© Alexandros Michailidis/Shutterstock

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Breve analisi sullo stato di avanzamento del Capitolo 22 nel processo di negoziazione tra Unione europea e Albania, che prende il nome di “politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali”

18/09/2024 -  Filippo Marinoni

Il percorso di avvicinamento all’Unione Europea dell’Albania è iniziato nel 1995, con l’invio della prima candidatura per diventare Stato membro. Questa è stata tuttavia ritenuta precoce e dunque rigettata dall’Unione. La seconda candidatura è stata presentata nell’aprile 2009 ed al paese è stato conferito lo status di candidato nel giugno 2014, mentre i negoziati di adesione, congiuntamente a quelli della Macedonia del Nord, sono iniziati soltanto nel luglio 2022. Insieme al Montenegro, in questi anni l’Albania è il paese che si sta maggiormente impegnando per impressionare l’Unione europea al fine di dare una svolta decisiva al processo di adesione.

Per lo scopo di questa breve analisi, sarà preso in considerazione lo stato di avanzamento del Capitolo 22 nel processo di negoziazione tra Unione europea e Albania, che prende il nome di “politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali”.

Lo screening del Capitolo 22 nel processo di adesione dell’Albania

L’Albania non ha ancora ottenuto l’apertura di alcun cluster di capitoli tematici nell’ambito della negoziazione per il suo accesso in UE. Tuttavia, alcuni cluster sono stati presi in considerazione nell’ambito degli screening “esplicativi” e “bilaterali”, passaggi precedenti all’apertura dei capitoli. In particolare, il cluster 5, che contiene il capitolo 22, è stato oggetto di uno screening esplicativo nel luglio 2023. In questa fase la Commissione europea spiega al futuro stato membro di cosa tratta il capitolo in termini di quello che dovrà essere il suo “allineamento legislativo e adeguamento della capacità amministrativa”.

Il report della Commissione europea sullo stato di avanzamento dell’Albania nel processo di adesione, pubblicato a novembre 2023, afferma che “l’Albania è moderatamente preparata riguardo la politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali” e che vi è stato un “progresso limitato” nel corso dell’anno precedente.

In particolare, la Commissione sottolinea con favore l’emanazione della legge del luglio 2022 che ha istituito il Comitato Nazionale per lo Sviluppo Regionale e la Coesione, sotto la responsabilità dell’ufficio del Primo Ministro dell’Albania. La stessa legge ha diviso il territorio in quattro regioni di sviluppo, ciascuna delle quali è a sua volta ripartita in tre contee.

L’Albanian Development Fund (ADF) è l’organo responsabile per l’implementazione della Legge. Nello specifico, il Fondo deve occuparsi di redigere e gestire un piano nazionale per lo sviluppo regionale, nonché i piani per le quattro regioni di sviluppo. A tal proposito, però, l’Unione europea ricorda che andrebbe rafforzato il dialogo riguardo la politica regionale, rendendolo più inclusivo e migliorando la coordinazione tra i ministeri e i governi locali.

Altre raccomandazioni da parte dell’Unione europea riguardano la “capacità amministrativa”. Più in dettaglio, il report sostiene che lo staff degli organi deputati alla “gestione indiretta” della politica di sviluppo regionale debba continuare a ricevere training, in particolare nel caso in cui siano nuovi alla gestione dei fondi UE. Inoltre, deve rimanere un obiettivo centrale il potenziamento delle risorse umane con un’adeguata strategia di mantenimento dello staff.

Il report sottolinea come l’Albania stia proseguendo nel suo cammino di acquisizione di esperienza sulla politica regionale anche grazie alle strategie di cooperazione transnazionale e interregionale, come la “EU strategy for the Adriatic Ionian Region ” (EUSAIR).

In definitiva, nonostante la “moderata soddisfazione” espressa dalla Commissione europea, il lavoro che deve ancora essere svolto riguardo la politica regionale in Albania è molto sotto il profilo legislativo, di framework istituzionale, di capacità amministrativa, di programmazione e di gestione finanziaria, di controllo e di audit.

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Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto "Programmazione della politica di coesione dell'UE: Programma di scambio sul capitolo 22 in Albania e Macedonia del Nord", finanziato dal Fondo CEI  della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) con il contributo dell'Italia. Il Fondo CEI non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa