Congiuntamente all'incontro dei 55 Paesi dell'OSCE a Sofia si è tenuta anche una Tavola rotonda alla quale hanno partecipato alcune ONG dell'area. Si è parlato di sicurezza, di Kossovo e di ruolo delle ONG.
La Belgrado ufficiale proprio non ha mandato giù l'elezione di Ramus Haradinaj come primo ministro del Kosovo. Numerose le reazioni contro l'ex comandante dell'UCK, da Belgrado ritenuto uno dei maggiori responsabili dei crimini di guerra contro la popolazione serba del Kosovo
Continuano ad essere incerti i passi da fare dopo il boicottaggio elettorale della maggioranza dei Serbi del Kosovo. Indecisioni che si riflettono anche sul potere di Belgrado, dove prosegue il disaccordo tra il premier e il presidente
Il primo ministro Sanader si è recato lunedì scorso a Belgrado per la prima visita di un capo di governo croato all'ex nemico serbo. Firmato un accordo per la protezione delle minoranze serbe e croate nei due Paesi. Il riavvicinamento tra Zagabria e Belgrado, tuttavia, non si avverte a Vukovar, dove pochi giorni fa è stato commemorato il tredicesimo anniversario della caduta. Un reportage del nostro corrispondente
Knin, una delle città più "giovani" dell'intera Croazia: il 42% della popolazione è costituito da giovani con meno di 30 anni. Ma una città tra le cui vie si respira ancora l'eredità della guerra. Come affronta la scuola in questo contesto difficile fatto di frustrazioni ed inedia il tema della multiculturalità?
Chi osserva il Kosovo dall'Italia rischia di percepire un'immagine ferma al 17 marzo, focalizzata esclusivamente sulla fuga dei serbi. Ma si tratta di una lettura limitativa, che non coglie l'effettivo andamento del pur difficile processo di rientro degli abitanti serbi del Kosovo. Un piccolo ma significativo esempio da Pejë/Peć. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Fallito il controverso referendum sull'abrogazione della nuova legge sul decentramento amministrativo, varata dal governo all'inizio di quest'anno. I motivi vanno rintracciati nella scarsa affluenza alle urne e nell'improvviso riconoscimento degli USA del nome "Repubblica di Macedonia"
Non è solo terra d'emigrazione. In Bulgaria sono sempre più numerose le comunità di cittadini provenienti dal sud del mondo. Non si tratta solo di un primo passo verso l'Europa. In molti in Bulgaria avvaino veri e propri progetti di vita. Tra le comunità più numerose quella cinese.
Il 7 novembre in Macedonia si terrà il controverso referendum sulla abrogazione della nuova legge sul decentramento. Favorevole l'opposizione, contrari sia il governo che la comunità internazionale, secondo la quale il Paese rischia di far ritorno al passato
Ad inizio secolo il Narodni Dom di Trieste era il simbolo dell'attività culturale della minoranza slovena a Trieste. Poi il rogo, nel 1920, appiccato dai fascisti. In questi giorni è stato inaugurato un Centro Informativo Sloveno, chiamato proprio "Narodni Dom". Non solo un ideale passaggio di consegne tra passato e presente, riportando nell'ambito della comunità slovena di Trieste uno spazio nell'edificio che le era proprio, ma anche il desiderio di aprire alla città e al mondo una finestra sul mondo sloveno.
Durante la recente visita del presidente greco Stefanopulos in Albania si è riaccesa l'annosa questione della Cameria, regione al nord ovest della Grecia un tempo abitata da albanesi, spesso fonte di tensione fra i due stati confinanti
Sono parecchi i dilemmi coi quali la comunità serba del Kosovo e la Belgrado ufficiale si devono confrontare. Il boicottaggio non sembra aver favorito nessuno, anzi sembra aver sollevato una serie di questioni di non facile soluzione
La "battaglia" di una bosgnacca per vedere rimossa una chiesa ortodossa costruita illegalmente sulla propria proprietà diviene un test sulla tolleranza in Republika Srpska (RS) nei confronti di chi ha fatto rientro nelle proprie case dopo la guerra. Un articolo scritto per IWPR da Sadik Pazarac. Traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
Reazioni in Croazia alle dichiarazioni del vice premier italiano Fini su Istria, Fiume e la Dalmazia. Un incidente a Spalato. Ma la risposta ufficiale di Zagabria è cauta, e i rapporti tra Italia e Croazia restano buoni. Per ora, si è trattato solo di una tempesta in un bicchier d'acqua
Sale la tensione in Vojvodina e il timore che possano verificarsi divisioni e conflitti su base etnica. L'insediamento della nuova sindaca del Partito radicale non fa che aumentare il fermento di una scena politica già di per sé piuttosto accesa
Una corsa affannata contro il tempo. E' quella della Comunità internazionale per convincere i serbi del Kossovo ad andare a votare. Schede elettorali ristampate, continue eccezioni sulla procedura. Ma sia tra gli albanesi che i serbi del Kossovo sembra regnare lo scetticismo.
Dopo le violenze del 17 marzo scorso, i soli Serbi rimasti a vivere a Pristina sono una comunità di poche decine di persone. Abitano quasi tutti nello "Ju program", un palazzo a pochi minuti dal centro città, conosciuto anche come "the cage", la gabbia. Biserka I., serba di Croazia, a Pristina dal 1995, vive qui. Ci racconta come
All'inizio dell'anno scolastico i ragazzi della Transnistria che frequentano scuole in lingue rumena non hanno potuto entrare nelle loro classi. Le autorità della repubblica separatista hanno infatti deciso di chiudere le scuole nelle quali si parla in rumeno e di imporre l'uso del russo
Sui Rodopi i villaggi conservano intatto il loro patrimonio culturale e naturalistico che gli abitanti cercano di valorizzare. Il legame con le tradizioni è molto forte, specialmente in occasioni particolari come i matrimoni.
Il Kosovo a poche settimane dal voto, primo appuntamento importante dopo le violenze del marzo scorso. Alcuni spunti di approfondimento sullo stato del Paese dal punto di vista economico e demografico. Il caso di Mitrovica
Il 4 settembre l'Albania batte la Grecia 2 a 1, partita valevole per la qualificazione ai mondiali del 2006. Gli Albanesi di tutto il mondo festeggiano la vittoria, ma in Grecia le cose finiscono male e si riaccendono tensioni latenti tra i due paesi
Né il nuovo capo dell'UNMIK né tanto meno la seduta del Gruppo di contatto tenutasi a Belgrado la scorsa settimana hanno fatto sì che si prendesse una decisione sulla partecipazione dei Serbi alle elezioni del 23 ottobre
12 anni fa, insieme ad una troupe della ITN, il giornalista Ed Vulliamy aveva rivelato al mondo la esistenza dei campi di concentramento serbi in Bosnia Erzegovina. Nella sua prima visita da allora al campo di Omarska, riflette sulle lezioni non apprese. Questo articolo è stato pubblicato sul Balkan Crisis Report n°513, 27 agosto 2004, IWPR, con il titolo originale "Commento: dobbiamo lottare per la memoria dei campi di concentramento bosniaci". La traduzione è a cura di Osservatorio sui Balcani
Mora, alta, bellissima. Ma per essere Miss Trieste e mettere tutti d'accordo sembra non bastare. La città si divide sulla Miss slovena. Articolo di Francesco Lauria.
Sessant'anni fa, la notte tra il 2 e 3 agosto 1944, il "campo degli zingari" del campo di morte di Auschwitz-Birkenau venne chiuso dopo che l'ultimo gruppo di 2.897 zingari reclusi fu sterminato. Un articolo tratto da Radio Free Europe
Tanya Mangalakova, nostra corrispondente dalla Bulgaria, ha ripetuto, a distanza di un anno, un viaggio in Kossovo. Ha incontrato i Gorani, un popolo slavo musulmano che parla un particolare dialetto regionale. Pubblichiamo il suo reportage
Nell'Europa dell'allargamento il diritto alla libera circolazione e, ancor più, il diritto di asilo sembrano non valere per i Rom. Un articolo tratto da Notizie Est.
Su quella montagna i russi sconfissero l'esercito ottomano e la Bulgaria ottenne l'indipendenza. Ora la proposta di ricordare, sul monumento dedicato ai caduti russi e bulgari, anche i caduti nemici fa gridare molti allo scandalo.
A Sofia e tra le élites artistiche ed intellettuali dichiararsi omosessuali o lesbiche non è un problema come in passato. Ma nel resto del Paese avere orientamenti sessuali 'non ortodossi' è un problema.