Albania: il parlamento ha votato per la destituzione del Presidente Ilir Meta
10 june 2021
Mercoledì, il parlamento ha votato per la destituzione del Presidente Ilir Meta dal suo incarico per "gravi violazioni" della Costituzione avvenute durante la campagna per le elezioni parlamentari del 24 aprile scorso.
105 dei 140 deputati hanno votato a favore dell'impeachment, sette sono stati i contrari e tre gli astenuti. È la prima volta nella storia dell'Albania democratica che il parlamento vota a favore della rimozione del capo dello stato.
Un voto che non significa però la destituzione del presidente albanese. La decisione finale spetterà infatti alla Corte Costituzionale.
“Ilir Meta ha tradito la missione del Presidente della Repubblica d'Albania. Ilir Meta ha umiliato la Costituzione della Repubblica d'Albania. Ilir Meta ha demolito l'istituzione che avrebbe dovuto garantire l'unità nazionale. Ilir Meta ha violato il principio vitale della separazione dei poteri”, ha dichiarato il premier Edi Rama dalla tribuna del parlamento contro il suo ex alleato.
Il presidente albanese è il fondatore del Movimento Socialista per l'Integrazione (LSI), ora guidato da sua moglie, Monika Kryemadhi. Il presidente Ilir Meta, da tempo in scontro diretto con il Partito socialista, si è rifiutato di partecipare alla seduta parlamentare e ha avvertito che non avrebbe riconosciuto "nessuna decisione o attività incostituzionale e illegale" del parlamento o di qualsiasi altra "istituzione fantoccio di questo regime cleptocratico".
La maggioranza socialista aveva avviato la procedura per l'impeachment del capo dello Stato poco dopo la recente vittoria elettorale, la terza consecutiva. La decisione del parlamento deve ora essere trasmessa alla Corte costituzionale entro cinque giorni. Nessuna informazione per ora emerge per capire se questo fascicolo verrà affrontato in via prioritaria o se dovrà attendere gli altri 180 fascicoli già pendenti.
Il supremo organo giudiziario albanese ha infatti ripreso i suoi lavori solo sei mesi fa dopo due anni di interruzione legata al licenziamento dei suoi componenti, avvenuto nell'ambito della riforma della giustizia. La Corte costituzionale conta ora sei membri, di cui tre proposti dal presidente Meta e tre dal parlamento, controllato dai socialisti. Gli altri tre giudici dovrebbero essere nominati dall'Alta Corte di giustizia, ma anche l'attività di questo ente, come accaduto per la Corte costituzionale, è stata sospesa a seguito della riforma sulla giustizia. Affinché l'impeachment divenga effettivo dovranno votare a suo favore 5 degli attuali 6 giudici della Corte Costituzionale, quindi la maggioranza degli ipotetici 9 membri.
Link: Le Courrier des Balkans