È appena uscito “La Jugoslavia e la questione di Trieste 1945-1954” di Federico Tenca Montini, edito da Il Mulino. Il volume, frutto dello studio attento degli archivi jugoslavi, ripercorre riflessioni e strategie della classe politica di Belgrado sulla questione di Trieste. Una recensione
A fine mese si vota in Georgia per le politiche. La campagna elettorale è caratterizzata da una forte polarizzazione tra due schieramenti, Sogno georgiano e Movimento Nazionale Unito (MNU). Il dibattito è limitato a scontri personali, con qualche episodio di violenza
In Serbia sindacati e datori di lavoro negoziano ogni anno il salario minimo. Quest'anno non hanno trovato un accordo ed alla fine è stato il Presidente Aleksandar Vučić a decidere. Preoccupante il fatto che una fetta rilevante dei lavoratori percepisca salari vicini a quello minimo
In Turchia molte notizie di interesse pubblico vengono censurate dalle autorità giudiziarie in base ad una presunta violazione della “privacy” e dei “diritti della persona”, come previsto dalla Legge 5651
Armi serbe sono state utilizzate nei recenti scontri tra Azerbaijan e Armenia in Nagorno Karabakh. Baku intima a Belgrado di smettere di vendere armi all'Armenia e, nella vicenda, emerge il nome di un trafficante d'armi sotto sanzioni Usa
Nonostante sia per ora poco visibile il ruolo di Mosca nel conflitto in Nagorno Karabakh, per l'autore di questo commento vale sempre un vecchio adagio che riadattato all'attuale situazione suona "Non si muove foglia che Mosca non voglia"
Le ragioni di lungo periodo del conflitto in Nagorno Karabakh sono ormai note. Ma cosa ha causato un intervento militare così esteso come quello che stiamo osservando in questi giorni ad oltre 25 anni dal cessate-il-fuoco? E cosa si può e dovrebbe fare ora? Un'analisi
Tradizionalmente alleata dell'Azerbaijan e ostile all'Armenia, con il riacutizzarsi dei combattimenti in Nagorno Karabakh la Turchia sta assumendo un ruolo sempre più attivo nel conflitto, con un occhio alla sua politica regionale e il rischio di nuovi scontri con la Russia
In Azerbaijan il trauma sul Nagorno Karabakh è fondante dell'identità nazionale, alimenta la guerra e zittisce le voci di pace. Ma chi la pace la vuole, non importa quanto sia difficile, deve provare compassione e accettare il trauma rimanendo fedele ai propri principi
È al regista Srdan Golubović, narratore dei dilemmi morali, che va il Premio Darko Bratina, consegnato all'interno del festival transfrontaliero “Poklon viziji - Omaggio a una visione” dal 2 all'11 ottobre a Gorizia/Nova Gorica
La Krajina, Knin, la guerra e la famigerata operazione Tempesta. Il conflitto in questi luoghi ha lasciato dietro di sé memorie conflittuali. Ne abbiamo parlato con l’antropologo e fotografo Igor Čoko coautore, con il sociologo Slaven Rašković, del volume “Vita nel limbo. Il libro delle cicatrici”
È partito in Kosovo il progetto Pedakos. Dedicato alla prima infanzia, vede protagonista RTM Volontari nel mondo. Abbiamo intervistato Francesco Gradari, responsabile per l'ong dei progetti in Albania, Kosovo e Palestina
Amare la propria patria significa sostenere la guerra? Stare zitti sulla violazione dei diritti umani? Non denunciare il sacrificio di decine di vite umane? Un commento sul conflitto tra Armenia ed Azerbaijan
A quasi un mese dall'accordo firmato da Kosovo e Serbia negli USA le aspettative da parte kosovara restano alte: l'obiettivo di Pristina rimane un riconoscimento reciproco e legalmente vincolante
Nell'ambito dell'inchiesta “FinCEN Files”, condotta dal Consorzio internazionale di giornalisti investigativi (ICIJ), sono emersi flussi sospetti di denaro indirizzato a società offshore. I giornalisti del portale KRIK hanno indagato sulle transazioni di alcune aziende serbe
Per questioni di sicurezza sanitaria il Pride sarajevese di quest'anno ha cancellato il corteo per le vie della città. Alcune iniziative si sono però svolte ugualmente, ed hanno rappresentato un'occasione di riflessione
Ha pochi giorni di vita la proposta della Commissione europea su come riorganizzare in seno all'Ue la gestione dell'accoglienza e dei flussi migratori ma, a parte le prevedibili resistenze di alcuni stati membri, anche gli esperti stanno mettendo in rilievo numerose perplessità