Davvero una canzone “Balcani-Caucaso” ad Eurovision?
6 may 2024
Difficile negarlo: gran parte delle canzoni proposte ad Eurovision dai paesi del sud-est Europa in questi ultimi anni presentano ritmi molto più in linea con il pop mainstream contemporaneo che con le sonorità della musica folk balcanica. È quindi con un certo stupore che tra le canzoni proposte quest’anno a Eurovision si trova la proposta dell’Armenia: un pezzo cantato in armeno con sonorità folk che distintamente richiamano il sud-est Europa.
Alcuni dei contribuiti più interessanti emersi negli ultimi anni (come ad esempio “In corpore sano ” per la Serbia nel 2022 o “Mama ŠČ !” per la Croazia nel 2023) sono espressione originale di sensibilità politiche anche locali, ma non certo esempio di quelle sonorità che tanto sono associate ai Balcani. Altri gruppi ai confini della regione, come ad esempio gli Zdob și Zdub dalla Moldavia nel 2022 , si sono lasciati andare a pezzi con richiami folk più espliciti (e, fuori Eurovision, a quello straordinario pastiche balcanico che è Balkana Mama , cantato in russo anche dall’icona pop romena Loredana), ma resta un fatto che ad Eurovision quasi non arriva eco degli ottoni balcanici che si sentono al festival di Guča.
Lo stesso è vero anche per le canzoni proposte dai paesi del Caucaso, da cui è più facile sentire un generico pop europeo cantato in inglese che non sonorità tradizionali locali: in Cleopatra (Azerbaijan 2020), l’orecchio attento avrebbe forse potuto distinguere strumenti tipici azeri come l’oud, il tar e il balaban, ma molto più probabilmente è stato sopraffatto dal mix sfrenato di richiami sonori che vanno dal pop mainstream statunitense alla recitazione di un mantra buddista.
È quindi con un certo stupore che tra le canzoni proposte quest’anno a Eurovision si trova la proposta dell’Armenia : un pezzo cantato in armeno con sonorità folk che distintamente richiamano il sud-est Europa, con tanto di trombe e flautini e un testo semplice e positivo su come una giovane ragazza non deve lasciarsi intrappolare dagli stereotipi. È Jako , del duo franco-armeno Ladaniva, band che tra l’altro ha in repertorio anche un altro pezzo con richiami sonori “balcanici” come Shakar.
Poi certo, quest’anno c’è chi lascia il richiamo alla dimensione locale al video ufficiale piuttosto che alla musica (come la proposta rock di Baby Lasagna dalla Croazia , accompagnata da un video ad ambientazione rurale), o chi come Marina Satti per la Grecia lascia comunque grande spazio a zurna e sonorità folk. Ma – scrivendo su balcanicaucaso.org si può confessare – un certo entusiasmo ingenuo per quello che forse è il primo pezzo “Balcani-Caucaso” della storia di Eurovision c’è: buon ascolto e buona visione di Jako dei Ladaniva .