Tbilisi (foto di Maddalena Parolin)

Sarà revocato stasera lo stato di emergenza e la popolazione georgiana sta cercando di ritornare alla normalità. La politica è in fermento e la campagna elettorale è aperta

16/11/2007 -  Maura Morandi* Tbilisi

E' Levan Gachechiladze il candidato della coalizione di partiti d'opposizione che correrà contro l'attuale Presidente Mikheil Saakashvili alle prossime elezioni presidenziali previste per il 5 gennaio 2008. Se Gachechiladze dovesse diventare il nuovo Presidente della Georgia, l'ex Ministro degli Esteri e leader del partito "Cammino della Georgia" Salomè Zurabishvili sarà nominata Primo Ministro.

Nei giorni scorsi tra l'opinione pubblica georgiana c'erano stati dei dubbi circa il fatto che l'opposizione avrebbe raggiunto un accordo per un unico candidato da proporre alle prossime elezioni che si terranno tra meno di due mesi perché "ogni partito ha un suo leader che mira alla massima carica statale e hanno pochissimo tempo per mettersi d'accordo", mi spiegava qualche giorno fa David, taxista di 56 anni che ha preso parte alla protesta di due settimane fa. Ma solo dopo quattro giorni dall'annuncio del Presidente Mikheil Saakashvili che proponeva di anticipare le elezioni presidenziali dall'autunno a gennaio del 2008, uno dei leader dell'opposizione Koba Davitashvili ha annunciato la candidatura di Gachechiladze.

Levan Gachechiladze, imprenditore di 43 anni nel settore del vino e delle bevande alcoliche e già membro del Parlamento, è stato uno dei leader della manifestazione iniziata davanti al palazzo dell'assemblea legislativa georgiana venerdì 2 novembre e dispersa dopo qualche giorno dalla polizia attraverso l'uso della forza e dei gas lacrimogeni . Gachechiladze, inoltre, nel corso della protesta aveva iniziato lo sciopero della fame insieme ad altri parlamentari e durante gli scontri con la polizia era rimasto lievemente ferito.

Alla conferenza stampa organizzata per comunicare la sua nomina come unico candidato alle elezioni presidenziali di nove partiti d'opposizione, Gachechiladze ha dichiarato che nel caso venisse eletto nominerà Salomè Zurabishvili alla carica di Primo Ministro e insieme introdurranno una serie di riforme che condurranno il Paese da un sistema di governo presidenziale ad un repubblica parlamentare. "Il mio scopo è di mettere fine al presidenzialismo in Georgia" ha dichiarato infatti Gachechiladze" e appena le riforme del sistema parlamentare saranno in vigore, darò le dimissioni dalla carica di Presidente".

Salomè Zurabishvili ha aggiunto che questo sarà "un team temporaneo" che lavorerà insieme per vincere le elezioni e stare al potere durante "il periodo di transizione", cioè fino alle prossime elezioni parlamentari. La data delle elezioni dell'assemblea legislativa, una delle questioni principali della protesta delle scorse settimane che ha portato davanti al Parlamento centinaia di migliaia di persone provenienti da tutta la Georgia, non è stata ancora definita in quanto il Presidente Saakashvili ha suggerito di rimettere la scelta del periodo della tornata elettorale ad un referendum popolare da tenersi in concomitanza con le elezioni presidenziali.

Dopo i primi giorni di disorientamento della popolazione in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, qui a Tbilisi lentamente sta riprendendo la normale quotidianità. I mezzi pubblici, infatti, hanno ricominciato a funzionare regolarmente e da lunedì scuole e università sono state riaperte.

Su richiesta degli organismi internazionali presenti a Tbilisi, in particolare dell'Ambasciata degli Stati Uniti e dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), e dato che le tensioni delle scorse settimane si stanno gradualmente dissolvendo, giovedì pomeriggio il Parlamento georgiano ha votato con 153 voti favorevoli e 2 contrari la revoca dello stato d'emergenza su tutto il territorio nazionale a partire dalle ore 19 di venerdì 16 novembre.

Lo stato d'emergenza, che avrebbe dovuto concludersi il 22 novembre, prevede come misure principali l'oscuramento di canali televisivi e la restrizione di libertà politiche, costituendo quindi un grande ostacolo per l'opposizione che ha solo meno di due mesi per organizzare e condurre la propria campagna elettorale.

Inoltre, nonostante la revoca dello stato di emergenza, la televisione "Imedi", che aveva seguito in modo estensivo la manifestazione dando voce ai dimostranti e all'opposizione, non potrà ricominciare la trasmissione dei suoi programmi. Mercoledì, infatti, le è stata sospesa la licenza di trasmissione con la motivazione di aver mandato in onda dichiarazioni che avrebbero incoraggiato il rovesciamento del governo mentre trasmetteva l'intervento della polizia del 7 novembre contro i dimostranti. La Corte della Città di Tbilisi ha spiegato inoltre che "la televisione Imedi è stata usata come strumento principale per organizzare le manifestazioni che, sfuggite dal controllo degli organizzatori, hanno creato una minaccia reale di rovesciamento violento del governo".

Fino allo scorso ottobre "Imedi" era del miliardario Badri Patarkatsishvili che dopo aver dichiarato di voler appoggiare e finanziare la campagna politica contro il governo di Saakashvili, ne aveva condiviso la proprietà e lasciato la direzione alla News Corporation di Rupert Murdoch .

Per le sue dichiarazioni contro l'attuale governo e la sua volontà di sostenere l'opposizione, Badri Patarkatsishvili sembra essere diventato un bersaglio politico. La Corte della Città di Tbilisi, infatti, ha reso noto che vuole interrogare il magnate, attualmente fuori dal Paese, perché "presunto sospetto di aver cercato di rovesciare il governo attraverso un colpo di stato", in particolare in riferimento alle sue dichiarazioni rilasciate in seguito alla repressione della protesta da parte della polizia per le quali lui farà "qualsiasi cosa possibile per liberare la Georgia da questo regime fascista".

Il comune di Tbilisi, inoltre, ha deciso di cancellare il contratto di leasing per 49 anni del grande parco giochi di Mtatsminda situato nelle colline sopra Tbilisi stipulato con la Lynx Ltd, compagnia unicamente di proprietà di Patarkatsishvili, perché avrebbe violato numerose volte i termini del contratto e non avrebbe pagato l'affitto. Giorgi Akhvlediani, vice sindaco di Tbilisi, ha aggiunto che il comune rimborserà "la piccola somma investita dalla compagnia". Un portavoce della Lynx ha affermato che i reclami del comune sono senza basi dato che "nonostante il contratto prevedesse investimenti per 5 milioni di dollari, ne sono stati già fatti 25 dalla compagnia" e che la cancellazione del contratto di leasing è stata fatta eludendo il sistema giudiziario georgiano.

Mercoledì la Corte della Città di Tbilisi ha anche ordinato l'arresto dell'ex Ministro della Difesa, Irakli Okruashvili, in quanto "investigazioni sul suo conto sono ancora in corso". Alla fine di settembre Okruashvili aveva accusato il governo di corruzione e di aver organizzato complotti omicidi. Dopo qualche giorno era stato arrestato per estorsione, riciclaggio di denaro sporco e negligenza nel corso del suo operato come ministro. Rilasciato su una cauzione di 10 milioni di Lari (circa 4,2 milioni di euro) dopo aver ritrattato le accuse, prima dell'inizio della protesta di novembre ha lasciato il Paese in circostanze non ancora chiare.

Da Monaco, qualche giorno fa, l'ex Ministro ha riconfermato le accuse al governo Saakashvili ed ha affermato di aver dovuto ritrattare "a causa delle pressioni ricevute". Da mercoledì è ricercato dalla polizia georgiana con l'accusa di "non essersi" presentato ad un'udienza preliminare davanti alla Corte di Tbilisi, che secondo i suoi avvocati gli è stata notificata come conseguenza del suo discorso dalla città tedesca e con troppo poco anticipo per poter arrivare in tempo da Monaco a Tbilisi.

Altre due personalità politiche ricercate dalla polizia con l'accusa di spionaggio e tentativo di rovesciamento del governo sono Shalva Natelashvili, fondatore e leader del Partito del Lavoro, e Konstantine Gamsakhurdia, leader del partito Libertà. Natelashvili, che il suo partito vorrebbe come candidato alle prossime elezioni presidenziali, ha presentato richiesta di asilo politico per lui e la sua famiglia in Svizzera, Germania e Stati Uniti.

Mentre la popolazione georgiana sta cercando di ritornare alla normalità, a livello politico si sta assistendo quindi a fatti che coinvolgono illustri personalità, principali figure della protesta del 2 novembre e dell'espressione anti-governativa. Fatti che potrebbero costituire nuove fonti di tensione e inasprimento della campagna elettorale che solo Saakashvili ha potuto già iniziare grazie al suo controllo della televisione di stato, l'unica con il permesso di trasmissione fino ad oggi.

*Programme Officer, UNHCR Georgia. Le opinioni espresse nell'articolo sono da attribuirsi unicamente all'autrice e non riflettono necessariamente la posizione dell'UNHCR