A quattro anni dall’avvio del processo per l’omicidio del giornalista Slavko Ćuruvija, si teme che il tribunale voglia assolvere gli impuntati, ex membri dei servizi segreti. Il settimanale NIN ricostruisce le pressioni e ostruzioni avvenute durante il processo
"La Turchia come paese e noi in quanto membri della società di questo paese siamo stati sottoposti a un esperimento che prende il nome di 'Islam moderato e democrazia'". Conversazione con la scrittrice e giornalista Ece Temelkuran
Nel terzo anniversario della sua morte, esce per Chiarelettere un libro postumo di Luca Rastello. Giornalista e scrittore, attivista nel movimento di solidarietà italiano con le popolazioni della ex Jugoslavia in guerra, è stato anche il primo direttore della testata online 'Osservatorio Balcani'
Il preoccupante stato di salute dei media serbi. Intervista a tutto tondo con Slaviša Lekić, presidente dell’Associazione dei giornalisti indipendenti della Serbia (NUNS)
Nessuna donna è mai stata a capo di nessun partito albanese in Macedonia e non è andato meglio per le colleghe della comunità macedone, sono infatti solo due i casi in cui una donna ha guidato un partito
Nonostante la loro massiccia partecipazione alla Rivoluzione di velluto, in Armenia le donne continuano ad occupare le posizioni più svantaggiate nella sfera politica, nel mercato del lavoro, nell'educazione e nella sfera domestica
L’Azienda elettrica del Montenegro è di recente diventata azionista di maggioranza della miniera di carbone di Pljevlja, ma a guadagnare da questa controversa acquisizione non sono stati i cittadini
Coltivare la terra nei villaggi che si trovano al confine tra Armenia e Azerbaijan è molto pericoloso. Ciononostante c'è chi va avanti, sognando la pace
12 ambasciate hanno chiesto al governo di Bucarest di rinunciare alla riforma del codice penale. Ma il Partito social-democratico si stringe attorno al suo leader Liviu Dragnea che, senza modifiche legislative, rischia il carcere per corruzione
Dejan Jović, professore presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Zagabria ed esperto di Balcani, analizza i cinque anni di Croazia nell’Unione europea, contrassegnati a suo avviso dall’intensificarsi della retorica nazionalista e dall’assenza di una chiara politica estera
Come era prevedibile l’accordo raggiunto tra Skopje e Atene sul nome della Macedonia, ora (Nord) Macedonia, ha scatenato polemiche interne in Grecia, evidenziando il tatticismo dei partiti politici
La prima parte di un’inchiesta a puntate sulla produzione e il traffico di droga in Albania, uno dei temi più delicati nelle relazioni tra Tirana e l’Unione europea
Negli ultimi cinque anni, da quando la Croazia ha fatto ingresso nell’UE e da quando è salito il centrodestra al governo, i rapporti coi vicini hanno subito un progressivo deterioramento
Le elezioni del 24 giugno hanno dimostrato definitivamente che non basta un regolare svolgimento del voto a definire democratica la legittimazione del potere. Un commento
Due settori di rilievo per il paese e due importanti politiche comunitarie con le quali Zagabria ha dovuto fare i conti, conti che non sempre sono andati a suo favore, causa impreparazione e negoziati non gestiti al meglio
Paul Stubbs, sociologo presso l'Institute of Economics di Zagabria, vive in Croazia da 25 anni e sostiene che è difficile dire se la Croazia abbia o meno beneficiato dell'ingresso nell'UE. In ogni caso, i suoi cittadini sembrano del tutto indifferenti alla questione
Nessuno di loro ha origini georgiane, eppure si occupano da più di vent'anni di musica polifonica georgiana. Il nostro critico musicale ci presenta il secondo album degli Ensemble Mze Shina
L'accordo sul nome tra Atene e Skopje è stato raggiunto. In Macedonia (del Nord), però, la strada per la ratifica resta lunga e complessa, mentre l'opposizione ha annunciato lotta dura contro l'intesa