La sua tragica incompetenza e il suo gigantesco entusiasmo hanno portato Adnan Terzic in una situazione, a prima vista, paradossale: proponendo le proprie dimissioni, cerca ad ogni costo di conservare la sua poltrona di presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina
Ancora turbolenta la scena politica macedone, dopo il fallito referendum sull'autonomia locale, giungono come doccia fredda le dimissioni del premier Hari Kostov. Un fatto piuttosto insolito nella politica macedone, ora alle prese con la rielezione di un nuovo premier
Dopo aver riconosciuto la responsabilità delle proprie forze armate nella strage di Srebrenica, e le dimensioni del massacro, il governo della Republika Srpska ha nei giorni scorsi espresso ufficialmente le proprie scuse per quella vicenda. Si è aperto un percorso di riconciliazione in Bosnia Erzegovina? Ne parliamo con Amor Mašović.
Il tribunale dell'Aja sta compiendo indagini su Ramush Haradinaj, che in questi giorni potrebbe diventare il prossimo Primo ministro del Kossovo. Un articolo tratto da TOL.
Uno scandalo dai contorni poco chiari vede coinvolto il premier Fatos Nano, accusato di traffico d'armi da un deputato, Nikolle Lesi, editore del quotidiano "Koha Jone". La vicenda finisce in parlamento e il premier in procura
Cresce, all'interno del Paese e a livello internazionale, il disagio rispetto ai poteri, insindacabili e senza controllo, dell'Alto Rappresentante in Bosnia. Un aggiornamento dall'Institute for War and Peace Reporting
La persistente latitanza del generale croato ricercato per crimini di guerra mette a rischio il percorso di adesione di Zagabria alla Unione Europea. Martedì prossimo relazione di Carla Del Ponte al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il premier Sanader temporeggia
Una recente inchiesta statistica rileva l'ampissima diffusione delle idee autoritarie tra la popolazione bulgara. Paradossalmente è l'elettorato di sinistra a essere più ricettivo nei confronti di un autoritarismo considerato in genere patrimonio della destra
A margine del convegno di Campolongo Maggiore su "La giustizia internazionale nei conflitti balcanici", la Procuratrice Capo del Tribunale dell'Aja, Carla Del Ponte, ha incontrato alcuni giornalisti presenti. Le domande si sono incentrate in modo particolare sul processo Milosevic. La trascrizione del colloquio
Fallito il controverso referendum sull'abrogazione della nuova legge sul decentramento amministrativo, varata dal governo all'inizio di quest'anno. I motivi vanno rintracciati nella scarsa affluenza alle urne e nell'improvviso riconoscimento degli USA del nome "Repubblica di Macedonia"
Il Ministero degli Esteri coinvolto nell'ennesimo scandalo finanziario. Incerta la reazione del Premier Sanader, mentre il Paese è in piena campagna elettorale per le presidenziali, previste per il 2 gennaio. La cronaca dei fatti dal nostro corrispondente
L'Albania ha accolto con molto favore la rielezione del presidente americano George W. Bush. Un'accoglienza calorosa, condivisa da gran parte della stampa locale. L'Albania sembra però non schierarsi con Repubblicani o Democratici ma piuttosto con gli USA. Sempre.
Da una parte la coalizione del premier uscente Adrian Nastase, vestiti raffinati e linguaggio tecnocratico; dall'altra l'attuale sindaco di Bucarest, Traian Basescu, modi colloquiali e più spesso la maglietta che non la camicia. Sarà uno di loro con tutta probabilità il prossimo Presidente rumeno e sarà una delle coalizioni che guidano a governare il Paese per i prossimi 4 anni.
Ancora incerta la data delle prossime elezioni. I sondaggi confermano l'ampio vantaggio dell'attuale presidente, Stipe Mesić, sostenuto dai socialdemocratici. La Unione Democratica Croata, tuttavia, ha presentato il proprio candidato, e gli osservatori non escludono sorprese
Alla vigilia del referendum macedone, nel quale è in questione la nuova legge sul decentramento amministrativo, il premier albanese Fatos Nano interviene dal lago di Ohrid, per mettere in guardia Skopje dai pericoli cui andrebbe incontro se il referendum dovesse passare
A partire dal recente caso Beara, la Procuratrice Capo dell'Aja illustra il funzionamento del Tribunale sul campo, il rapporto con i governi di Belgrado e Zagabria, la delicata fase di passaggio dal Tribunale Internazionale alle Corti locali. Nostra intervista
I vecchi militanti del movimento Otpor ("Resistenza"), tra gli artefici della caduta del regime di Slobodan Milosevic, sono diventati degli esperti internazionali in rivoluzioni. I casi di Georgia e Ucraina in questo articolo del quotidiano belgradese Politika
Durante la recente visita del presidente greco Stefanopulos in Albania si è riaccesa l'annosa questione della Cameria, regione al nord ovest della Grecia un tempo abitata da albanesi, spesso fonte di tensione fra i due stati confinanti
A prescindere dalle dichiarazioni più o meno ufficiali e all'enfasi che ad esse viene data dalla stampa balcanica, sembra che la questione del Kosovo rimanga comunque il motore principale delle decisioni elettorali della diaspora serba e di quella albanese
Sono parecchi i dilemmi coi quali la comunità serba del Kosovo e la Belgrado ufficiale si devono confrontare. Il boicottaggio non sembra aver favorito nessuno, anzi sembra aver sollevato una serie di questioni di non facile soluzione
Torniamo sulle recenti elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina con una analisi del voto in Republika Srpska (RS). Diversamente da quanto sottolineato da molti commentatori, che hanno riferito della ennesima affermazione dei tre maggiori partiti nazionalisti, in RS il Partito Democratico Serbo (SDS) sembra aver subito una netta battuta di arresto
Da quando è iniziata la campagna elettorale, il Kosovo Action Network porta in giro un asino per le strade di Pristina, con lo slogan: "Votate per me, io porterò l'indipendenza". Per Albin Kurti, coordinatore della rete, che ha invitato a boicottare le elezioni del 23 ottobre, il protettorato internazionale è incompatibile con la democrazia e la responsabilizzazione dei cittadini. Intervista ad Albin Kurti
Elezioni non risolutive. Certo, tenutesi senza incidenti, ma solo il 50% degli aventi diritto si è recato a votare e la comunità serba di fatto non sarà rappresentata in modo effettivo in Assemblea. Una novità per il Kossovo potrebbe invece essere la nascita di una dinamica governo-opposizione.
Sabato in Kossovo si è votato. La Comunità Internazionale sottolinea la mancanza di incidenti e che tutto si è verificato in piena tranquillità. Restano però le inquietudini legate al boicottaggio in massa della comunità serba e le speranze dello sviluppo di una dinamica, sino ad ora assente, governo-opposizione.
Elezioni senza incidenti, vittoria di Ibrahim Rugova, boicottaggio dei serbi ed affermazione oltre le aspettative del magnate dell'editoria kossovara Veton Surroi. Sono gli elementi messi in risalto dai quotidiani principali dell'Albania, sempre attenti alle vicende che coinvolgono i "cugini" kossovari.
La seconda tornata elettorale per il Parlamento kosovaro si è conclusa sabato 23 ottobre. Piuttosto bassa l'affluenza alle urne, praticamente assente per la comunità serba. Elezioni che sembrano cambiare poco e confermare lo status quo politico e sociale della provincia.
La ownership locale, intesa come processo di riappropriazione della vita e dei destini del Paese, è un concetto di importanza fondamentale. Cosa succederà tuttavia quando il governatore internazionale della Bosnia Erzegovina se ne andrà? Un contributo al dibattito sulla Bosnia di Dayton
Amisnet, agenzia radiofonica di informazione per numerose radio in Italia e in Europa, in collaborazione con Osservatorio sui Balcani, ha curato uno speciale sul Kossovo. Intervistati Michele Nardelli ed Andrea Rossini di OB e numerosi rappresentanti di ONG ed associazioni italiane intervenuti al seminario "Protettorati internazionali in Europa: l'Unmikstan" organizzato ai primi di ottobre da Osservatorio a Roma. Tra questi ultimi Simona Capocasale, dell'Assopace, responsabile del progetto "dialoghi di pace" a Mitrovica, Marco Bruccoleri, responsabile dei progetti internazionali dell'ICS Kossovo e Mauro Barisone, del tavolo Trentino con il Kossovo. Durata: 19'38"
Oramai ci siamo. Sabato i kossovari si recheranno alle urne per eleggere la nuova Assemblea. Per il Rappresentante Speciale Jessen Petersen è l'appuntamento più importante della recente storia del Kossovo. Una breve intervista a Agron Kaliqani, collaboratore del Tavolo Trentino con il Kossovo a Pec/Peja
Reazioni in Croazia alle dichiarazioni del vice premier italiano Fini su Istria, Fiume e la Dalmazia. Un incidente a Spalato. Ma la risposta ufficiale di Zagabria è cauta, e i rapporti tra Italia e Croazia restano buoni. Per ora, si è trattato solo di una tempesta in un bicchier d'acqua