In Italia l’abolizione del finanziamento pubblico alla politica ha reso gli attori politici più dipendenti da soggetti privati e potenzialmente più vulnerabili a interferenze. È quindi urgente adeguare il quadro legislativo e introdurre misure che riducano queste vulnerabilità e garantiscano effettiva trasparenza. Spunti di riflessione e alcune proposte concrete
In Serbia è scoppiato lo scandalo del traffico di armi con cui si sarebbe danneggiata un’azienda statale a vantaggio di una privata che vede coinvolto il padre del ministro dell’Interno. Il whistleblower che lo ha rivelato è finito in carcere
Dall’11 al 18 agosto, «Confluenze. Nel sud-est Europa con lentezza» ha organizzato un viaggio lungo il Danubio serbo, in collaborazione con ViaggieMiraggi e Slow Food. A bordo di un piccolo battello che navigava tra i sapori e le storie del grande fiume, c’era anche un inviato di OBC Transeuropa. La prima puntata del suo diario
Una tesi di laurea fornisce una panoramica relativa alla condizione dell’infanzia di migliaia di bambini che hanno vissuto e vivono tutt’oggi un percorso di migrazione. In particolare, il focus è sul percorso attraverso i Balcani. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Le attuali regole per rendere più trasparenti i finanziamenti alla politica non funzionano. Dati inutilizzabili e informazioni inaccessibili rendono di fatto la trasparenza un bluff. Da OpenPolis una proposta su come risolvere il problema
Mentre l'età pensionabile continua a crescere e i fondi pensione bruciano risparmi di una vita, sempre più pensionati in Croazia cadono in povertà e sono costretti a tornare a lavorare. Una situazione non troppo diversa da quella di altri paesi europei
Il lungometraggio "Zana" della kosovara Antoneta Kastrati, ispirato alla tragedia della sua stessa famiglia, rappresenterà il Kosovo agli Oscar. Il film racconta il dolore tormentato delle madri i cui figli furono uccisi durante la guerra: per loro la fine del conflitto non rappresenta la fine della sofferenza
Dopo la sfiducia al governo di Viorica Dăncilă, a guida social-democratica, il presidente romeno Iohannis ha incaricato Ludovic Orban, del Partito Nazional-liberale, di formare un esecutivo. Ammesso che ce la faccia a trovare i 233 voti necessari, sarà un governo a termine
Dopo che lo scrittore Peter Handke ha vinto il premio Nobel per la letteratura si sono scatenate una serie di reazioni sia nei Balcani che a livello internazionale. Al centro delle controversie il revisionismo storico dello scrittore austriaco e il suo sostegno a Slobodan Milošević
Il Consiglio europeo che si apre oggi è chiamato, tra le molte cose, a decidere sull'apertura nei negoziati con Albania e Macedonia del Nord. Ma la Francia sembra irremovibile sul no, sino a quando non verranno riconsiderati i criteri di adesione
Nerone ha bruciato Roma, Ceaușescu ha distrutto il centro storico di Bucarest e Aleksandar Vučić - che ha dichiarato che vuole trasformare Belgrado in una “grande metropoli moderna” - con il kitsch, l'incompetenza e la corruzione sta distruggendo l'identità della capitale serba
Come molti bosniaci, Irma Baralija, è emigrata. Avrebbe potuto costruire la sua vita all'estero, ma ha poi deciso di tornare. Oggi, come vicepresidente del partito multietnico Naša Stranka, è più impegnata che mai nella sua città, Mostar. Ritratto
Al Piccolo di Milano successo per la piéce di Jeton e Blerta Neziraj, esilarante opera teatrale incentrata sulla questione dei Balcani all’epoca della Brexit
Qualsiasi nuova demarcazione del confine tra Kosovo e Serbia su base etnica sarebbe un'idea razzista. Ed è il principio di reciprocità che deve guidare i rapporti tra i due paesi. Un'intervista del premier in pectore kosovaro Albin Kurti
Non è solo povertà il mondo rurale della Moldavia. Ma è indubbio che spopolamento e mancanza di servizi di base sono problemi molto gravi che stanno portando alla disgregazione socio-economica. Ancora poca la progettualità che va controcorrente
L’attribuzione del Nobel per la letteratura a Peter Handke ha risvegliato ferite dalla Bosnia Erzegovina al Kosovo, dove ci si ricorda del sostegno costante dello scrittore austriaco al regime di Slobodan Milošević