La lentezza del processo di riconoscimento, il rapporto caotico tra le missioni Unmik ed Eulex, il rischio divisione. Un'intervista sul Kosovo all'analista politico statunitense Daniel Serwer
Continua il braccio di ferro sulla riconfigurazione della missione Unmik in Kosovo. Il Segretario Generale dell'Onu insiste sulla graduale cessione di competenze ad Eulex e al governo locale. Le posizioni di Pristina e Belgrado, così come di Mosca e Washington, restano però lontane
Dopo la promulgazione della Costituzione del Kosovo, avvenuta il 15 giugno scorso, la Serbia e i serbo kosovari hanno espresso con fermezza il loro rifiuto. Il rischio è che albanesi e serbi continueranno a vivere due realtà distinte per molto tempo
Con la nuova costituzione, Pristina cerca di chiarire le proprie competenze rispetto alle varie missioni internazionali oggi presenti in Kosovo. La prevista riconfigurazione dell'Unmik e i dubbi sul dispiegamento di Eulex, rischiano però di rendere la situazione ancora più confusa
Entrare nell'Unione Europea e mantenere l'entità con le prerogative di uno Stato: questa la missione impossibile del premier della Republika Srpska, Milorad Dodik. La firma dell'accordo di Associazione e Stabilizzazione tra Bosnia Erzegovina e UE e il girotondo dei politici locali
Sintonia tra politici serbo bosniaci e russi mentre la Bosnia Erzegovina si prepara a firmare l'Accordo di Associazione e Stabilizzazione con l'Unione Europea. Polemiche sulla permanenza dell'Ufficio dell'Alto Rappresentante. Nostro commento
Dal 25 al 28 maggio il generale Dimitrios Grapsas, Capo di Stato Maggiore greco su invito di Yaşar Büyükanıt, Capo di Stato Maggiore turco, è giunto in visita ufficiale in Turchia. Un incontro volto ad appianare gli storici attriti tra i due paesi
L'Europa deve riprendere l'iniziativa nei Balcani occidentali, definendo una chiara strategia regionale e un quadro certo per l'integrazione dei diversi Paesi nell'Unione. Il rischio di una nuova crisi, di vaste dimensioni, non è scomparso. L'editoriale di Courrier des Balkans
A Sofia, il momentaneo successo della Grecia nella disputa del nome con la Macedonia, costata al paese l'invito alla Nato, è stata interpretata da alcuni come segno della necessità di un irrigidimento dei rapporti con Skopje nell'affrontare questioni storiche e di minoranze mai risolte
Dal 1993 al 2000 studiosi italiani e sloveni hanno lavorato alla stesura di un testo sulle relazioni tra i due paesi. Otto anni sono trascorsi, ma il lavoro della Commissione non ha ancora avuto ampia diffusione
A margine del summit Nato di Bucarest, un inaspettato incontro bilaterale Russia-Romania fa intravedere la possibilità di miglioramento delle relazioni tra i due paesi, su questioni quali politica energetica, Transnistria e tesoro romeno in Russia
Al discorso di Giorgio Napolitano in occasione della Giornata del ricordo 2007 l'ex Presidente sloveno Janez Drnovšek aveva risposto con una missiva privata. Ora, a qualche mese dalla morte di quest'ultimo, è stata resa pubblica dal quotidiano Dnevnik
Soddisfazione in Grecia per il mancato invito alla Macedonia ad entrare nella Nato "fino ad una soluzione della questione del nome". E se un boicottaggio dei prodotti greci da parte di Skopje sembra improbabile, ad Atene si temono le ritorsioni dell'uscente amministrazione americana
L'invito della Nato è un evento storico per l'Albania, interpretato da molti politici come l'atto che segna il ritorno del paese al mondo occidentale. Grande entusiasmo, ma anche scetticismo tra la popolazione, ancora scossa dall'esplosione dell'arsenale di Gerdec
I "Siculi" (Secui, in romeno, Székely in ungherese), sono un gruppo etnico di lingua magiara che vive nella Transilvania romena. La recente indipendenza del Kosovo, osteggiata apertamente dal governo di Bucarest, ha riportato alla ribalta le loro richieste di autonomia politica
Alla fine è successo: la Macedonia è fuori dalla Nato a causa del veto greco sulla "questione del nome". A Skopje, dopo la delusione iniziale, ora ci si chiede che fare, proseguire le trattative, oppure rompere i negoziati, portando la Grecia di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia?
Invito per Croazia ed Albania, stop alla Macedonia a causa della questione del nome con la Grecia. Segnato dal diverso approccio di Washington e Bruxelles, il bilancio del summit Nato di Bucarest che ridisegna l'assetto geopolitico dei Balcani, è segnato da sia da luci che da ombre
In Kosovo arrivano i funzionari europei della missione EULEX ... e non sanno che fare. Non è infatti scontato che la missione dell'Onu UNMIK venga smantellata e lasci loro il posto. Un editoriale pubblicato in contemporanea da Osservatorio e dal periodico Vita
Il momento è arrivato. Al summit Nato di Bucarest, si decide dell'ingresso o meno della Macedonia nell'Alleanza atlantica, messo in dubbio dall'opposizione della Grecia, che insiste per un soluzione di compromesso sulla questione del nome. Un riepilogo dell'annosa disputa
Kosovo e Afghanistan, adesione di Albania, Croazia e (forse) Macedonia, possibile allargamento ad est, scudo anti-missile e rapporti con la Russia. Da oggi, e fino a venerdì, una Bucarest blindata ospita uno dei più importanti summit Nato dalla fine della guerra fredda
Sonja Biserko, presidente del Comitato Helsinki serbo, insiste sulla necessità del dialogo tra albanesi e serbi del Kosovo, ma anche sulla necessità di fornire ai serbi delle enclavi una prospettiva diversa da quella di essere ostaggio dei giochi di potere di Belgrado. Un'intervista
La Bulgaria è al quarto posto degli investitori stranieri in Serbia, soprattutto dopo il boom di investimenti registrato negli ultimi anni. Adesso, con il riconoscimento del Kosovo da parte di Sofia, le compagnie bulgare attive in Serbia guardano con un certo timore al futuro delle proprie attività
Membro della Nato e nell'Ue, la Bulgaria intrattiene rapporti privilegiati con Mosca, rafforzati da eredità culturale e storica. Per il politologo Vlado Shopov, però, più che di "cavallo di Troia" russo in Ue, Sofia rischia diventare alleato di Mosca con la propria inattività sul piano regionale
Secondo Pristina gli incidenti della settimana scorsa a Mitrovica sarebbero un'azione pianificata da Belgrado, volta a saggiare il terreno in vista di una possibile divisione del Kosovo. L'azione di polizia, però, ha portato anche a dissapori all'interno della stessa Unmik
I piccoli segni che possono costruire una nuova Cipro: intervista con Cenk Mutluyakali, direttore del quotidiano turco cipriota Yeni Duzen (Nuovo Ordine). Dal nostro inviato nell'isola
La Macedonia è salita sulle montagne russe. Troppi eventi in poche settimane. Mentre a Vienna venivano presentate nuove proposte sulla questione del nome, il governo cadeva per poi risorgere. Ma il summit Nato di Bucarest è alle porte, e il tempo stringe
La nuova fase delle relazioni tra turco e greco-ciprioti dopo la sconfitta di Papadopoulos. La speranza di un riavvicinamento e il rischio di un approfondimento delle divisioni: nostra intervista a Mehmet Ali Talat, presidente della Repubblica turca di Cipro del Nord
Gravi incidenti a Mitrovica nord. Pesante il bilancio degli scontri tra la popolazione e le forze di sicurezza internazionali. Il punto di vista della comunità serba del Kosovo nella cronaca della nostra corrispondente
Neo-Macedonia, Macedonia del Nord, Upper Macedonia (Macedonia di sopra), Slavo macedonia o semplicemente Macedonia? Sulla Macedonia continua il toto-nome, con la Grecia a porre veti in vista del summit Nato di Bucarest
A Cipro si ricomincia a respirare un'aria di prudente ottimismo. La recente elezione del nuovo presidente della Cipro greca, Dimitris Christofias, lascia pensare ad una possibile svolta nella soluzione della questione cipriota