Grecia, stop al successore di “Alba Dorata”

9 may 2023

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La Corte Suprema ha vietato al partito di estrema destra “Hellenes” di partecipare alle elezioni del 21 maggio. La formazione partitica, fondata da Ilias Kasidiaris, si presenta come successore di “Alba Dorata”, ex partito neofascista, condannato nel 2020 come organizzazione criminale. Lo stesso Kasidiaris sta scontando una condanna a 13 anni di prigione per esser stato un membro chiave di Alba dorata. 

La sentenza si pone in linea con il dibattito interno alla politica greca sulla limitazione alla partecipazione elettorale. Già in febbraio, il Parlamento aveva emanato un provvedimento teso a bloccare l’attività di quei partiti, i cui leader erano stati condannati per determinati crimini. La misura era stata concepita proprio per escludere il partito Hellenes dalle elezioni generali. In aprile il Parlamento aveva rafforzato la propria disposizione, dando il compito alla Corte Suprema di decretare sulla partecipazione politica di tali partiti.

Sulla base di tale legge la Corte ha decretato l’esclusione di “Hellenes” visto che Kasidiaris, leader de facto della formazione, sta scontando una condanna in prigione. Tuttavia la decisione non è stata presa all'unanimità. All’esclusione di Hellenes si è opposto il giudice Fotis Mouzakis, sostenendo che la legge parlamentare di febbraio è incostituzionale. Su questo punto però la stessa Corte ha contraddetto il proprio giudice dichiarando che la legge è in accordo con le disposizioni costituzionali e ha attribuito al Dipartimento A1 della Corte Suprema il compito di valutare la partecipazione politica dei partiti.

Nel frattempo Kasidiaris ha bollato la decisione della Corte come un “rovesciamento della democrazia”, sostenendo che deruba il voto di "mezzo milione di cittadini greci" (sondaggi del 2 maggio stimavano il partito al 4%). Vasi Pantazis, avvocato di Kasidiaris, ha dichiarato che il suo assistito non sosterrà nessun altro partito alle elezioni e che Hellenes annuncerà presto un’azione legale contro la decisione della Corte.

(SVB)