Bosnia Erzegovina, il terzo esodo
22 august 2019
Immobilità politica e stagnazione economica sono i due fattori che spingono la popolazione della Bosnia Erzegovina ad andarsene. Si tratta di un trend diffuso in buona parte dei paesi della regione. In Bosnia la dinamica va a sommarsi ai precedenti esodi causati dalla guerra.
È il presidente del comitato cantonale dell’Unione dei sindacati indipendenti del Cantone di Sarajevo, Franjo Rener a lanciare l’allarme di quello che definisce il “terzo esodo della popolazione della Bosnia Erzegovina”.
Le prime due ondate, secondo Rener, sono da attribuire alla guerra degli anni Novanta e alle ruberie che hanno accompagnato il processo di privatizzazione nel paese.
“Quest’ultima ondata di emigrazione dalla Bosnia è diretta conseguenza delle politiche economiche e sociali degli attuali governanti” ha dichiarato Rener all’emittente N1, precisando che dalla Bosnia Erzegovina dal 2013 al 2017 se ne sono andate 150.000 persone e altrettante dal 2017 ad oggi, il motivo principale è, oltre alla pessima situazione economica, anche la situazione politica e la mancanza di una visione futura del paese.
“Oggi la politica in BiH non è in grado di offrire alcuna prospettiva futura. Basti pensare che non è ancora stato formato il governo a distanza di nove mesi dalle elezioni e pare che non verrà formato prima di quest’autunno”, ha detto alla Dwelle Mustafa Karahmet, giornalista di Sarajevo.
Secondo le stime di alcune organizzazioni non governative, basate sui dati del ministero degli Affari civili della BiH, dall’inizio del 2019 hanno lasciato la Bosnia Erzegovina 30.000 cittadini. Mentre secondo i dati dell’ufficio statistico Destatis di Wiesbaden, riportati dal quotidiano Nezavisne Novine, nel 2018 la Bosnia Erzegovina occupava il terzo posto per numero di persone trasferitesi in Germania, dopo l’India e la Cina. Dalla BiH alla Germania nel 2018 si sono trasferite 22.000 persone.
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