Dall'8 al 16 novembre saranno in Trentino-Alto Adige/Südtirol un gruppo di 13 corsisti provenienti dai Balcani. Per visitare alcune realtà che stanno promuovendo attività di turismo sostenibile.
Nella seconda metà di settembre 2003 si è svolto a Prjiedor, Bosnia Erzegovina, un corso internazionale di turismo responsabile, esperienza pioniera nel campo dell'educazione allo sviluppo per quanto riguarda il settore turistico.
Soggetti promotori sono stati le associazioni trentine "Progetto Prijedor onlus", che dal 1996 opera in Bosnia, e "Tremembè onlus", che si occupa di turismo responsabile.
Gli obiettivi che le due associazioni si erano poste erano la sensibilizzazione della popolazione locale alle tematiche di questa nuova forma di turismo, la creazione delle basi per uno sviluppo in senso "sostenibile" di questo settore. Concretamente il turismo responsabile si propone il rispetto dell'ambiente, della cultura e delle popolazioni ospitanti, mantenendo il piacere del viaggio e il gusto della scoperta.
Ora la seconda parte del progetto prevede la presenza in Italia dei corsisti con l'obiettivo di presentare alcune realtà turistiche del Trentino Alto Adige-Suedtirol che fanno riferimento ai principi del turismo responsabile e sostenibile, intesi come valorizzazione delle peculiarità del territorio per quanto attiene gli aspetti naturalistici, storico-culturali e gastronomici.
I 13 partecipanti, provenienti da Croazia, Bosnia e Serbia, avranno poi il compito di sviluppare nei loro territori d'origine una rete di diversi percorsi turistici. Molti di loro sono persone che già da anni si occupano di turismo.
Gli incontri vanno dalla Val di Gresta, che negli anni si è affermata in ambito nazionale nella produzione di ortaggi biologici, alla Strada del vino della Vallagarina, all'analisi dei patti territoriali realizzati in Val di Cembra. Ma ci sarà spazio anche per il turismo legato all'arte con la visita di Arte Sella, una biennale internazionale d'arte contemporanea realizzata all'aperto nei boschi della Val di Sella. I corsisti si recheranno anche in Alto Adige, in particolare in Val d'Ultimo dove verrà loro presentata una rete che collega produttori, gestori di attività turistiche e consumatori che permette che nei ristoranti ed alberghi si utilizzino prodotti locali.
Un modo del tutto particolare di approccarsi alla cooperazione allo siluppo quello delle due associazioni trentine che mirano a valorizzare e rivitalizzare, grazie alla modalità degli scambi culturali e della relazione tra comunità, le risorse locali del nord della Bosnia.
Val al programma dell'iniziativa