L'EURO non porterà grandi novità solo in Italia e negli altri Paesi che aderiscono alla moneta unica. Molto sarà diverso anche nei Balcani che si dovranno distaccare dall'"amato" marco tedesco.
File agli uffici postali per ricevere il primo kit di EURO. Non è una scena esclusiva di Italia, Francia, Germania e degli altri Paesi che aderiscono alla moneta unica. Molta attesa vi è anche nei Balcani. No, non vi è motivo di avere nostalgia di dinari, kune o marchi convertibili che resteranno, almeno per alcuni anni, monete ufficiali. In ogni caso nessuno li rimpiangerebbe: troppe volte in passato sono venuti forti dolori da queste monete ballerine e nessuno si dimentica di quando, nei periodi di iperinflazione, almeno alcune di loro erano poco più di carta straccia. La vera nostalgia ci sarà invece per il marco tedesco, per molti anni custodito sotto i materassi e speranza ultima di almeno un pò di sicurezza nel futuro.
L'unica zona nella quale l'EURO diverrà fin dal primo gennaio moneta ufficiale sarà il Montenegro del Presidente Djukanovic, che ha adottato nel recente passato il marco tedesco per distaccare le sorti economiche della piccola repubblica da quelle della Serbia, scomoda sorella maggiore.
In Bosnia Erzegovina si guarda al vecchio marco tedesco che va in pensione con un po' di apprensione. Il marco era simbolo di progresso, di sicurezza. L'EURO è ancora una cosa nuova. Già da alcuni mesi è iniziato il processo di conversione delle monete dei Paesi che aderiscono alla moneta unica. Molti li cambiano in marchi convertibili, per poi, appena possibile, scegliere l'EURO. Altri scelgono dollari americani e franchi svizzeri. "Il vostro Paese non è povero come si pensava - ha affermato Peter Nicol, cittadino straniero nominato dal FMI governatore della Banca Centrale della BiH (CBBH)- in questi giorni la Banca Centrale ha riportato in Germania più di 5 milioni di DM in contanti".
Fenomeno simile è accaduto anche in Albania dove molti clienti si sono accalcati presso le proprie banche per aprire depositi in valuta straniera ed in particolare in DM, lire e dracme greche. Infatti se questi depositi verranno aperti entro la fine dell'anno, il cambio in EURO sarà automatico e non verrà applicata alcuna commissione. "Anche il Governo e le autorità fiscali saranno felici di questo incremento dei depositi" ha affermato un dipendente della American Bank of Albania "in questo modo riusciranno a calcolare l'ammontare delle valute pesanti circolanti nel Paese".
Si teme però che la confusione iniziale e la "sbornia" da EURO dei primi giorni possa favorire il riciclaggio di ingenti somme di denaro sporco.
La Croazia non abbandonerà la Kuna ma dal primo di gennaio tutti gli esercizi commerciali saranno obbligati ad accettare anche gli EURO ed i prezzi saranno espressi sia in moneta nazionale che nella nuova moneta europea. Il problema più grave risiede ancora nel tasso di cambio tra Kuna e monete dell' «Eurozona». Molti degli esperti concordano che la Kuna è sopravvalutata e questa è una pesante eredità del periodo tudjmaniano. Certo è che molti percepiscono l'arrivo dell'EURO come un primo passo verso l'integrazione del Paese in Europa. Da gennaio partirà una campagna di promozione turistica che tra i suoi slogan adotterà anche il seguente: «Croazia - un paese dell'Euro».
Calma piatta invece in Serbia e poca preoccupazione. Il governo ha promosso una massiccia campagna informativa sui cambiamenti che l'avvento dell'EURO porterà anche in Serbia. Si cerca inoltre di convincere i cittadini a non accalcarsi presso le banche. Nonostante questo molti pensano che i primi giorni di gennaio non saranno tranquilli per gli impiegati agli sportelli. Anche qui l'arrivo dell'EURO spingerà molti cittadini a tirar fuori i loro risparmi in DM da sotto il materasso. Il governo spera che i cittadini abbiano sviluppato un nuovo senso di fiducia nei confronti delle istituzioni. In parole povere ci si augura che i cittadini dopo aver convertito in EURO i loro risparmi non tornino a nasconderli da qualche parte in casa.
Buon anno e buon EURO a tutti. Ed occhio ai materassi.