La conclusione di una campagna di sensibilizzazione in Bulgaria da parte di associazioni queer doveva essere a Varna, Mar Nero. Alcuni giorni di seminari, beach volley e spiaggia. Ma il sindaco l'ha vietata, sotto le pressioni di chiesa ortodossa e politici locali
La conclusione di una campagna di sensibilizzazione in Bulgaria da parte di associazioni queer doveva essere a Varna, Mar Nero. Alcuni giorni di seminari, beach volley e spiaggia. Ma il sindaco l'ha vietata, sotto le pressioni di chiesa ortodossa e politici locali
Il recente attacco condotto sulle pagine di un giornale belgradese contro Sonja Biserko, direttrice del Comitato di Helsinki per i diritti umani di Belgrado, riporta in primo piano la questione del rispetto delle minoranze
Il recente attacco condotto sulle pagine di un giornale belgradese contro Sonja Biserko, direttrice del Comitato di Helsinki per i diritti umani di Belgrado, riporta in primo piano la questione del rispetto delle minoranze
Circa il 30% dei due milioni di abitanti della Macedonia vive sotto la soglia di povertà. Altissimo il tasso di disoccupazione, la gente si indebita coi commercianti e con le aziende di servizi pubblici. Il Paese sta affondando e una bomba sociale potrebbe presto esplodere
A dieci anni dagli Accordi di Dayton sono numerose le iniziative per fare il punto sulla situazione bosniaca attuale, per suggerire possibili percorsi per uscire dal'impasse in cui il Paese sembra entrato. Tra di esse l'iniziativa promossa dalla Caritas Bosnia-Erzegovina, in collaborazione con Caritas Europa: dedicata alla povertà.
Mentre alla Corte di Strasburgo si dibatte il caso di Krstina Blecic, cittadina montenegrina di Zara privata della propria abitazione durante la guerra, la giustizia croata affronta il caso delle decine di famiglie serbe espulse dalle proprie case a Osijek. Un test per le aspirazioni europee della Croazia
Undici anni di umilianti code ai consolati. Poi, nel 2002, per chi voleva entrare in un Paese Schengen il diritto ad un visto turistico di 90 giorni. Per i rumeni sembrava la fine di un incubo. Sotto pressioni UE sono però ora le autorità rumene a richiedere garanzie a chi si vuole recare all'estero: soldi, biglietti di andata e ritorno, prenotazioni alberghiere. I paradossi dell'allargamento
Undici anni di umilianti code ai consolati. Poi, nel 2002, per chi voleva entrare in un Paese Schengen il diritto ad un visto turistico di 90 giorni. Per i rumeni sembrava la fine di un incubo. Sotto pressioni UE sono però ora le autorità rumene a richiedere garanzie a chi si vuole recare all'estero: soldi, biglietti di andata e ritorno, prenotazioni alberghiere. I paradossi dell'allargamento
Le statistiche sul trafficking sembrano indicare che il numero delle vittime è in diminuzione, ma secondo alcuni il mercato di esseri umani ha semplicemente mutato caratteristiche. Le agenzie internazionali avvertono che canali legali di migrazione potrebbero arginare significativamente il fenomeno
Sabato in Kosovo due ragazzi serbi sono stati uccisi ad una cinquantina di chilometri a sud di Pristina. Non ancora individuati i colpevoli anche se inevitabile in molti abbiano pensato ad un omicidio su base etnica. Sale la tensione
Sono fuggiti dall'Uzbekistan dove vengono perseguitati. Ora 439 profughi sono ospitati presso un centro d'accoglienza creato con fondi UE a Timisoara. Dovrebbero rimanervi 6 mesi in attesa di essere spostati altrove. Se la Romania si dimostra solidale, l'UE sembra sempre più una fortezza
Indennizzi per i danni subiti durante le guerre degli anni '90. E' una questione del tutto aperta che vede contrapposte le Repubbliche nate dal disfacimento dell'ex Jugoslavia. In particolare per la Serbia richia di prospettarsi uno scenario da sudori freddi per un Paese gravato da pesanti problemi in ambito economico e finanziario
Una pubblicazione delle 'Scienziate e scienziati contro la guerra', a cura di Massimo Zucchetti, che analizza le conseguenze dei conflitti non solo nelle società direttamente colpite (ex Jugoslavia, Iraq), ma anche in quelle che ospitano gli arsenali delle nuove guerre, come l'Italia
Una tesi sulla "questione Kosovo", con una valutazione dell'intervento internazionale e un'analisi critica delle diverse posizioni avanzate in sede regionale e internazionale sul futuro status. Di Daniele Senzanonna, facoltà di Scienze Politiche, Università di Roma
Oluja, la Tempesta. Un'altra di quelle occasioni nelle quali le opinioni pubbliche dei Balcani si dividono profondamente. Zagabria celebra, Belgrado commemora. Rimangono comunque i fatti. Oggi la Krajina è un'area desolata. Un commento
Agosto 1995, i serbi abbandonano la Krajina, in fuga. Ma vi è chi percorre la strada al contrario. E' la "gente di Fikret Abdic", ex numero uno dell'Agrokomerc, politico, demagogo, capo militare che aveva negoziato una pace privata con serbi e croati. Fuggono da una possibile vendetta dell'Armija di Sarajevo. L'8 agosto arrivano in una Kraijna deserta, ancor prima dell'esercito croato
Sospeso per una pausa estiva il processo a Slobodan Milosevic. Un'analisi sulla difesa dell'ex Presidente in questi ultimi mesi, con particolare riferimento al dossier Kosovo e al video degli "Scorpioni". L'appunto sul bloc notes di un ufficiale: "Presidente: niente cadavere, niente crimine". Il processo riprende il 17 agosto
Il caso degli scomparsi serbi di Sarajevo: senza esito gli scavi condotti nelle settimane scorse a Dariva alla ricerca di fosse comuni, ma la Commissione per i Diritti Umani ha ordinato alle autorità della Federazione BH di continuare le indagini
L'affare Osijek scuote la Croazia: un ex soldato, Krunoslav Fehir, confessa i crimini commessi dall'esercito croato nei confronti dei civili serbi. Le torture avvenivano in un garage, nel cortile dell'attuale sede della Contea. I corpi venivano poi messi in celle frigorifere e gettati nella Drava
La Bulgaria sta facendo passi rilevanti in molti settori. Ma non in quello della lotta e la cura di forme tumorali. Non è una questione legata a scarsità di risorse ma piuttosto deriva da un atteggiamento politico-culturale. Il malato di tumore viene dato per spacciato. Quindi non vengono destinate grandi risorse alla sua cura
L'Islam dei Balcani, una complessità intollerabile nello schema dello scontro Oriente-Occidente. Un viaggio di Paolo Rumiz nella favola dello scontro di civiltà che, visto dalle terre di mezzo, fa ancora più paura. Quando la Bosnia entrerà in Europa, ci sarà ancora l'Europa?
Dalla caduta di Ceausescu, in tutta la Romania, i monasteri si sono triplicati e i monaci quadruplicati. È il risveglio religioso di un nuovo Medioevo ormai fuori controllo. Una suora viene uccisa perchè accusata di essere posseduta dal demonio. Due giornalisti di Diario - una di loro è Mihaela Iordache, anche nostra corrispondente - sono andati in Romania a raccogliere le loro voci. Ecco il reportage
Dopo gli attentati di Londra, l'area Schengen in Europa è in discussione. Per molti cittadini dei Balcani, tuttavia, Schengen rappresenta da tempo un nuovo muro di Berlino. Considerazioni amare sul regime dei visti, il suo significato e gli interessi che lo sostengono. Visto da Sud Est
Una nebbia azzurrognola cala sulla città. La respirazione diviene difficoltosa, gli occhi irritati, forti emicranie. E' accaduto a Stara Zagora, in Bulgaria. I cittadini sono scesi in piazza. Alcuni denunciano l'impianto termoelettrico, altri i test segreti eseguiti nel vicino poligono militare
La Fondazione Langer ha portato il festival Euromediterranea 2005 a Potocari, Srebrenica e Sarajevo, nel decennale della morte di Alex e della strage del luglio '95. Incontri e ricordi con cinquanta giovani da tutta Europa e uno sguardo al futuro
300 persone hanno percorso a ritroso la Marcia della Morte, intrapresa nel 1995 dagli uomini di Srebrenica per sfuggire alle forze serbo bosniache. Bosniaci e stranieri, hanno attraversato a piedi la "densa nube di dolore che avvolge la regione" per ricordare le vittime. Il racconto di una partecipante
Lunedì 11 luglio le Donne in Nero hanno organizzato a Belgrado una manifestazione per commemorare il decennale di Srebrenica. La manifestazione è stata attaccata da esponenti dell'ultra destra serba. Il comunicato delle Donne in Nero e le fotografie della giornata
Lunedì 11 luglio le Donne in Nero hanno organizzato a Belgrado una manifestazione per commemorare il decennale di Srebrenica. La manifestazione è stata attaccata da esponenti dell'ultra destra serba. Il comunicato delle Donne in Nero e le fotografie della giornata
In occasione della ricorrenza del decennale della strage di Srebrenica, pubblichiamo stralci del testo che ricostruisce i giorni successivi alla caduta dell'enclave attraverso i racconti dei sopravvissuti e i processi svoltisi all'Aja. Questo testo fa parte del libro "Srebrenica, fine secolo. Nazionalismi, intervento internazionale, società civile", disponibile scrivendo alla nostra segreteria