Con la recente modifica delle condizioni d'uso di WhatsApp, in Turchia il governo ha invitato i cittadini a passare ad altre app di messaggistica. Il controverso invito si inserisce in una lunga e conflittuale relazione tra il potere turco e i social media
Perché le persone in Serbia emigrano dal proprio paese? Quali i sentimenti, i desideri e le percezioni dietro ad una decisione del genere? Una ricerca va al fondo di queste domande
Nel sud-est Europa la Serbia è sicuramente tra i paesi più avanti nella campagna vaccinale contro il Covid-19. Ma il tutto non è esente da forte propaganda dove il ruolo principale è interpretato, ovviamente, dal presidente Vučić
Un viaggio in Spagna, a Toledo per la precisione, sulle tracce degli ebrei sefarditi che furono cacciati nel XV secolo dalla penisola iberica e arrivarono in Bosnia Erzegovina. L'occasione per una profonda riflessione sulla memoria, sull'Olocausto, sulle tragedie della storia
Una testimonianza forte quella di Vera Bekteshi, scrittrice e fisica teorica. La sua memoria torna agli anni del regime per capire quanto di quella eredità resta ancora nella quotidianità dell'Albania odierna. Un progetto ideato e realizzato dal giornalista Christian Elia e dalla fotografa Camilla De Maffei
Era il 1991 e Mira Furlan fu costretta, per il suo cosmopolitismo e per il rifiuto della guerra e della violenza, all'esilio. Prima di lasciare il suo paese scrisse però una lettera ai propri concittadini. Che ora riproponiamo, ricordando così la recente scomparsa dell'attrice
La serie tv turca "Ethos" (Bir Başkadır), lanciata da Netflix, sta raccogliendo un enorme successo in Turchia, ma anche all'estero. Attraverso i personaggi complessi che la animano, il paese si guarda allo specchio, sospeso sul fossato invisibile che separa la parte religiosa della società dai beyaz türkler, i turchi “bianchi” occidentalizzati e laici
La storia dietro la serie Netflix "La regina degli scacchi" ispirata dalla storia di Bobby Fischer, campione che nel 1992 fu incriminato per aver giocato "la rivincita del XX secolo" nella Jugoslavia sotto embargo
La ferrovia Adriatica permette di navigare da un porto all'altro, sognando a occhi aperti rapiti dall'incanto del mare. Continua la nostra esplorazione dell'Adriatico, mare comune, questa volta in treno. La prima di cinque puntate
Oltre 100 magnifiche tavole accompagnano il viaggio in Istria che Diana De Rosa ci fa fare nel suo ultimo libro Amene e dolci colline. Viaggio nell’Istria del Catasto franceschino 1818-1829 (Comunicarte Edizioni)
È il primo lungo metraggio alla regia di Daniele Babbo. Partendo da quegli attimi di volo precipitoso verso la Neretva, ha raccontato l'amore per una città e la difficoltà di conciliarlo ad un'esistenza possibile. Un'intervista
Durante il regime di Enver Hoxa l'Albania era in gran parte chiusa alle importazioni di beni di consumo. E quindi anche la pasta, per chi la desiderava, era rigorosamente autoctona
Vi è un caso in cui la cooperazione inter-nazionalista si è manifestata in un processo elettorale: quello della Bosnia Erzegovina del 18 novembre 1990. Le prime elezioni multi-partitiche dopo l’era socialista videro proprio il trionfo dei tre partiti su base etnica
Il 18 novembre 1990 in Bosnia Erzegovina si tennero le prime elezioni democratiche dopo la Seconda guerra mondiale. Saranno anche le ultime, prima della dissoluzione dalla Jugoslavia. Lo scrittore Božidar Stanišić ripercorre quei giorni, fatidici per le sorti della Bosnia Erzegovina
Il brodetto è per Fabio Fiori un rito autunnale, quello dei mesi più pescosi dell'Adriatico, quando le giornate s’accorciano e le nostalgie s’acuiscono. Ed è uno dei simboli dell'unità adriatica
In controtendenza rispetto al resto d'Europa, la capitale della Romania ha segnato negli ultimi anni un drastico aumento di casi di HIV/AIDS. Una crisi alimentata dall'uso di droghe sintetiche e dall'insufficienza dei programmi di riduzione del danno
Ibrahim Sirčo, ex portiere del FK Sarajevo, la prima squadra bosniaco-erzegovese ad aver vinto il campionato jugoslavo di calcio, si è spento lo scorso 27 settembre a Visoko, sua città natale. Un omaggio a questo straordinario protagonista dello sport jugoslavo
Le associazioni che hanno sede nelle ex caserme di Metelkova, epicentro della scena culturale indipendente di Lubiana, hanno ricevuto un avviso di sfratto dal ministero della Cultura sloveno. Ufficialmente si tratta di ristrutturazione degli edifici, ma gli artisti lo vedono come un nuovo attacco del governo di Janez Janša
“V come Vendetta”? No, “V come Vagina”. Questo il titolo di un libro illustrato di educazione sessuale recentemente pubblicato in Bulgaria e diretto principalmente a ragazze e giovani donne. Una pubblicazione che non è passata inosservata, provocando reazioni discordanti ed (ri)accendendo un dibattito che - nel paese - resta scomodo.
In anteprima per i lettori di OBC Transeuropa alcune pagine di una guida dedicata alla Repubblica di Venezia - che uscirà a fine anno - primo volume della serie "Stati scomparsi"
Cosa ci fa nella cittadina di Zaliznyčne una statua di Lenin in vestiti tradizionali bulgari? E perché uno dei principali vini della regione storica della Bessarabia si chiama Kolonist? E' da circa 150 anni che una rilevante comunità bulgara vive in regioni dell'attuale Ucraina. La loro storia
Negli anni '70 la Jugoslavia ha conosciuto il boom del naturismo. Il complesso di Koversada, sulla costa istriana, attirava in quei tempi migliaia di turisti
Secondo dati raccolti dal Centro per il giornalismo investigativo della Serbia (CINS), dall’inizio del 2019 fino a marzo 2020, 67 delle 173 scuole elementari pubbliche di Belgrado hanno denunciato gravi episodi di violenza tra alunni. Un quadro della situazione
Tutta l'Europa centrale e sudorientale si sta preparando al nuovo anno scolastico, ma i governi della regione sono ancora incerti su come riprendere l'insegnamento: in presenza, online o in entrambe le modalità
Romanziere prolifico e pluripremiato, diplomatico per un periodo della sua vita, Dragan Velikić riflette a tutto tondo sulla nostra società, ma soprattutto sulla Serbia attuale, sul malgoverno e sulle possibilità di cambiamento, senza dimenticare la magia dei suoi libri e della sua scrittura
Puzzavano di pesce e facevano un lavoro molto duro. Ma si guadagnavano da vivere da sole. In passato, in quasi tutti i villaggi della costa adriatica si trovava un conservificio, fabbriche che spesso impiegavano donne dell'entroterra dalmata o della Bosnia Erzegovina. Un progetto di ricerca raccoglie i ricordi di queste lavoratrici
Secondo molti, l’edificatore dell’Unione Sovietica avrebbe ancora molti ammiratori in Georgia, quantomeno a Gori, la sua città natale, poche decine di chilometri dalla capitale Tbilisi. Reportage sulle tracce di Stalin. Riceviamo e pubblichiamo
Orario di lavoro infinito, lavori poco salutari, bassi salari e nessuna protezione istituzionale. La vita in Polonia dei lavoratori azerbaijani resta lontana dal sogno europeo