Bulgaria: sconfitti i socialisti, chieste elezioni anticipate

26 may 2014

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A scrutinio quasi ultimato (85% delle schede) l'eurovoto in Bulgaria segna il largo successo del movimento di centro-destra GERB (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria), guidati dall'ex premier Boyko Borisov.

GERB, oggi prima forza di opposizione in Bulgaria, raccoglie il 30% dei voti, contro il 18,9% del Partito socialista (BSP) oggi al governo. Ad inviare deputati al parlamento di Bruxelles saranno poi il DPS (Movimento per i diritti e le Libertà), tradizionale rappresentante della minoranza turca col 17%, “Bulgaria senza censura” (BBC) nuovo movimento populista guidato dall'ex giornalista Nikolay Barekov con 10,6% e il Blocco riformatore (RB) di destra col 6,3%.

Restano sotto la soglia i movimenti nazionalisti “Ataka” e “Fronte nazionale per la salvezza della Bulgaria”, così come i ribelli del partito socialista che, con a capo l'ex presidente Georgi Parvanov avevano dato vita ad “Alternativa per il risorgimento della Bulgaria” (ABV).

I risultati arrivano come parziale sorpresa. I sondaggi realizzati dalle agenzie demoscopiche (oggi molto criticate) pronosticavano un testa a testa tra GERB e socialisti. Nessuno aveva previsto un distacco così profondo tra le due principali forze politiche in Bulgaria, che segna una chiara sconfitta per Sergey Stanishev leader del BSP ed attualmente presidente del Partito socialista europeo.

GERB e i nuovi arrivati di Bulgaria senza censura (ancora non è chiaro in quale gruppo parlamentare europeo finirà il nuovo movimento) hanno già chiesto le dimissioni del governo. I socialisti, però, che governano in una fragile coalizione con il DPS e il sostegno esterno di “Ataka”, hanno respinto l'ipotesi.

Dopo i mesi di forte turbolenza politica che hanno preceduto le europee, il panorama politico in Bulgaria аppare adesso ancora più instabile.

 

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