In Romania un movimento dei Secui, sino ad ora considerati gruppo all'interno della minoranza ungherese, mettono in crisi la rappresentanza parlamentare di quest'ultima. Nell'anno delle elezioni politiche.
Un romanzo storico di uno dei più famosi scrittori bulgari. Nonostante siano passati quarant'anni dalla sua prima pubblicazione divide ancora la critica. Un'opera che fomenta lo scontro tra Islam e Cristianità o un'indagine nell'intimità del conflitto?
La recente proposta di creare delle regioni etniche in Montenegro ha causato parecchie polemiche. Mentre la contemporanea ed effimera comparsa di un fantomatico sito del sedicente esercito albanese ha scatenato il panico nel paese
Un poliziotto serbo dell'UNMIK Police arrestato. E' accusato di crimini contro l'umanità. Intanto la fiducia dei cittadini albanesi del Kossovo nei confronti del sistema giudiziario è sempre più debole.
Una città simbolo, divisa dalla pulizia etnica, la cui riunificazione è una delle priorità dell'Alto Rappresentante Ashdown. La proposta internazionale, però, che mantiene 6 distinti collegi elettorali, non piace ai Croati, che convocano un referendum.
Il neo primo ministro compie passi importanti nei confronti delle minoranze serba e italiana. Nelle prossime settimane sarà possibile valutare se Sanader ha davvero riformato l'Hdz o se è la debolezza del nuovo esecutivo a motivare queste aperture.
Le destre vittoriose alle ultime tornate elettorali (HDZ in Croazia e SRS in Serbia) possono mettere in pericolo il percorso di normalizzazione avviato tra i due Paesi? Dalla Croazia, una analisi del voto recente e dei suoi possibili effetti.
A differenza dell'ultimo censimento (1991), oggi sono in calo i montenegrini e in ascesa la percentuale di chi è si dichiarato di nazionalità serba, in aumento anche la percentuale di chi non si è dichiarato
Dopo dieci anni di esistenza illegale l'università di Tetovo per chi sa quale motivo crea ancora proteste e calcoli politici. Nel frattempo il parlamento ha rinviato la proposta di legge per la legalizzazione dell'università di Tetovo
Arrivati in Kossovo per seguire una funzione religiosa non vogliono più rientrare in Serbia e chiedono di poter ritornare nelle proprie case. E' la storia di 27 sfollati serbi ora alloggiati a Bica, nella municipalità di Klina.
Quasi un mantra. Standard vs. status. Ma quando si va a definire nel concreto il percorso che porterà al raggiungimento degli standard richiesti sorgono immediatamente le prime dure contrapposizioni.
I risultati del censimento macedone, pubblicati dopo un anno, fanno discutere parecchio: chi crede che vadano bene e chi invece crede che ci siano state delle falsificazioni. Mentre per gli osservatori internazionali il censimento è riuscito
L'Europa mette in guardia il vincitore delle elezioni dal coalizzarsi con la estrema destra. Il presidente dell'Istria dichiara che se l'Hdz continuerà la politica centralista dei tempi di Tudjman voteranno per l'autonomia dalla Croazia.
Alcuni analisti l'hanno chiamato 'genocidio leggero', 'morte civile', 'genocidio amministrativo'. E' il destino delle 30.000 persone che nel febbraio del 1992 vennero cancellate dai registri di residenza in Slovenia. Un articolo di Donald F. Reindl (Radio Free Europe). Traduzione a cura di Davide Sighele.
Parlano bulgaro, no macedone! In Albania, sulle sponde del lago di Prespa e nella regione montagnosa di Golo Bordo vivono alcune comunità che parlano un antico dialetto slavo. Sofia e Skopje se le contendono.
Durante una trasmissione TV ripetutamente si adottano atteggiamenti razzisti nei confronti dei rom e dei turchi. La commissione di vigilanza bulgara ritira la licenza all'intero canale.
Vukovar, perdona. E' il titolo del discorso pronunciato la settimana scorsa dinanzi ad una platea gremita nel centro della cittadina danubiana da Zivorad Kovacevic, uomo politico ed intellettuale serbo.
Il primo dialogo ufficiale è stato utilizzato dalle delegazioni di Priština e Belgrado per la loro lotta politica interna. Da Belgrado scrive Željko Cvijanović
Intervista con Martina Iannizzotto, Returns Officer dell'UNMIK a Belgrado, sullo storico incontro tra la delegazione di Pristina e quella di Belgrado tenutosi ieri a Vienna
La guerriglia albanese sostiene di essere una forza rilevante nel sud dei Balcani ma, come emerge da quest'inchiesta dell'IWPR, sembra non goda di grande appoggio presso le comunità albanesi locali.
E' una delle cantanti Jazz più famose di Bulgaria e Turchia. E la sua vita rispecchia i destini della minoranza turca in Bulgaria. Ma non ha mai rinunicato ad essere ponte tra differenti culture.
Holkeri vuole accelerare i tempi. I primi incontri tra Belgrado e Pristina potrebbero tenersi a suo avviso già a metà ottobre. Ma da parte kossovara domina la cautela ...
Alcuni episodi di intolleranza nei confronti di una ragazzina sieropositiva e di ragazzini di nazionalita' non croata mostrano quanto la societa' croata sia ancora estremamente xenofoba e intollerante
Nel mese di novembre dovrebbe tenersi il primo censimento montenegrino dopo il 1991, durante i preparativi non sono mancate polemiche e strumentalizzazioni, con l'attiva partecipazione della chiesa serba ortodossa
Human Rights Watch ha pubblicato il 3 settembre scorso un rapporto sullo stato del processo di ritorno dei Serbi di Croazia, espulsi dal paese nel corso della guerra 1991-95. Il rapporto è basato su un lavoro di ricerca durato due anni
Un'editoriale pubblicato nei giorni scorsi su Koha Ditore, il quotidiano più letto in Kossovo, a firma del suo vice-direttore Agron Bajrami. Traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
Piccoli incidenti generano nuove tensioni in Croazia tra Serbi e Croati. La destra croata soffia sul fuoco della paura, preparandosi per le elezioni. Ma i Serbi nel paese sono ormai meno del 5%.
Uno dei ragazzi assassinati frequentava il centro culturale interetnico "Zoom", aperto a Pec-Peja da una associazione italiana, il Tavolo Trentino con il Kosovo. Si chiamava Ivan Jovovic, 20 anni.
Parole ritenute oscene bandite da TV e radio dalle 6 di mattina alle 11 di sera. Scoppia la polemica che fa emergere un preoccupante contrasto tra perbenismo e violenta discriminazione contro le minoranze.