Parole ritenute oscene bandite da TV e radio dalle 6 di mattina alle 11 di sera. Scoppia la polemica che fa emergere un preoccupante contrasto tra perbenismo e violenta discriminazione contro le minoranze.
Basta con canzoni volgari sulle radio ed i canali televisivi bulgari. Lo ha deciso il Consiglio sui Media Elettronici (CEM) il 21 luglio scorso. La decisione è stata presa, a detta dei membri del Consiglio, per tutelare i minori. Le canzoni od i film ritenuti "osceni" saranno banditi dalle trasmissioni tra le 6 del mattino e le 11 di sera. Ai trasgressori multe che andranno dai 1030 ai 7732 euro.
Il quotidiano "Novinar" ha pubblicato un articolo che commenta ampiamente le scintille che vi sono state tra il noto conduttore di un programma serale televisivo ed i membri del CEM. Slavi, alias Lanky, conduce ogni sera su Btv dalle 22.30 alle 23.00 il programma satirico più seguito in Bulgaria. All'indomani della decisione del CEM non ha perso l'occasione per provocare. "Sono consapevole che voi del CEM siate molto bravi con la bocca ... in senso morale-orale intendo. Parlate molto e non fate niente" ha affermato. Slavi ha invitato i genitori a tappare le orecchie dei propri figli in modo lui potesse pronunciare parolacce come "Primo ministro, privatizzazioni, licenze, consiglio d'amministrazione, membri del CEM". Slavi ha inoltre evidenziato come il CEM non abbia definito quali saranno i criteri per valutare quali siano le parole oscene.
Ma Slavi non si è fermato qui. "Com'è possibile abbellire e rendere "politically correct" i gay se in parlamento ve ne sono almeno 27 e con loro vi è un parlamentare che non ha ancora scoperto il proprio orientamento sessuale" ha affermato quest'ultimo. "E sono persone di questo tipo che ci governano. E se questa parola è così "sporca" rimuovete queste persone dal Parlamento ed io smetterò di utilizzarla".
Rossen Petrov, autore del programma, ha rimpolpato gli attacchi invitando i membri del CEM a prestare più attenzioni sull'alto livello di corruzione tra i propri ranghi.
Lilia Raycheva - membra del CEM e professoressa di giornalismo e mass media presso l'Università di Sofia, è intervenuta sulla polemica affermando che il CEM sta intraprendendo uno sforzo notevole per salvaguardare la purezza della lingua bulgara e per tutelare giovani e minorenni. "Il linguaggio crudo e volgare esprime un'impotenza creativa e la ricerca spasmodica di un linguaggio originale. Se Slavi avesse bambini certo non parlerebbe in questo modo", ha commentato quest'ultima.
Sono già arrivate le prime multe. Una rete televisiva è stata multata di 1030 euro per aver trasmesso un video del cantante Stefan Krassimirov. La multa è stata comminata per scene ritenute amorali nel video stesso. Un'altra rete televisiva è stata multata per aver trasmesso un video delle cantante Azis. A,tre reti sono state invece multate per aver trasmesso la pubblicità della Vodka Absolut, contenente, a detta dei censori, scene sado-maso. Nel monitoraggio dei media sono coinvolti 19 esperti. Controllano giornalmente 33 radio e 25 reti televisive. Per ora vengono controllate solo quelle con sede a Sofia ma ben presto verrà aperto un ufficio regionale a Varna. Ne seguiranno ben presto altri 6 che verranno sostenuti con finanziamenti Phare.
Ma nessuno purtroppo ha avuto nulla da ridire sulla violenza verbale riservata alla comunità gay da parte di Slavi.
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