La promozione di nuovi itinerari culturali nella regione Adriatico-Ionica è una delle iniziative di punta sostenute dalla Regione Puglia all'interno della strategia macroregionale EUSAIR. Ne abbiamo parlato con Maria Trabace, responsabile regionale per questo peculiare filone di attività
Da molti anni la Regione Puglia è coinvolta in programmi di sviluppo e creazione di relazioni nel contesto di Eusair, la macroregione adriatico-ionica. In particolare coordina a livello italiano le attività del quarto pilastro dedicato al turismo sostenibile. Quale il ruolo della Regione Puglia?
La Regione Puglia è stata parte attiva del processo di consultazione che ha portato alla definizione delle attività di Eusair e coordina a livello italiano le attività poste in essere nell’ambito del Pilastro 4 “Turismo sostenibile”, assieme alla Regione Sicilia e al ministero per il Turismo. In questo contesto è membro del gruppo di lavoro tematico del Pilastro 4 e partecipa alla “Cabina di regia” congiunta istituita a livello nazionale presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Nell’ambito di Eusair vi sono dei cosiddetti “progetti bandiera”, ci spiega cosa sono?
Sono progetti che riteniamo particolarmente significativi per le strade che possono aprire. Ad esempio la Regione Puglia ha sostenuto, all’interno del coordinamento del Pilastro 4, l'adozione e lo sviluppo di un progetto strategico volto a promuovere nuovi itinerari culturali all'interno della macroregione adriatico-ionica. Il progetto è denominato “AIR cultural routes ” e il suo obiettivo è identificare e sviluppare un nuovo modello di governance per gli Itinerari Culturali nei paesi della Regione Adriatico-Ionica.
Punto di partenza della proposta è stata la Dichiarazione adottata nell'ambito della XII Assemblea Generale Euro-Mediterranea sulla Rotta dei Fenici, tenutasi a Bari il 24 e 25 ottobre 2019 poi condivisa attraverso il seminario “Perspectives of the Eusair strategy: Projects, initiatives and stakeholders in the Pillar IV Sustainable Tourism”, organizzato dalla Regione Puglia tra il 20 e il 21 novembre 2019.
Un’iniziativa che si iscrive nel solco della partecipazione attiva della Puglia alle attività della macroregione e della sua capacità di coinvolgimento e networking.
Quale il valore aggiunto in tal senso di un territorio come quello della Puglia?
Nel percorso macroregionale la Puglia è riuscita a promuovere il proprio modello di sviluppo e una particolare visione di turismo sostenibile, caratterizzato dalla salvaguardia dell’autenticità dei luoghi e dalla valorizzazione delle tradizioni culturali locali, nel rispetto del patrimonio storico-culturale e dell’ambiente. Da qui parte la promozione degli itinerari turistico culturali, come ad esempio la “Via Francigena del Sud ”, come nodo di un approccio che intende dare il giusto valore all’ambiente, cercando di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio, in modo che il turismo diventi una risorsa e non un problema.
Questo approccio è diventato ancora più necessario, nel corso e all’indomani della pandemia da Covid-19, diventando alternativa obbligata ad uno scenario caratterizzato da turismo di massa, sovra sfruttamento delle risorse territoriali ed inquinamento.
Che vantaggi ha un ente regionale come il vostro a partecipare ad una strategia macroregionale?
Il valore aggiunto di far parte di una strategia macroregionale è senz'altro caratterizzato dall'approccio transnazionale, con la partecipazione anche di paesi extra UE nell’ottica di raggiungere una governance multilivello più efficace, di dare organizzazione alla cooperazione tra paesi e territori, dalla mobilitazione di attori locali e regionali per allineare le politiche, trovare finanziamenti ed individuare problemi, soluzioni ed azioni comuni.
È infatti cruciale la condivisione di un approccio integrato di attori, politiche e strumenti finanziari, diretto a specifici obiettivi intorno ai quali viene costruita la macroregione. I territori si uniscono così in maniera orientata, intorno a specifiche problematiche ed obiettivi, nella consapevolezza della necessità di azioni integrate e allargate.
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