Tutte le notizie

Armi serbe utilizzate negli scontri in Nagorno Karabakh

07/10/2020 -  Saša DragojloIvana JeremićHamdi Fırat Büyük

Armi serbe sono state utilizzate nei recenti scontri tra Azerbaijan e Armenia in Nagorno Karabakh. Baku intima a Belgrado di smettere di vendere armi all'Armenia e, nella vicenda, emerge il nome di un trafficante d'armi sotto sanzioni Usa

Nagorno Karabakh: la lunga mano di Mosca

07/10/2020 -  Paolo Bergamaschi

Nonostante sia per ora poco visibile il ruolo di Mosca nel conflitto in Nagorno Karabakh, per l'autore di questo commento vale sempre un vecchio adagio che riadattato all'attuale situazione suona "Non si muove foglia che Mosca non voglia"

Nagorno Karabakh: il perché di una guerra

06/10/2020 -  Giorgio Comai

Le ragioni di lungo periodo del conflitto in Nagorno Karabakh sono ormai note. Ma cosa ha causato un intervento militare così esteso come quello che stiamo osservando in questi giorni ad oltre 25 anni dal cessate-il-fuoco? E cosa si può e dovrebbe fare ora? Un'analisi

Nagorno-Karabakh, la Turchia sostiene l'Azerbaijan

06/10/2020 -  Filippo Cicciù Istanbul

Tradizionalmente alleata dell'Azerbaijan e ostile all'Armenia, con il riacutizzarsi dei combattimenti in Nagorno Karabakh la Turchia sta assumendo un ruolo sempre più attivo nel conflitto, con un occhio alla sua politica regionale e il rischio di nuovi scontri con la Russia

Armenia/Azerbaijan: dalla parte della pace, nonostante tutto

05/10/2020 -  Bahruz Samadov

In Azerbaijan il trauma sul Nagorno Karabakh è fondante dell'identità nazionale, alimenta la guerra e zittisce le voci di pace. Ma chi la pace la vuole, non importa quanto sia difficile, deve provare compassione e accettare il trauma rimanendo fedele ai propri principi

Gorizia/Nova Gorica, omaggio a una visione

05/10/2020 -  Nicola Falcinella

È al regista Srdan Golubović, narratore dei dilemmi morali, che va il Premio Darko Bratina, consegnato all'interno del festival transfrontaliero “Poklon viziji - Omaggio a una visione” dal 2 all'11 ottobre a Gorizia/Nova Gorica

Knin, vivere nel limbo

02/10/2020 -  Francesca Rolandi

La Krajina, Knin, la guerra e la famigerata operazione Tempesta. Il conflitto in questi luoghi ha lasciato dietro di sé memorie conflittuali. Ne abbiamo parlato con l’antropologo e fotografo Igor Čoko coautore, con il sociologo Slaven Rašković, del volume “Vita nel limbo. Il libro delle cicatrici”

Kosovo: per una scuola plurale e di qualità

02/10/2020 -  Davide Sighele

È partito in Kosovo il progetto Pedakos. Dedicato alla prima infanzia, vede protagonista RTM Volontari nel mondo. Abbiamo intervistato Francesco Gradari, responsabile per l'ong dei progetti in Albania, Kosovo e Palestina

Siamo una generazione di guerra

01/10/2020 -  Arzu Geybullayeva

Amare la propria patria significa sostenere la guerra? Stare zitti sulla violazione dei diritti umani? Non denunciare il sacrificio di decine di vite umane? Un commento sul conflitto tra Armenia ed Azerbaijan

Accordi di Washington, alte le aspettative in Kosovo

01/10/2020 -  Arta Berisha Pristina

A quasi un mese dall'accordo firmato da Kosovo e Serbia negli USA le aspettative da parte kosovara restano alte: l'obiettivo di Pristina rimane un riconoscimento reciproco e legalmente vincolante

Guerra in Nagorno-Karabakh: le reazioni delle minoranze in Georgia

30/09/2020 -  OC Media

In Georgia vi sono comunità sia armene che azere che sono state profondamente colpite dalle nuove ostilità in Nagorno-Karabakh

Serbia: investitori “di successo” sospettati di riciclaggio di denaro

30/09/2020 -  Bojana JovanovićDragana PećoSara Smolović Belgrado

Nell'ambito dell'inchiesta “FinCEN Files”, condotta dal Consorzio internazionale di giornalisti investigativi (ICIJ), sono emersi flussi sospetti di denaro indirizzato a società offshore. I giornalisti del portale KRIK hanno indagato sulle transazioni di alcune aziende serbe

L'architettura jugoslava in Africa

30/09/2020 -  Andrea Zambelli

Gabon, Zimbabwe, Nigeria: un imperdibile approfondimento sull'architettura jugoslava nei paesi africani

Oltre le quattro mura: il Pride di Sarajevo, un anno dopo

29/09/2020 -  Alfredo Sasso

Per questioni di sicurezza sanitaria il Pride sarajevese di quest'anno ha cancellato il corteo per le vie della città. Alcune iniziative si sono però svolte ugualmente, ed hanno rappresentato un'occasione di riflessione

Tra Odessa e Poltava: per un cucchiaio di minestra

29/09/2020 -  Maria Chiara Calvani

Le riflessioni in viaggio di un'artista impegnata in Ucraina nel suo progetto Istituto Nomade di Cultura Ucraina

Il patto UE sulla migrazione: i dubbi degli esperti

29/09/2020 -  Giulio Gipsy Crespi

Ha pochi giorni di vita la proposta della Commissione europea su come riorganizzare in seno all'Ue la gestione dell'accoglienza e dei flussi migratori ma, a parte le prevedibili resistenze di alcuni stati membri, anche gli esperti stanno mettendo in rilievo numerose perplessità

Serbia: a tre mesi dalle elezioni, ancora senza governo

28/09/2020 -  Dragan Janjić Belgrado

Sono passati più di tre mesi dalla tornata elettorale in Serbia dominata dal Partito progressista serbo (SNS) del presidente Aleksandar Vučić. Nonostante controlli due terzi dei seggi in parlamento, però, la maggioranza non ha ancora dato vita ad un nuovo esecutivo

Amiamo i Balcani

28/09/2020 -  Veronica Tosetti

Viaggi, incontri, esperienze, ma anche libri, cucina e musica. Di questo e molto altro parla il blog Loving Balkans, nato qualche anno fa per volontà di Chiara e Dalia, due ragazze intraprendenti affette dal "mal di Balcani". Le abbiamo intervistate

Fiume Nenskra, Georgia: la diga viola i diritti della comunità svan

25/09/2020 -  Tamuna Chkareuli

BERS e BEI hanno per ora sospeso i loro finanziamenti alla costruzione di una diga in Georgia. In attesa di ulteriori valutazioni sulla violazione dei diritti della comunità locale svan

"We Love Sarajevo": i piccoli imprenditori che si rifiutano di lasciare la Bosnia

25/09/2020 -  Sacha Jennis Sarajevo

Un tatuatore, il creatore di un'azienda tecnologica, un ristoratore vegano, un gallerista e un ottico: tutti loro hanno contrastato la tendenza all'emigrazione aprendo attività nella capitale bosniaca