BiH 2014: il rischio bancarotta
24 september 2014
Due analisi recentemente pubblicate dal portale informativo Balkan Insight, Bosnian Election Campaign Sparks Outrage and Despair e Economy Takes Back Seat in Bosnia Election Campaign sottolineano la stridente distanza esistente tra gli slogan dell'attuale campagna elettorale e la reale situazione del paese.
Secondo Dražen Simić, che definisce la Bosnia una “bomba ad orologeria”, nonostante un tasso di disoccupazione al 43,8% i principali partiti non stanno neppure affrontando le questioni economiche in campagna elettorale, se non in maniera contraddittoria e superficiale.
Il Partito di azione democratica SDA ha iniziato la propria campagna promettendo 48.000 posti di lavoro nei prossimi 4 anni, 1.000 all'anno, senza spiegare come saranno creati, per poi rilanciare a 100.000 in maniera altrettanto indefinita. Il partito socialdemocratico, SDP, utilizza invece sul proprio portale lo stesso programma presentato 4 anni fa, quando era all'opposizione. Analoga confusione, secondo Simić, regna in casa degli altri principali partiti che, come nelle passate elezioni, privilegiano questioni di ordine politico sui temi economici.
Secondo i dati riportati dall'analista Srećko Latal, tuttavia, la stabilità economico finanziaria del paese dipende ormai unicamente dal sostegno del Fondo Monetario Internazionale e da prestiti a breve. La situazione è stata recentemente aggravata dalle alluvioni e dalle frane che hanno colpito la Bosnia Erzegovina a partire dal mese di maggio, provocando circa 90.000 sfollati e danni per 2 miliardi di euro, con perdite stimate intorno al 15% del prodotto interno lordo.
La conferenza dei donatori tenutasi in luglio a Bruxelles ha stanziato oltre 800 milioni di euro per la ricostruzione. L'utilizzo di questi fondi è tuttavia ritardato o bloccato per l'incapacità delle autorità locali di presentare una progettazione adeguata. L'inefficienza delle istituzioni bosniache nel rispondere ai bisogni degli alluvionati è stata recentemente stigmatizzata da una lettera pubblicata sul blog dell'ambasciata degli Stati uniti a Sarajevo , che da giorni sta provocando commenti e reazioni nel mondo politico e nella stampa locale, ma nessun concreto piano d'azione.
A seguito dei recenti disastri naturali, e di quelli umani, l'economia del paese subirà un'ulteriore contrazione della crescita e aumento del deficit di bilancio e, secondo economisti citati da Latal, il rischio è che la Bosnia Erzegovina si stia concretamente avviando verso la “bancarotta”.