A quasi due decenni di distanza dal summit di Salonicco, dove fu promesso ai paesi dei Balcani una concreta prospettiva europea, i paesi della regione sono più lontani che mai dall'Ue. I motivi del rallentamento in questa analisi
Oc Media ha intervistato una serie di analisti politici sulle implicazioni della "Dichiarazione di Shusha", sottoscritta recentemente da Azerbaijan e Turchia
In questa intervista per il quotidiano belgradese Danas, il filosofo, scrittore e traduttore croato Srećko Horvat parla del risveglio della speranza che nei Balcani possa finalmente accadere una vera svolta politica e sociale
Per la prima volta nella storia, un film del Kosovo in corsa per la Palma d'oro a Cannes. E' una delle novità della 74ma edizione del festival che parte il prossimo martedì
Giacomo Scotti ritorna nelle librerie con il volume "Jugoslavia, il paese che non c’è più", continuazione del precedente “Si chiamava Jugoslavia”. A trent'anni dall'inizio della sua dissoluzione, un viaggio sentimentale attraverso un paese che pulsa ancora nei ricordi di chi l'ha vissuto
In Georgia la recente riforma della giustizia, e il tema dell'indipendenza della magistratura, ha giocato un ruolo importante nella soluzione della crisi politica tra governo e opposizione, grazie anche alla mediazione UE
La Macedonia del Nord è oggi pienamente Europa solo nel calcio. Il paese è condannato ad una lunga attesa che mette in risalto tutte le contraddizioni della strategia di allargamento ai Balcani occidentali dell'Unione europea. Un commento
L'11 luglio si vota in Moldavia per le politiche anticipate. Maia Sandu mira ad una maggioranza parlamentare che possa cementare, con un governo fedele, la sua vittoria alle presidenziali dello scorso anno
L'omicidio di una giovane donna, Deniz Poyraz, ha riportato alla cronaca i violenti attacchi contro il partito pro-curdo HDP. Il successo della formazione politica è scomodo per molti in Turchia, e oggi il partito lotta per evitare di essere vietato dalle autorità giudiziarie
Nell'estate del 1991 spariscono i turisti in quella che allora era la Jugoslavia e inizia la presenza di militari e carri armati. E' l'inizio di un decennio di guerre
Il 10 giugno scorso l'ennesima storia di violenza nel Caucaso settentrionale: agenti della polizia e paramilitari hanno fatto irruzione in un rifugio per vittime di violenza domestica nella capitale daghestana Makhachkala. Molte attiviste che lavoravano lì sono state trascinate fuori con la forza e arrestate
Come nella sua poesia, anche nello scrivere prosa Oto Horvat parte sempre da un'immagine. Lo abbiamo incontrato in occasione dell'uscita in Italia per Stilo Editrice del suo "Sabo si è fermato"
Trent'anni fa la Slovenia proclamava la propria indipendenza. Ora il pendolo che ha portato Lubiana verso Occidente sembra accelerare all'indietro, e i modelli non sono più Parigi o Berlino, ma piuttosto Budapest e Varsavia, con le loro democrazie illiberali
L'annuncio in Serbia che la compagnia britannico-australiana Rio Tinto vorrebbe aprire una miniera e uno stabilimento per la lavorazione della jadarite ha incontrato numerose proteste sia da parte degli attivisti ambientali locali che dell'opposizione al governo. L'esecutivo minimizza i rischi e propone un referendum
Cosa si prova ad assistere al processo a Ratko Mladić dopo aver subito l'assedio della propria città, l'assedio di Sarajevo? Una riflessione in seguito alla conferma in appello della condanna all'ergastolo dell'ex capo militare dei serbo-bosniaci
Ieri il presidente della repubblica della Slovenia, Borut Pahor, ha conferito un'alta onorificenza a Radio Capodistria. Pubblichiamo il testo del discorso tenuto in occasione da chi, quel premio, l'ha ritirato: Stefano Lusa, caporedattore di Radio Capodistria e corrispondente di OBCT
Vittoria netta ottenuta dal primo ministro uscente Nikol Pashinyan alle elezioni politiche anticipate tenute domenica scorsa in Armenia. Il principale partito che siederà all'opposizione non riconosce però ancora l'esito elettorale
Dall'estradizione di attivisti perseguitati al controllo draconiano delle migrazioni, gli stati occidentali assecondano silenziosamente i regimi autoritari. Un'analisi pubblicata da Open Democracy
Il Montenegro è scosso da una nuova e seria crisi politica e istituzionale, dove giocano un ruolo chiave i rapporti tra i vari partiti di governo e opposizione, i rapporti tra i leader politici in seno alla maggioranza, le influenze esterne, sia provenienti dalla regione che dei grandi attori internazionali