Il think tank con sede a Berlino ha sviluppato una proposta per garantire accoglienza ai milioni di profughi di guerra provenienti dall'Ucraina. "Il calcolo di Putin è spietato: espellendo i civili, spera non solo di demoralizzare gli ucraini e costringerli ad arrendersi, ma anche di far rivoltare l'UE contro l'Ucraina e tradirla. Questo non deve accadere"
Dopo nove mesi di aspre discussioni mediate dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti, nessun accordo è stato raggiunto sulla riforma della legge elettorale. Per i croati dell'HDZ, "nessuna condizione è stata soddisfatta per lo svolgimento di elezioni generali il prossimo ottobre"
La guerra in Ucraina sta generando conseguenze in diversi paesi dell'ex URSS. In Georgia ha provocato l'accelerazione della richiesta di candidatura all'UE e l'ingresso nella NATO, mentre è iniziato l'arrivo di cittadini russi in fuga, provocando nel paese reazioni contrastanti. L'analisi di Marilisa Lorusso, collaboratrice di OBCT (23 marzo 2022)
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Pochi mesi fa sarebbe sembrato impossibile: l'ex premier Boyko Borisov, dominatore incontrastato della scena politica in Bulgaria per un decennio, è stato arrestato per corruzione. Molti dettagli sulle indagini restano però poco chiari.
Nella primavera del 2021, la coalizione guidata da Tomislav Tomašević vinse trionfalmente le comunali a Zagabria con un programma molto ambizioso, ambientalista e progressista. L'economista Hrvoje Štefan analizza quanto fatto sino ad ora. Un’intervista
In Serbia il prossimo 3 aprile si vota per le presidenziali, politiche e per le amministrative in alcuni comuni del paese. La campagna elettorale si svolge all'ombra della guerra in Ucraina e con condizioni di disparità tra i concorrenti dettate dal governo del presidente serbo Aleksandar Vučić
Il 10 aprile si vota per la presidenza dell’Ossezia del Sud. La piccola repubblica secessionista georgiana si è dichiarata indipendente nei primi anni ’90 ed è stata riconosciuta come stato indipendente da Mosca e un pugno di altri stati dopo la guerra russa georgiana del 2008. Un voto che sarà all’ombra di tutti i fantasmi dell’aggressione all’Ucraina
Sarà la Moldavia il prossimo obiettivo della Russia? Mosca ha il suo cavallo di Troia nella repubblica secessionista della Transnistria e chiede la "federalizzazione" del piccolo paese ancora ai margini dell'Unione europea. Un’intervista all’analista politico Igor Boțan
Ad un mese esatto dalle elezioni politiche, presidenziali e amministrative, il presidente Aleksandar Vučić solo dopo pressione della comunità internazionale ha condannato l'attacco russo all'Ucraina. La Serbia però, almeno per ora, non si unirà alle sanzioni contro Mosca
L'aggressione all'Ucraina ha generato una serie di conseguenze fino a poco tempo fa imprevedibili, in particolare nei paesi dell'ex blocco sovietico. In Georgia si sta vivendo un'accelerazione di processi che erano in corso ma che non erano in agenda, tra questi la richiesta di candidatura all'UE
Da alcuni mesi la Bosnia Erzegovina è entrata in una fase nuova e delicata della sua crisi politica. Come sta reagendo l'Unione europea al tentativo di Milorad Dodik di spingere in modo più aggressivo per una secessione dell'entità a maggioranza serba? Quali strumenti può usare l'UE, e quali prospettive può offrire? Ne parliamo con Jens Woelk, costituzionalista ed esperto conoscitore della situazione nel Paese.
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L'incontro di ieri tra una delegazione ucraina e una russa, mediato dalla Bielorussia, si è concluso dopo circa cinque ore di negoziati. Come mai si è tenuto su territorio bielorusso, quale il ruolo di questo paese nel conflitto in corso in Ucraina e quali i suoi rapporti con la Federazione russa? L'analisi di Marilisa Lorusso, esperta di Caucaso e corrispondente di OBCT (28 febbraio 2022)
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Kiev è la città simbolo della guerra in corso. Oggi purtroppo viene vista solo nella sua veste di città assediata, non della metropoli europea quale è. Come racconta Claudia Bettiol, nostra collaboratrice che ci vive da anni, ora Kiev si sente tradita e lasciata a combattere da sola (25 febbraio 2022)
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"Fin dall’inizio della crisi ucraina i Balcani occidentali hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, una sorta di secondo fronte di guerra, che potrebbe aprirsi in qualsiasi momento", così descrive la situazione Sonja Biserko fondatrice e presidente dell'Helsinki Committee for Human Rights in Serbia
L'aggressione del regime di Putin all'Ucraina ha tolto il velo anche sull'ipocrisia regnata nel Donbass dal 2014 ad oggi. Quello che, secondo le autorità di Mosca, sarebbe il teatro di un genocidio condotto ai danni della popolazione russofona, altro non è che un buco nero mafioso
Il governo serbo è riuscito sinora a destreggiarsi con complicati equilibrismi rispetto al conflitto in Ucraina. Ma ora quanto sta accadendo rischia di sconvolgere la sua politica di “equivicinanza” est-ovest
Nella migliore delle ipotesi il Donbass sotto controllo russo porta ad un'instabilità permanente. L’altro grave rischio è una guerra su ampia scala. Questa rimane l’opzione meno razionale ma il punto di non ritorno sembra sempre più vicino. Un commento
Il 17 febbraio 2008 il Kosovo dichiarava l'indipendenza e ad oggi sono molte le questioni ancora aperte con la Serbia. Mentre dalla dissoluzione jugoslava sono sopravvissuti i Plazma e Domaćica, biscotti creati negli anni '50 da Petar Tutavac, morto di recente. Ne ha parlato Giovanni Vale da Zagabria, ai microfoni di Radio3 Mondo (17 febbraio 2022)
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La Croazia entrerà nella zona euro nel 2023. La Banca Nazionale ha quindi lanciato un concorso per definire l’effige delle future monete. L’operazione si è trasformata in un fiasco internazionale
Mettendo a confronto i programmi dei principali partiti bosniaco-erzegovesi è possibile non solo spiegare l’attuale paralisi del sistema politico della Bosnia Erzegovina, ma anche intuire a quali strumenti politici e mediatici potrebbero ricorrere i principali attori politici nel loro tentativo di cambiare l’attuale ordinamento della BiH
Fra pallottole e sacchi di farina, aiuti umanitari e veterani di guerra, ha preso il via la nuova campagna elettorale per un parlamento riconosciuto da pochissimi stati, di un territorio secessionista presidiato da 3500 militari russi, affacciato su un tratto di Mar Nero pericolosamente percorso da venti di guerra
Dopo un voto di sfiducia, è caduto ieri il governo montenegrino guidato da Zdravko Krivokapić, espressione delle forze politiche che nel 2020 erano riuscite a sconfiggere dopo tre decenni il monopolio politico dell'attuale presidente Milo Đukanović. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [5 febbraio 2022]
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Il Montenegro è attraversato da una crisi politica prolungata. Pochi i cambiamenti dopo la sconfitta del partito di Đukanović alle elezioni del 2020. L'esecutivo in carica è reso fragile da una maggioranza risicata e litigiosa. Come uscirne? Intervista con la politologa montenegrina Daliborka Uljarević
Si aprono domani le Olimpiadi invernali di Pechino e gli atleti bosniaci lanciano l'allarme: è da due anni che il governo centrale non li sostiene in alcun modo
Nel fronte orientale della Nato tutti i governi hanno confermato la loro posizione anti-russa. Ma non si tratta di un blocco monolitico. Lo dimostrano le complesse relazioni tra Romania e Ucraina
Lo scorso 23 gennaio erano arrivate inattese le dimissioni del presidente della Repubblica Armen Sarkissian. Questi lamentava che la riforma del 2015 ha portato ad una presidenza troppo debole. I media hanno però svelato un'altra verità
Tra l'autunno e l'inverno già in due occasioni la Moldavia ha dichiarato lo stato d'emergenza per poter saldare i propri debiti con la Gazprom ed evitare la cessazione delle forniture. La querelle, lungi dall’essere figlia di situazioni contingenti, nasconde intrecci di lunga durata
Unione europea e Stati Uniti spingono per rilanciare il dialogo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo, arenato da mesi: al centro dell'attenzione, la realizzazione di un'associazione delle municipalità serbe in Kosovo. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [29 gennaio 2022]
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Alle politiche del prossimo 24 aprile sarà Robert Golob l’antagonista principale di Janez Janša. È l'unico che sembra avere il carisma per contrapporsi al padre padrone del centrodestra ed alle sue mire di portare la Slovenia verso l’Ungheria
Le elezioni amministrative dello scorso ottobre hanno stravolto il panorama politico della Macedonia del Nord e a gennaio il socialdemocratico Dimitar Kovacevski è diventato il nuovo primo ministro. L'obiettivo dichiarato del nuovo governo è superare il veto della Bulgaria e avviare i negoziati di adesione all'UE