Bosnia Erzegovina: la più grande fossa comune mai scoperta

25 october 2013

bubble icon

Da alcuni giorni gli esperti dell'Istituto bosniaco per gli scomparsi stanno lavorando al recupero di resti umani sepolti in quella che potrebbe diventare la più grande fossa comune mai scoperta in Bosnia Erzegovina dalla fine della guerra.

La sua esistenza era in realtà conosciuta da anni, ma le autorità della Republika Srpska hanno fatto di tutto per rallentare le ricerche.

Da giorni proseguono gli scavi in prossimità del piccolo paesino di Tomašica, vicino alla città di Prijedor, in Republika Srpska. Il 24 ottobre scorso il procuratore della Bosnia Erzegovina ha ufficialmente resa pubblica la scoperta di 200 cadaveri completi e altri resti che apparterrebbero a 68 persone diverse.

Per quanto riguarda le cifre, il sito di Tomašica potrebbe rappresentare, secondo gli esperti, la più grande fossa comune mai scoperta in Bosnia Erzegovina. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti ai massacri, più di 1000 tra bosgnacchi e croati potrebbero essere lì sepolti, nel 1992, in un'area di circa 3000 metri quadri.

“Siamo convinti che si tratta della più grande fossa comune mai scoperta in Bosnia Erzegovina” afferma Lejla Čengić, portavoce dell'Istituto bosniaco per le persone scomparse. “Alcuni corpi, circa 373, sono stati trasferiti da qui a Jakarina Kosa, nel 2001”. Sino ad oggi la più grande fossa comune identificata era quella di Crni Vrh, nella Bosnia orientale, dove sono stati rinvenuti 629 corpi.

La regione di Prijedor fu una delle più colpite dalla pulizia etnica durante la guerra. “97 delle 445 fosse comuni scoperte sono in questa regione”, spiega Lejla Čengić. 1200 abitanti della regione non sono mai stati ritrovati.

Gli scavi a Tomašica sono stati rallentati per molto tempo dall'assenza di cooperazione da parte delle autorità della Republika Srpska. Gli ispettori dell'Istituto erano a conoscenza dell'esistenza della fossa comune, ma la sua esatta localizzazione rimaneva un mistero. E' stata infine individuata grazie alla confessione di un ex militare serbo, non più in grado di sopportare il peso di tale segreto.

Link: Le Courrier des Balkans