GovFaces: il tempo della social politica

8 april 2014

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Un nuovo strumento per rendere l’Europa più vicina ai propri cittadini, in un momento fondamentale quale le elezioni parlamentari del prossimo maggio, ma non solo.

GovFaces è una piattaforma social per mettere in comunicazione i cittadini con membri del Parlamento Europeo, rompendo l’isolamento delle aule e portandoli a “metterci la faccia”, attraverso i concetti cardine attorno ai quali la piattaforma ruota: meet, connect, evaluate. Gli utenti possono contattare direttamente i singoli parlamentari, porre loro domande su temi che ritengono importanti, esprimere soddisfazione o scontento per la risposta ricevuta e, di fronte al parlamentare reticente, hanno a disposizione un tasto per richiamarne l’attenzione e invitarlo a rendersi reperibile.

Dal debutto, avvenuto ad inizio marzo, soltanto una trentina di europarlamentari ha attivato il proprio account per rendersi disponibile ad essere contattato, tra i quali spicca per attivismo la croata euroscettica Ruža Tomašić del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Il tutto a fronte di oltre 1000 cittadini che già popolano GovFaces: una cifra indicativa di quanto la società civile avverta il bisogno di canali più diretti per interagire con la politica. Ma cosa può spingere gli eurodeputati a sbilanciarsi su un’ennesima piattaforma, quando hanno già a disposizione Facebook e Twitter?

“Non possiamo garantire ai politici che non vedranno alcun insulto.” ha dichiarato in un’intervista al Sole 24 Ore Jon Mark Walls, amministratore delegato della società. “Ma diamo due opzioni: uno, lasciare che fraintendimenti o giudizi affrettati si distribuiscano nel web; due, intervenire e dimostrarsi sicuri, per chiarire i problemi e come si intende affrontarli”. Il team di GovFaces afferma di volersi prendere cura degli utenti come dei parlamentari, assicurandosi che a ciascun utente sia data possibilità di prender parte ad ogni conversazione e aiutando i politici a non affogare nelle miriadi di richieste che possono ricevere, anzi sostenendoli nello sforzo di rispondere in modo mirato e ragionato.

GovFaces si propone quindi come una parziale soluzione, schiettamente “social”, al problema della scarsa rappresentatività dell’europarlamento e dello scollamento tra istituzioni comunitarie e cittadinanza, in particolare le giovani generazioni, così familiari con il mondo dei social network.

 

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