Suggerimento per il controllo ortografico: volevi dire edi$mira?
La ricerca di "edi$mila" ha prodotto 2546 risultati
su una presenza da Venezia alla Calabria, alla Sicilia che risale alla fine del '400 e hanno dato vita a comunità etniche autonome, gli arbëreshë, circa 100 mila, con tradizioni culturali di assoluto
annuale che vede in costante crescita il numero dei partecipanti (nel 2014 oltre 5 mila) provenienti anche da altri paesi, europei ed extraeuropei. Venerdì 10 luglio 2015 ore 21.00 - Auditorium
della Regione Friuli Venezia Giulia. Il progetto (2014-2016), ideato da Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi e coordinato da Anna Krekic, ha incluso mostre, incontri e proiezioni sul tema della frontiera
Cultura di Cucuteni che fu presente in Romania più di sette mila anni fa, rivelandone l’originalità e l’importanza storica ed estetica. I motivi decorativi presenti nelle ceramiche neolitiche hanno radici
passato? Ne discutono: - Marco Abram, OBCT-CCI – Università di Fiume - Mila Orlić, Università di Fiume - Alessandro Cattunar, Associazione 4704 – Università di Padova - Michele Toss, Fondazione Museo
? Interviene Bojan Mitrović, Università di Trieste, modera Mila Orlić, Università di Rijeka/Fiume (Croazia). L'incontro si svolgerà su Google Meet. Per partecipare e ricevere il codice di accesso, scrivere a
per Tulcea e pranzo presso il ristorante tradizionale di pesce “Ivan Pescar”. Nel primo pomeriggio imbarco sul battello riservato per la navigazione da Tulcea a Mila 23. Un membro di WWF Romania si
degli Affari Esteri Cooperazione sviluppo Italia, ha offerto 900 mila euro per la formazione al turismo e nella relazione annuale dell'Istituto del Commercio Estero si legge che questo settore è ritenuto
, Berisha ha negato l'esistenza di un tale piano e ha accusato il suo rivale socialista Edi Rama di aver montato il tutto pagando e corrompendo la stampa croata. "Mi hanno informato che l'articolo era
temporaneamente il servizio poiché le autorità albanesi avevano bloccato il suo conto bancario. Resta il mistero sul destino dei circa 50 mila biglietti venduti dalla compagnia per voli sino al marzo 2014. Belle
guerra e contro l'umanità, compreso il genocidio di 8mila bosgnacchi compiuto nel luglio 1995 a Srebrenica dalle forze serbo-bosniache del generale Ratko Mladić La risposta negativa da parte serbo
, almeno otto vittime. Solo nella provincia di Muglas, una delle più colpite, sono state evacuate finora almeno 36mila persone minacciate dalle fiamme, mentre fosse tagliafuoco sono state scavate per
contro il governo di Kiev, un conflitto che fino ad oggi ha portato ad almeno 14mila vittime. Ora lo scontro sembra di fronte all'ennesima escalation, dopo che i servizi di sicurezza americani hanno reso
, con una decrescita di quasi 850 mila unità – pari all'11,5% della popolazione – in appena un decennio. Anche la struttura della popolazione è cambiata sensibilmente, approfondendo processi già emersi
guerra civile che portò ad almeno 100mila vittime nel paese, sono state dichiarate incostituzionali nel 2015 dalla Suprema corte bosniaca, che le ritiene discriminatorie verso i cittadini non serbi dell
Erzegovina, dove secondo stime ufficiose i il numero di rifugiati supera i 10mila, concentrati soprattutto nella regione di Bihać ai confini con la Croazia. Il paese è diventato un vero e proprio collo di
sono almeno 50mila, e ben 4400 sarebbero avvenuti dopo il pronunciamento della Corte. La decisione di Frontex, sottoposta in questi anni a crescente criticismo, soprattutto da parte delle organizzazioni
-bosniache del generale Ratko Mladić nel luglio 1995, sfociata nel successivo massacro di più di 8mila bosgnacchi. La protagonista, Aida appunto, lavora come interprete per le truppe olandesi dispiegate in città
urne, aperte oggi nella cittadina bosniaca teatro nel 1995 del massacro di più di 7mila civili da parte delle truppe serbo-bosniache del generale Ratko Mladić. Le consultazioni di oggi sono in realtà
numerosi esperti, oggi il numero delle persone che vivono in Bosnia è probabilmente vicino ai tre milioni. E le prospettive per il futuro non sembrano rosee: nel 2020, nonostante la pandemia, altre 23mila