BiH 2014: il Maresciallo
30 september 2014
Il Partito socialdemocratico (SDP) sta intensificando il ritmo degli incontri pubblici di presentazione dei propri candidati in vista delle elezioni del 12 ottobre prossimo.
Ieri si è tenuta a Hrasnica la presentazione ufficiale dei candidati del cantone di Sarajevo , mentre il giorno prima era toccato al cantone Erzegovina-Neretva con incontri a Stolac, Čapljina e Jablanica.
Nel corso degli incontri erzegovesi Zlatko Lagumdžija, presidente dell'SDP e attuale ministro degli Esteri della Bosnia Erzegovina, ha dichiarato che per questo paese “non ci saranno speranze di progresso fino a quando non si ritornerà a Tito e alle radici della sinistra.”
Il richiamo a Tito in campagna elettorale non è passato inosservato e diversi media bosniaci, tra cui il quotidiano Oslobodjenje (“La salvezza sta in Tito”), lo hanno ripreso.
I socialdemocratici bosniaci, in effetti, sono tecnicamente successori della Lega dei Comunisti della Bosnia Erzegovina del periodo jugoslavo. L'abilità di Zlatko Lagumdžija, le sue imprevedibili acrobazie e la vicinanza al potere per quasi tutto il corso della lunga carriera politica lo rendono però forse più simile ad Andreotti che a Tito.
Due anni fa stipulò un controverso accordo con l'HSP, formazione politica che si richiama al movimento di estrema destra ustascia, per formare un governo di coalizione insieme all'SDA nella Federazione. Ampiamente criticata dalla stampa locale anche la sua “intesa cordiale” con il presidente della RS, Milorad Dodik, e l'alleanza con il leader dell'SBB, Fahrudin Radončić, ministro degli Interni in un governo con l'SDP nonostante numerose indiscrezioni lo volessero vicino ad ambienti della criminalità organizzata.
Oltre ai tatticismi che gli vengono da più parti rimproverati, a Lagumdžija viene inoltre rimproverato il fatto di non aver mantenuto le principali promesse fatte dopo la vittoria di 4 anni fa, in particolare un rapido progresso della Bosnia nei negoziati di adesione all'Unione Europea, oggi più lontana che mai.
Eppure secondo Elvira Jukić, che ha recentemente firmato un ritratto di Lagumdžija per Balkan Insight, Bosnia’s Great Survivor , sarebbe un errore credere che questo politico “astuto”, che guida i socialdemocratici da quasi 20 anni, sia oggi sul viale del tramonto, e il voto del 12 ottobre potrebbe fornire una nuova prova della sua longevità.