Marta Szigeti Bonifert, Direttore Esecutivo Regional Enviromental Center
Grazie mille per questa giornata, devo confessarvi che per me è una grande soddisfazione vedere che questa sala piena di persone, dopo otto ore di discussioni. Questa partecipazione dimostra due cose , la prima è che siamo davvero devoti alle cause in cui crediamo, e la seconda, che siamo davvero passionali. Questo è senza dubbio il presupposto per un lavoro di successo. Durante la giornata è emerso chiaramente che il tema dell'acqua non divide, ma unisce i paesi e oggi attraverso il Danubio ne abbiamo riuniti qui quasi 18.
La storia ha diviso il corso del Danubio in paesi europei, paesi dell'allargamento, paesi balcanici, la verità è che le problematiche sono le stesse e l'approccio a questi problemi deve essere comune.
Dobbiamo comprendere che la gestione dei bacini idrici deve essere partecipata e vissuta dai cittadini del bacino stesso. Le comunità locali devono sapere che hanno sempre più opportunità per esprimere le loro preoccupazioni e volontà ed è anche importante coinvolgere le attività produttive locali ad una maggior sensibilità verso la tematica dell'acqua.
Una prima considerazione è quella dell'interdipendenza tra la dimensione sociale, economica e ambientale dei problemi legati alla risorsa acqua. L'anno prossimo l'Europa avrà 10 membri in più e dobbiamo essere capaci di portare la nostra voce e le nostre problematiche insieme alla volontà dei nostri territori. Saremo pronti per l'Europa dei 25, penso che la risposta sia: no. Dovremmo, proprio per questo, continuare a lavorare per far sì che nell'agenda europea l'ambiente continui ad essere ai primi posti.
Per questo motivo, questa giornata, con la sua capacità di riunire realtà è stata importante per costruire quelle reti di rapporti che garantiscono una vera partecipazione della società civile nelle politiche ambientali. Dobbiamo essere capaci di imparare gli uni dagli altri e, non dico l'est dall'ovest o il sud dal nord, ma gli uni dagli altri.