Una giornata di approfondimento per discutere dell'Islam nei Balcani alla luce delle trasformazioni intervenute nel corso degli ultimi anni e della retorica sullo scontro tra civiltà. A cura di Andrea Rossini
Con un saggio di Melita Richter abbiamo deciso di inaugurare una serie di riflessioni e articoli sull'imminente allargamento ad Est dell'Unione europea. Il saggio indaga il concetto di soglia, come luogo di incontro e scambio
L'ICG, think tank con sede a New York, ha recentemente pubblicato un rapporto sulle tendenze pan-albanesi nel sud dei Balcani. Sono una minaccia alla stabilità della regione? Meno di quanto si creda, afferma l'ICG. Una traduzione dell'introduzione.
Una legge del 2001 prevede la restituzione di immobili e terreni sequestrati nel 1947. Lo Stato promette risarcimenti ma non ha soldi. Molti cittadini si sono allora rivolti alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.
Il Paese stretto tra operazioni antiterroristiche della Nato e la onda lunga della guerra 1992-95. Le forze politiche interne utilizzano strumentalmente l'allarme sicurezza. La situazione a Zenica e Travnik.
L'incontro, funestato dalla morte del presidente macedone Boris Trajkovski, è stato seguito da numerosi media nazionali e internazionali. Al centro la questione del cosiddetto Corridoio V.
S'avvicina l'appuntamento di Civitas, mostra del terzo settore. Quest'anno uno dei fili conduttori dell'iniziativa sarà l'Europa allargata: in collaborazione con l'Osservatorio sui Balcani.
La storia di un immigrato, operaio della Fiat, che nel 1992 parte da Torino per andare a combattere con i Musulmani bosniaci. Prima tappa di un percorso di approfondimento che Osservatorio propone ai suoi lettori sulla questione dell'Islam bosniaco.
Le liste nere degli USA e dell'UE, mirate ad impedire le discusse attività di alcuni cittadini dei Balcani, hanno fatto la loro comparsa anche in Macedonia, con una particolarità però. Una gaffe del ministero USA
Le liste nere degli USA e dell'UE, mirate ad impedire le discusse attività di alcuni cittadini dei Balcani, hanno fatto la loro comparsa anche in Macedonia, con una particolarità però. Una gaffe del ministero USA
Finalmente. I sindaci delle due città hanno iniziato ad abbattere il muro che divide in due la Piazza della Transalpina: simbolo di quella che fu la cortina di ferro. La festa continuerà il prossimo primo maggio, data dell'entrata della Slovenia nell'UE.
L'Albania ha propri soldati sia in Afghanistan che in Iraq. E non ha esitato un attimo a schierarsi compatta sulle posizioni USA. Fatos Nano, Primo ministro, spiega il perché. "In Europa entreremo se tutto va bene nel 2015, nella NATO tra pochi anni".
L'Albania ha propri soldati sia in Afghanistan che in Iraq. E non ha esitato un attimo a schierarsi compatta sulle posizioni USA. Fatos Nano, Primo ministro, spiega il perché. "In Europa entreremo se tutto va bene nel 2015, nella NATO tra pochi anni".
Gorenje, Lasko, Radenska. Marche ben conosciute nei mercati delle ex Repubbliche della Jugoslavia. Con l'entrata nell'UE però i prodotti sloveni subiranno dazi all'export che influiranno sino del 30% sui loro prezzi. A Lubjana intanto ci si attrezza.
Il gioco politico in cui la Macedonia una volta se la intende con l'Europa e l'altra con gli USA può tornare indietro come un boomerang, e l'esito finale di questo colpo, come prevedono gli esperti, può essere la chiusura delle porte dell'UE
Nei supermercati ci sono solamente prodotti esteri. Il processo di integrazione europea sembra aggravare la tendenza alla dipendenza. Paradossale la situazione del turismo. La Croazia consuma, ma non produce più cibo
Il Presidente bulgaro propone un referendum sull'ingresso nell'Unione. Il governo risponde: "la società bulgara non abbastanza matura per esprimersi su questioni importanti".
La maggior parte dei Paesi balcanici è di nuovo in guerra. Non con il proprio vicino, ma al seguito della coalizione internazionale guidata dagli Usa in Iraq e Afghanistan. Una scheda sui contingenti in campo.
Ad un anno dalla sua implementazione l'Unione della serbia e Montenegro soddisfa in misura minima i requisiti richiesti dalla Carta costituzionale, necessari per l'avvicinamento all'UE. Insomma un compleanno senza festeggiamenti
La Slovenia, membro della UE dal maggio prossimo, dichiara di sostenere la corsa di Zagabria verso Bruxelles. I rapporti tra i due Paesi, un tempo vicini nella lotta per l'indipendenza, sono in realtà inquinati da questioni fondamentali ancora insolute
La città, divisa dalla guerra in una parte occidentale croata e una orientale musulmana, ritorna unita dopo la decisione dell'Alto Rappresentante Ashdown, anche se il sistema elettorale locale manterrà la divisione (etnica) in sei circoscrizioni.
Un gemellaggio tra Legambiente e l'associazione ungherese NSC nato durante il viaggio che l'Osservatorio ha organizzato lungo il Danubio, dove Legambiente ha promosso la tappa di Budapest.
La Bulgaria rimane ancora sospesa a mezz'aria tra USA e UE, con un governo sempre più traballante: le presidenziali americane non mancheranno di avere importanti conseguenze per il paese balcanico. Una traduzione di Notizie Est.
Per gli Europei, la consegna all'Aja del generale Ante Gotovina resta condizione indispensabile per la adesione all'Unione. Gli Stati Uniti sono invece più interessati all'invio di truppe di Zagabria in Iraq. Il nuovo governo fa rotta su Washington
Non muri ma relazioni. Questa la strategia individuata da Commissione e Parlamento europeo per impostare il futuro con gli Stati ai confini dell'Unione. Un passo avanti, frutto dell'esperienza (e dei fallimenti) europei nei Balcani, afferma Mario Zucconi.
Esattamente un anno fa sono iniziati i negoziati tra l'Albania e l'UE sul processo di associazione, a che punto siamo? Un approfondimento di Agelo Saso per Rainews 24
Confusione e silenzio sembrano regnare tra le fila dell'opposizione di centro-sinistra, divisa tra tatticismi e spinte verso il rinnovamento. Le uniche voci critiche al governo Sanader per ora provengono dalla estrema destra.
La Bosnia Erzegovina dopo Dayton: la posta in gioco sotto il profilo costituzionale e oltre. Questo il titolo del contributo inviatoci dal direttore del Forum per le Alternative Democratiche che interviene sul dibattito avviato dal documento ESI.
Le reazioni in Bulgaria all'attentato nel quale hanno perso la vita cinque soldati bulgari. Chiesta una commissione d'inchiesta parlamentare anche se nessun partito in Parlamento si è pronunciato per il ritiro delle truppe.
Si moltiplicano le richieste di modifica dell'assetto istituzionale della Bosnia Erzegovina. Un autorevole centro studi europeo avanza la propria proposta. Un nostro commento