L’11 febbraio del 2020 il governo macedone ha fatto un importante passo verso la riduzione dell’inquinamento cronico della regione: è stato infatti approvato un programma energetico nazionale che prevede l’esclusione del carbone come fonte di energia primaria ed il passaggio a fonti di energia rinnovabili, nello specifico solare ed eolica.
Dobri moji, jako važna stvar! Nakon bezmalo tri godine dobio sam sudski spor protiv osobe koja mi je prijetila smrću.
È con queste parole che il giornalista bosniaco Dragan Bursać ha esultato sul suo profilo Facebook lo scorso 4 marzo: “Cari miei, una notizia molto importante! Dopo ben tre anni il tribunale mi ha dato ragione nel contenzioso contro una persona che mi aveva minacciato di morte!”
Le guide degli “Stati scomparsi” - la prima serie di guide turistiche dedicate a paesi che non esistono più - sarà presentata lunedì 9 marzo alle ore 18:00 presso l’Associazione dei giornalisti croati (HND) di Zagabria.
Spuntano i primi casi di contagio di COVID-19 anche in Slovenia e Croazia. Qui di seguito alcune indicazioni date dal ministero degli Esteri italiano, incrociate con quelle dei due paesi in questione, per chi si muove dall'Italia verso Slovenia e Croazia.
Racconto sceneggiato in due puntate di Božidar Stanišič, regia di Marko Sosič, con Francesco Godina, Lorenzo Acquaviva, Maja Blagovič, Maurizio Zacchigna. Andato in onda su Radio Rai FVG il 16 e il 23 febbraio 2020, da ora disponibile in podcast.
Cinque giovani ceceni spiegano come sia complicato vivere a Grozny per chi adotta stili di vita alternativi, o esprime in pubblico idee politiche o religiose non allineate col potere
Il sito d’informazione Courrier des Balkans, fondato dallo storico e giornalista Jean-Arnault Dérens,dal 1998 si propone di far conoscere alla comunità francofona le notizie e le analisi della stampa democratica nei paesi dell'Europa sud-orientale. Ora ha lanciato una campagna di raccolta fondi.
Nel 2013, in parallelo agli accordi di Bruxelles tra Serbia e Kosovo, l'attuale presidente kosovaro Hashim Thaçi, allora premier, ha firmato un accordo segreto col quale concedeva il potere di veto alla Nato su tutte le operazioni delle forze di sicurezza kosovare nel nord del paese, zona a larga maggioranza serba.