''Per loro le storie dei miei coetanei sulla lotta contro il regime di Slobodan Milošević sono come le storie sui partigiani che tempo fa raccontavano a noi''. I bombardamenti e la generazione che sotto i bombardamenti è nata, il non-detto, il futuro
Domenica 22 marzo i cittadini macedoni andranno alle urne per eleggere un nuovo presidente e nuovi governi locali. Dopo le violenze dell'anno scorso, l'attenzione è puntata sul processo elettorale: nuovi disordini potrebbero significare l'addio alle prospettive europee del paese
I profughi dal Kosovo, l'arrivo in un'Albania disorientata e lacerata. Il 1999 è stato dramma ma anche occasione per due comunità, per decenni divise, di ri-conoscersi. E di sfatare miti nazional-romantici. Un contributo al dossier ''Dopo le bombe''
Il bilancio a metà mandato della missione di monitoraggio dell'Unione Europea in Georgia. Un lavoro importante, ma solo da un lato del confine. Le voci degli osservatori italiani
Negli anni '90 era tra i leader del movimento studentesco a Belgrado e l'intervento della Nato lo ha vissuto da protagonista dell'opposizione al regime di Milošević. L'ambiguità dell'atteggiamento Occidentale, l'inutilità dei bombardamenti. Un'intervista a Čedomir Antić
Giustizia internazionale, rispetto dei diritti umani e interventi armati dieci anni dopo i bombardamenti Nato su Serbia, Montenegro e Kosovo. La nuova realpolitik porta a pensare che oggi una guerra aerea contro Belgrado non verrebbe fatta
Srebrenica, tra solitudine e speranza. Il ritorno a casa di Ajkuna, il viaggio lungo la Drina, nella regione dove i fantasmi scelgono il colore delle case. Nostro reportage
Il Montenegro, colpito da una forte crisi economica, si avvia alle elezioni politiche del 29 marzo. Secondo i sondaggi sono nulle le possibilità che l'opposizione sconfigga la coalizione del premier Ðukanović, ormai alla guida del paese da 19 anni
Eclettico studioso delle città moderne, Kai Vöckler, curatore di Balkanology. New Architecture and Urban Phenomena in South Eastern Europe si è proposto una missione impossibile: dimostrare che nel sud-est Europa c'è spazio per una vita urbana sostenibile e condivisa. Seconda parte di una nostra intervista
Dall' indipendenza, nel 1991, in Moldavia si sono tenute quattro elezioni parlamentari. La quinta tornata si terrà il prossimo 5 aprile 2009. Nonostante alcune difficoltà strutturali, oggi il pluralismo politico appare ben radicato nella società moldava. Una breve panoramica
Rimesse dall'estero, tessile ed edilizia. La crisi economica si fa sentire anche in Albania nonostante il governo dimostri inossidabile ottimismo. ''Andrà meglio solo nel 2011- afferma l'economista Ilir Ciko - quando l'Italia riprenderà a crescere''.
Lo scorso anno è aumentata sensibilmente la presenza di immigrati moldavi in Italia. Nonostante le difficoltà che incontrano, dichiarano di non voler tornare nel paese di origine. Una ricerca racconta della loro comunità
Dopo anni di sorprendente crescita economica, all'inizio di marzo la crisi finanziaria globale ha colpito anche l'Armenia costringendo la Banca Centrale a svalutare la moneta locale, il dram
Il nuovo candidato al posto di Alto Rappresentante in Bosnia Erzegovina e il tempo a disposizione per la comunità internazionale. Il dibattito politico interno, le riforme costituzionali, la crisi economica globale. Nostro commento
Eclettico studioso delle città moderne, Kai Vöckler, curatore di Balkanology. New Architecture and Urban Phenomena in South Eastern Europe si è proposto una missione impossibile: dimostrare che nel sud-est Europa c'è spazio per una vita urbana sostenibile e condivisa. La prima parte di una nostra intervista
Che in una miniera dismessa della Slovenia centro-orientale vi fosse una fossa comune risalente alla Seconda guerra mondiale lo si sapeva da tempo. Ora le riesumazioni e il dibattito nel paese su quel drammatico periodo
Il Daghestan afferma il proprio diritto esclusivo a determinare composizione del governo e distribuzione dei poteri. Fallisce il tentativo di interferenza da parte di Mosca
Alla vigilia della campagna elettorale, il premier Gruevski annuncia un massiccio (e per alcuni irrealistico) piano di investimenti nelle infrastrutture. Il Corridoio 8, però, nonostante la retorica che lo dipinge da decenni come una priorità, resta un progetto in stallo
Pristina è cresciuta dai 100mila abitanti del 1981 ai circa 500mila di oggi. La forte crescita demografica della città è stata connotata da una frenetica attività edilizia, portata avanti senza alcun piano urbanistico. Un modello che oggi solleva molte domande
Dall'ottobre 2009 al gennaio 2010 si terrà la prima edizione della Marcia mondiale per la Pace. Una delle tappe riguarderà il confine tra Italia, Slovenia e Croazia. Gli organizzatori hanno invitato i tre presidenti dei tre Paesi. Riceviamo e volentieri pubblichiamo