Il 2021 per la Macedonia del nord dovrebbe essere l’anno del nuovo censimento generale, dopo il fallimento di quello del 2011. Molte questioni restano però irrisolte: a preoccupare soprattutto l’inclusione degli emigrati e il delicato capitolo degli equilibri etnici
Nel settembre 1995 un convoglio di civili serbi scappava da Donji Vakuf in Bosnia Erzegovina, in direzione Banja Luka. Il convoglio cadde in un agguato mentre attraversava il villaggio abbandonato di Bravnice, 81 persone rimasero uccise. I sopravvissuti chiedono giustizia
Il peggioramento della situazione umanitaria nel Cantone Una Sana ha spinto alcune realtà della rete "RiVolti ai Balcani" a organizzare una spedizione di aiuti per migranti, rifugiati, richiedenti asilo e popolazione in condizione di bisogno. Il carico è arrivato a destinazione il 13 dicembre, grazie all'apporto organizzativo dell'Ong italiana Ipsia e della Croce Rossa di Bihać
Con una dura lettera Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, sollecita le autorità della Bosnia Erzegovina a farsi carico della grave crisi umanitaria in corso nel cantone Una-Sana, dove sono ormai centinaia i rifugiati e migranti che dormono all'addiaccio
Dopo la guerra in Bosnia Erzegovina si è arrivati ad una giustizia socio-economica? Secondo l'analisi della politologa Daniela Lai ne siamo molto lontani e parte della responsabilità è della comunità internazionale. Un'intervista
Sono oltre 100.000 le persone obbligate durante e dopo i recenti combattimenti in Nagorno-Karabakh ad abbandonare le proprie case. Chi ha trovato rifugio in Armenia descrive la solidarietà ricevuta ma anche la sofferenza di vite segnate per sempre dalla guerra
Il sistema di gestione della pubblicità online è basato sulla raccolta e la condivisione dei dati di comportamento dell’utente concentrata nelle mani di poche aziende, tra cui svetta Google. In pericolo privacy e protezione dei dati personali. In Europa si discute su come intervenire
Già prima della pandemia le risorse per l’assistenza mentale in Europa erano insufficienti. Il Covid-19 ha provocato un vero e proprio tsunami nel settore, dalla Spagna alla Romania. Un'inchiesta EDJNet, pubblicata oggi in contemporanea su molti media europei
Una tavola rotonda con la partecipazione di ricercatrici e attivisti di associazioni per i diritti dei migranti organizzata in occasione della Notte europea dei ricercatori 2020 nell'ambito del Network Jean Monnet "Transnational political contention in Europe" dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, in collaborazione con OBC Transeuropa
Tra il 1932 e il 1933 milioni di ucraini trovarono la morte per fame. Una terribile carestia dietro alla quale vi è stata non solo la politica di collettivizzazione imposta dal governo sovietico, ma anche la volontà di Stalin di annichilire le aspirazioni nazionali dell'Ucraina
L'Unione europea si sta dotando di nuovi meccanismi, sanzioni e rapporti per tutelare lo stato di diritto all'interno dei suoi confini. Questi nuovi strumenti possono rivelarsi efficaci – purché ci sia la volontà politica di renderli davvero tali
Protezione e reciprocità per difendere chi difende i diritti di tutte e di tutti: a due anni dagli eventi del 2018, tre giornate organizzate da Yaku per il nodo trentino della rete In Difesa Di
Lo scorso 5 novembre esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno chiesto al governo bosniaco di indagare sulla campagna diffamatoria e sulle minacce di morte contro Zehida Bihorac, locale attivista per i diritti umani impegnata nel sostegno a rifugiati, migranti e richiedenti asilo
"Trattamento inumano, pestaggi selvaggi e un caso di violenza sessuale", sono queste le gravi violazioni nei confronti dei migranti che avrebbe commesso la polizia croata. A denunciare i fatti il britannico The Guardian sulla scorta della documentazione raccolta dal Danish Refugee Council
La proposta di un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, elaborata dalla Commissione europea e ancora in fase negoziale, contempla un meccanismo di monitoraggio indipendente in grado di vigilare sulle violazioni dei diritti dei migranti. Vi è già l'ostruzione da parte di gruppo di Visegrád, Croazia, Bulgaria e Romania
Cosa ci fa nella cittadina di Zaliznyčne una statua di Lenin in vestiti tradizionali bulgari? E perché uno dei principali vini della regione storica della Bessarabia si chiama Kolonist? E' da circa 150 anni che una rilevante comunità bulgara vive in regioni dell'attuale Ucraina. La loro storia
In Serbia sindacati e datori di lavoro negoziano ogni anno il salario minimo. Quest'anno non hanno trovato un accordo ed alla fine è stato il Presidente Aleksandar Vučić a decidere. Preoccupante il fatto che una fetta rilevante dei lavoratori percepisca salari vicini a quello minimo
La Krajina, Knin, la guerra e la famigerata operazione Tempesta. Il conflitto in questi luoghi ha lasciato dietro di sé memorie conflittuali. Ne abbiamo parlato con l’antropologo e fotografo Igor Čoko coautore, con il sociologo Slaven Rašković, del volume “Vita nel limbo. Il libro delle cicatrici”
Per questioni di sicurezza sanitaria il Pride sarajevese di quest'anno ha cancellato il corteo per le vie della città. Alcune iniziative si sono però svolte ugualmente, ed hanno rappresentato un'occasione di riflessione
Ha pochi giorni di vita la proposta della Commissione europea su come riorganizzare in seno all'Ue la gestione dell'accoglienza e dei flussi migratori ma, a parte le prevedibili resistenze di alcuni stati membri, anche gli esperti stanno mettendo in rilievo numerose perplessità
Dieci organizzazioni in undici paesi europei hanno avviato una partnership con l’obiettivo di denunciare e contrastare l’uso illegale di respingimenti e altre violazioni dei diritti alle frontiere europee. La rete chiede responsabilità: la Commissione europea svolga un ruolo decisivo nel ritenere gli Stati membri responsabili e garantisca l’inclusione di meccanismi di solidarietà nel Nuovo Patto sulla migrazione
La Corte di Appello di Baku ha ordinato venerdì scorso il trasferimento del leader dell'opposizione Tofig Yagublu agli arresti domiciliari. La conferma è arrivata dal suo avvocato.
In Bosnia Erzegovina i cittadini che abitano nei villaggi attorno alla città di Prijedor stanno manifestando contro il progetto di un tratto autostradale che collegherebbe quest'ultima a Banja Luka. A loro avviso un progetto che andrebbe a penalizzare solo la comunità bosgnacca
A seguito degli incendi al Centro registrazione e identificazione di Moria e le aree circostanti che hanno lasciato migliaia di persone per strada, decine di organizzazioni della società civile europea chiedono ai governi degli stati membri dell’Ue l'urgente ricollocamento degli sfollati fuori dalla Grecia. Prosegue la raccolta delle firme
Attivista politico di lunga data e membro del più antico partito politico dell'Azerbaijan, il Musavat, Tofig Yagublu è da sempre nel mirino delle autorità. È stato arrestato almeno 35 volte e recentemente ha subito la sua quarta condanna. Ora ha deciso di avviare uno sciopero della fame
Dopo l'incendio che ha devastato il campo di Moria sull'isola di Lesbo, più di 11mila profughi sono rimasti senza alloggio, bloccati dalla polizia che ha impedito loro di raggiungere il porto di Mitilene
In Macedonia del Nord i lavoratori e le lavoratrici del sesso lottano per far valere il proprio diritto all’assistenza sanitaria e alla protezione sociale. Ne abbiamo parlato con Borče Božinov, uno dei fondatori di STAR, il primo collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso nei Balcani
La crisi nelle acque di Cipro si è allargata all'Egeo, coinvolgendo la Grecia. La ricerca di giacimenti di idrocarburi influisce direttamente sulla situazione geopolitica che diventa incandescente. Bruxelles si è schierata con Cipro e la Grecia contro Ankara, la motivazione però è discutibile
Mercoledì 2 settembre un somalo di 40 anni è risultato positivo al coronavirus nel campo di Moria, a Lesbo. Le ong temono una catastrofe umanitaria e invitano le autorità a evacuare il campo, dove 13mila persone vivono ammassate l’una sull’altra in condizioni precarie
Secondo dati raccolti dal Centro per il giornalismo investigativo della Serbia (CINS), dall’inizio del 2019 fino a marzo 2020, 67 delle 173 scuole elementari pubbliche di Belgrado hanno denunciato gravi episodi di violenza tra alunni. Un quadro della situazione