Il logo di Clorofilla Film Festival

Ai nastri di partenza l'unico appuntamento estivo interamente dedicato al cinema italiano. Si tratta del Clorofilla Film Festival, la rassegna di Legambiente, che trova spazio all'interno di festAmbiente

06/08/2004 -  Anonymous User

Il logo di Clorofilla Film Festival

Si rinnova per il sedicesimo anno consecutivo, nel Centro di educazione ambientale di Rispescia, l'appuntamento con festAmbiente, uno dei più grandi e attesi eventi europei dedicati alla natura e alla solidarietà umana.

Immerso nel Parco della Maremma, in un'area verde di oltre due ettari a sette chilometri da Grosseto, l'appuntamento col festival di Legambiente nasce sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica e vanta centinaia di patrocini privati e istituzionali.

Ricchissimo il programma, che ogni giorno - tra uno stand e l'altro - propone una miriade di eventi culturali come concerti, proiezioni, mostre e dibattiti, con la gastronomia a fare da elemento ispiratore. Da oggi al 15 agosto, ogni mattina si alternano convegni nelle spiagge e negli agriturismi del litorale, mentre il pomeriggio si anima dei giri funambolici di trampolieri o artisti del teatro improvvisato.

Molti anche i momenti culturali con libri e dibattiti su attualità e politica, ma una tappa fondamentale sarà l'enogastronomia, dove il trionfo del gusto - oltre a riflettere l'enorme varietà delle produzioni locali e nazionali - si appoggia a un'ampia scelta di strutture. Vi si accompagnano l'Ecomercato, il supermercato che vende prodotti ecocompatibili, i trattamenti del benessere e le installazioni di artisti contemporanei.

E poi la grande musica e artisti di calibro internazionale, ma anche il cinema del Clorofilla Film festival, con lunghi e corti in concorso sotto la seduzione delle stelle. Grazie anche alla collaborazione con Toscana Film Commission, diventa luogo esclusivo per il cinema "made in Italy": documentari, cortometraggi e lungometraggi di giovani autori saranno protagonisti assoluti di questa kermesse che gli organizzatori amano definire dal "volto umano" e che vedrà la presenza di numerosi registi chiamati a parlare delle loro opere.

Tra queste anche il 'nostro' filmato seminario di Szentendre sull'acqua - che si trova spesso ad anticipare e sollecitare i passi delle Istituzioni europee, ha collegato due parti di un'Europa ancora incompleta attraverso una navigazione lungo il Danubio da Vienna a Belgrado.

Vienna, Bratislava, Budapest/Szentendre, Vukovar, Novi Sad e Belgrado le città dove il battello "Győr" dell'Osservatorio sui Balcani si è fermato. In ognuna di loro si è affrontato un tema cruciale per il futuro di un'Europa della quale, il Danubio, è tra i simboli. Si è parlato di minoranze, ambiente, commercio equo, media e guerra, sviluppo locale e diritti di cittadinanza.

Luca Rosini ed Alberto Bougleux, videomaker dell'UCC - Unità di Cooperazione Creativa , hanno filmato ogni momento dell'evento intervistando i protagonisti: sindacalisti, studenti, ricercatori, volontari della cooperazione allo sviluppo, amministratori locali, giornalisti. Ore di materiale poi condensate in un film documentario.

I ponti sul Danubio, vero e proprio cordone ombelicale d'Europa, i segni indelebili delle granate e della violenza nella città di Vukovar, la confluenza di Sava e Danubio, proprio sotto la città vecchia a Belgrado, le immagini più suggestive. "Danubio: l'Europa si incontra" è un documentario capace non solo di descrivere l'intensa atmosfera di quei giorni e la suggestione dei paesaggi, ma anche di focalizzare l'attenzione sui principali temi trattati negli incontri e nelle tavole rotonde che hanno caratterizzato il viaggio.

M.V.

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