Un articolo a firma Osservatorio sui Balcani pubblicato nelle scorse settimane sul secondo numero di Communitas, mensile di approfondimento promosso da Vita. Tra le pieghe e le piaghe dell'umanitario ...
L'Unione delle due repubbliche ha finalmente sbloccato i lavori del parlamento, con l'approvazione dei nuovi emendamenti. Un ulteriore passo avanti verso lo studio di fattibilità. La UE però frena sul referendum per l'indipendenza del Montenegro
Un abuso di potere o un atto condivisibile e a favore della stabilità in Bosnia? La recente rimozione dal proprio incarico di Dragan Covic, membro croato della presidenza tripartita della Bosnia, da parte dell'Alto Rappresentante Paddy Ashdown sta causando un acceso dibattito. Si ritorna a parlare dei cosiddetti Bonn Powers e del loro utilizzo
Il 70% dei cittadini del Kosovo apprezza il suo lavoro. Ciononostante non è sicuro di restare. Dopo le dichiarazioni di Jessen-Petersen ritenute da alcuni troppo amichevoli nei confronti dell'ex Primo ministro Ramush Haradinaj si fanno insistenti le voci su una sua possibile partenza
Piramidi finanziarie. Una frode colossale attraverso la quale erano stati derubati, tra il 1996 ed il 1997, migliaia di risparmiatori albanesi. Ora, in seguito a nuovi elementi emersi, si ritorna a parlarne. All'orizzonte le elezioni parlamentari della prossima estate
Dal ruolo svolto nel riconoscimento dell'indipendenza della Croazia all'appello alla riconciliazione, pronunciato a Zagabria nel 1994. Papa Wojtyla ha avuto un'importanza cruciale nella storia recente del Paese, che ha visitato tre volte. I Croati piangono un padre
1981. Attentato al Papa. Emerge una pista bulgara, mai dimostrata. Nel 2002 lo stesso Pontefice, durante una visita a Sofia, nega vi siano connessioni tra l'attentato da lui subito e la Bulgaria. Ma non basta, e proprio in questi tragici giorni, la pista bulgara è emersa nuovamente. Le reazioni in Bulgaria
Due Stati collegati da un unico ponte fluviale e a lungo divisi da un muro di pregiudizio scoprono di avere più cose in comune di quanto immaginassero. Un reportage sullo stato dei rapporti tra i due vicini balcanici alla vigilia dell'ingresso nella UE
75 sindaci eletti, altri 9 pendenti a causa di ricorsi. Si è conclusa domenica scorsa la tornata elettorale delle amministrative in Macedonia. E le polemiche sulle irregolarità emerse al primo turno non si sono placate. Un brutto biglietto da visita per il cammino della Macedonia verso l'UE
I Croati sono sempre più indebitati, e poveri. Alle stelle i prezzi degli alimentari, mentre cominciano a farsi sentire anche gli effetti del rinvio dei negoziati di adesione all'UE. Il Paese ha superato la cifra di 30 miliardi di dollari di debito estero
La stampa turca sulla questione cipriota: un accademico riflette sul futuro dell'isola a margine della conferenza internazionale tenutasi a Larnaca nel febbraio scorso. Lo spirito europeo, le posizioni all'interno delle due comunità, la questione delle proprietà e della sicurezza, il Piano Annan
Gioisce l'estrema destra, reazioni contrastanti della cittadinanza. Un'analisi della situazione in Croazia dopo che Bruxelles ha deciso il rinvio dei negoziati di adesione per la mancata collaborazione con il Tribunale dell'Aja. Lo scenario politico, le delicate prospettive per l'economia del Paese
Veton Surroi, ex direttore del quotidiano albanese Koha Ditore, negoziatore a Rambouillet, e attuale presidente del partito d'opposizione ORA parla della situazione in Kosovo. E punta su alcuni temi chiave: decentralizzazione, dialogo con Belgrado, questione dello status
Fautore della linea dura, dello scontro a tutti i costi con i ribelli albanesi Ljube Boskovski è stato per anni osannato come Salvatore della Patria. Ora, nel carcere croato dove si trova rinchiuso, gli è stata notificata l'incriminazione da parte del Tribunale dell'Aja.
Vestiti da donna, forte trucco e pizzetto ossigenato. E' il look trasgressivo ed ambiguo di Azis, star della musica chalga, un mix tra folk, pop e dance. Alle prossime elezioni politiche bulgare - con altri cantanti e modelle - è pronto a sbarcare in Parlamento
Hanno trascorso mesi girando in lungo ed in largo la Serbia per parlare con studenti, autorità locali e gente comune del Tribunale dell'Aja e di crimini di guerra. L'esperienza dei giovani attivisti del YIHR, organizzazione non governativa di Belgrado. Articolo pubblicato sul quotidiano Vreme ed inviato a OB
Una settimana fa il Primo ministro kosovaro partiva per l'Aja. Una settimana trascorsa senza incidenti e nella quale si sta discutendo il delicato tema della creazione di un nuovo governo. Ma proprio oggi un attentato ha coinvolto, per fortuna senza conseguenze, il Presidente del Kosovo Rugova
Le autorità croate non hanno ancora messo le mani sul generale Gotovina e sembra oramai difficile che il 17 marzo prossimo l'UE annunci l'inizio dei negoziati con la Croazia per l'integrazione. Sia l'attuale governo che l'opposizione temono, pur con sostanziali differenze, un futuro dalle forti incertezze
Il Kosovo è emozionato per la partenza di Haradinaj. Sembra che comunità internazionale, politici locali e cittadini del Kosovo abbiano imparato dai tragici scontri del marzo scorso. Molti analisti politici però accusano l'Aja di non aver potuto scegliere momento peggiore per rendere pubblica l'incriminazione
Il giornalista sloveno Andrej Brstovsek (Dnevnik) descrive l'imbarazzo del governo di Ljubljana nell'affrontare la questione delle foibe, a seguito della messa in onda del controverso sceneggiato italiano "Il cuore nel pozzo". Riconciliazione simbolica tra Italia, Slovenia e Croazia?
Dal più alto funzionario UNMIK Jessen-Petersen arrivano parole di gratitudine nei confronti di Haradinaj. Mai un incriminato dell'Aja ha in passato ricevuto tale attestato di stima. Un segnale che il Kosovo reagirà a questa situazione drammatica con più maturità politica rispetto al passato o la moderazione di Haradinaj è solo di maniera?
Alle recenti parlamentari vittoria del Partito comunista già al governo negli ultimi 4 anni. Uno scacco a Mosca. Se infatti 4 anni fa il Partito comunista era un fedele alleato di Putin ora gli ha voltato le spalle, guardando soprattutto all'UE ed all'Occidente.
Se ne parlava sin dall'anno scorso. Presso il Tribunale dell'Aja erano in atto indagini sul conto di Ramush Haradinaj, ritenuto colpevole di crimini commessi durante la guerra del 1999. Oggi se ne è avuta conferma, con la sua incriminazione ufficiale
Giovedì la decisione sull'avvio dei negoziati di adesione alla UE. Una risposta negativa potrebbe rafforzare le posizioni radicali in Croazia, ma la ricerca di Gotovina diviene una sceneggiata. I socialdemocratici crescono nei sondaggi. Molti auspicano però che sia l'Hdz a chiudere il caso del generale
Il suo futuro sembra essere incerto, compresso tra la rivoluzione arancione in Ucraina e la virata anti-russa delle autorità moldave. Ma il suo Ministro degli esteri Valeri Letskai ostenta sicurezza. "Siamo una delle carte migliori nelle mani di Putin". Un'intervista
La nuova politica estera rumena guarda ancor più agli USA e ad un ruolo imprescindibile nella regione del Mar Nero. Basescu, su questo, sembra trovare poche opposizioni. Alcuni analisti temono però che in questo modo si rischi di complicare il percorso rumeno verso l'UE
Con la designazione del nuovo Primo Ministro della Republika Srpska, Pero Bukejlovic, il Partito Democratico Serbo (SDS) fondato da Karadzic torna ad occupare tutte le principali posizioni di governo dei Serbi in Bosnia Erzegovina. L'isolamento internazionale, le accuse di nepotismo, crimine e corruzione
Bruxelles ribadisce le condizioni per l'avvio dei negoziati di adesione, mentre il latitante Gotovina resta irreperibile. Il premier Sanader cerca di mantenere l'obiettivo di ingresso nell'Unione, ma la maggioranza dei Croati, proprio per il caso Gotovina, diviene euroscettica
L'intellettuale e giornalista turco si esprime sulle tendenze in atto all'interno del partito MHP (Lupi Grigi): dalle recenti minacce allo scrittore Orhan Pamuk, al recupero del nazionalismo etnico (turchismo) e alle riserve sul processo di adesione europea. Nostra intervista
Tutti prosciolti da una Corte della Republika Srpska gli 11 ufficiali incriminati per la morte del prete cattolico di Prijedor, Tomislav Matanovic, e della sua famiglia. L'ex capo della polizia Simo Drljaca sarebbe l'unico deus ex machina delle violenze nella cittadina. Le reazioni dei gruppi di difesa dei diritti umani