi, la presidenza di turno dell’Ue in capo alla Repubblica Ceca pensava di mettere all’ordine del giorno di oggi 23 novembre la questione della liberalizzazione dei visti per il Kosovo. Nei giorni scorsi era stato detto che durante l’odierna riunione degli ambasciatori UE, tecnicamente il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), si sarebbe persino adottato un testo per l’accordo sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo.
Le misure adottate per contrastare la diffusione del covid prima, quelle dai secessionisti filo-russi poi per recidere i legami con Tbilisi e la guerra in Ucraina stanno portando Abkhazia e Ossezia del Sud ad un sempre maggiore isolamento
"Distratta dallo sforzo bellico in Ucraina la Russia ha paradossalmente spianato la strada alla pace, anche se per adesso solo a parole, fra Armenia e Azerbaijan mostrando di non essere la soluzione del problema ma, al contrario, il problema". Un commento
Lo scorso settembre è partita da Bologna una missione umanitaria a favore della popolazione civile ucraina, mossa dal voler praticare una "solidarietà politica" a tutto tondo. Abbiamo intervistato Fernanda Minuz, una delle sue promotrici
"L’emersione stabile di una coscienza civica russa contro la guerra è indissociabile da un’elaborazione collettiva del trauma di appartenere al paese aggressore", così il sociologo e dissidente russo Alexander Bikbov in questa intervista
A due anni esatti dalla fine del conflitto tra Armenia e Azerbaijan per il controllo del Nagorno Karabakh, si parla sempre più di un accordo di pace che dovrebbe essere firmato entro la fine dell'anno, ma le violazioni del cessate il fuoco sono quotidiane
Lo scorso 31 ottobre la città di Tuzla ha conferito ad Alxander Langer la cittadinanza onoraria postuma. Tuzla durante la guerra 1992-1995 ha rappresentato un modello di convivenza civile dove musulmani, serbi e croati hanno gestito insieme l'accoglienza dei profughi che fuggivano dai combattimenti. Un reportage
Si chiama European Monitoring Capacity (EUMCAP) ed è la missione di breve durata dell'UE dispiegata ai confini tra Armenia e Azerbaijan con l'intento di ridurre le tensioni tra i due stati e rafforzarne la fiducia reciproca