Sarajevo: il coronoavirus non ferma il MESS Festival

3 april 2020

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Nonostante le misure adottate a causa della pandemia da coronavirus il “Modul Memorije”, festival internazionale di teatro, che quest’anno si doveva inaugurare all’interno della Viječnica il 5 aprile, si terrà lo stesso. Il direttore del MESS Nihad Kreševljaković e il suo staff hanno deciso di prolungare il programma (dal 6 aprile al 9 maggio) e realizzarlo attraverso piattafforme on-line, canali social e programmi TV.

Locandina del Festival MESS 2020

l’International Theater Festival MESS è sicuramente uno degli eventi culturali di cui Sarajevo va più fiera e quest’anno festeggia il suo 60esimo compleanno. Il festival vide la luce infatti nel 1960 nella Jugoslavia di Tito, per iniziativa di Jurislav Korenić, autore e drammaturgo inoltre del Teatro Nazionale e fondatore del Kamerni Teatar 55 di Sarajevo. Un festival di teatro sperimentale aperto a gruppi provenienti da Europa e America, che è in questa categoria il più vecchio festival dell’Europa sud-orientale.

E’ stato sospeso solo all’inizio della guerra nel 1992 ma già nel 1993, su iniziativa di uno dei direttori teatrali più conosciuti del paese, Haris Pašović, ripartì nell’ “International Theater and Film Festival MES”, lanciando la resistenza culturale della Sarajevo sotto assedio. In quel periodo si vide la partecipazione anche di direttori teatrali stranieri come Peter Schumann e Susan Sontag.

Nel 1996, con la fine del conflitto, venne ideato nell’ambito dei programmi del MESS l’iniziativa “Modul Memorije” (Modulo Memoria), un programma multimediale dedicati a progetti culturali che preservino la memoria del tragico passato della Bosnia Erzegovina, con uno speciale focus sull’arte come intreccio di estetica ed etica.

Il festival di quest'anno prevedeva l’apertura con la mostra “Ožiljci” (Ferite) del fotoreporter britannico Paul Lowe, che durante l’assedio ha vissuto in città – e dove vive attualmente – fotografando per mesi e mesi palazzi e strutture architettoniche danneggiate o distrutte.

Come ha spiegato Lowe nella conferenza stampa on-line del 1 aprile , “uno dei temi che ho seguito è stata l’influenza che ha avuto la guerra sui materiali architettonici della città. Quindi dai segni lasciati sui muri e sulle strade dalle granate, agli scheletri dei palazzi distrutti, fino alle costruzioni di barricate improvvisate dai cittadini. Nella mostra “Ferite” emerge come il tessuto della distruzione, in quel periodo rappresentò anche una bellezza spaventosa”.

Sempre in conferenza stampa, il direttore Nihad Kreševljaković ha spiegato che il programma ‪#‎modulmemorije2020 ‬ si terrà lo stesso, resistendo alla pandemia, usando il web e la tv. Il documentario “Modul Memorije” del regista Nedim Karalić e dedicato alla cultura della memoria, andrà in onda il 4 aprile alle 19.05 su Al Jazeera Balkans.

La video-mostra del fotografo Velijo Hasanbegović “Migrant Abas”, verrà inaugurata il 6 aprile alle 20.00 sul canale youtube del Festival MESS . Questa mostra racconta la storia del primo giorno di scuola di Abas presso il campo profughi “Borići” a Bihać, bimbo di nove anni iracheno che con la sua famiglia ha percorso migliaia di chilometri per arrivare lungo la rotta balcanica fino in Bosnia.

L’8 aprile con inizio alle 20.00, vi sarà la serata dedicata a cortometraggi e documentari come “Apart” del regista palestinese Sami Shehade, “Sabah” del regista bosniaco Danis Tanović e“U zraku” (In aria) della regista Jasmila Žbanić. Mentre il 9 maggio alle 19.00 sulla pagina ufficiale del Festival MESS si terrà la presentazione del libro “Teatar pod opsadom” (Il teatro sotto assedio) di Hana Bajrović e prodotto dal MESS assieme al Teatro nazionale di Sarajevo.

“Sono certo che il pubblico, nonostante le avversità del momento, ci seguirà e riconoscerà il valore e l’importanza del programma Modul Memorije”, ha dichiarato infine Kreševljaković. “Perché l’idea che sta alla base di Modul Memorije è rafforzare la solidarietà e l’empatia tra essere umani, creare canali di comunicazione e momenti di comprensione dell’importanza per la nostra società della cultura della memoria”.

Tutte le iniziative del Festival MESS possono essere seguite sul sito e sui canali Facebook e Instagram ufficiali.