Misurare l'impatto del COVID-19 nelle diverse regioni d'Europa

25 june 2020

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Da quando è iniziata la pandemia COVID-19, i tentativi di monitorarne l'impatto si sono scontrati coi grossi limiti dei dati disponibili: parziali, poco aggiornati, rilevati in modi diversi tra zone o periodi differenti.

Per questo, uno dei modi più affidabili per misurare l'impatto del coronavirus è osservare il numero delle morti in eccesso in un determinato territorio – confrontare cioè il numero complessivo delle morti registrate dall'inizio della pandemia a oggi con il numero delle morti che avvenivano negli anni precedenti nella stessa zona e nello stesso periodo dell'anno. Si rileva così, ad esempio, che nei primi mesi del 2020 i decessi avvenuti nella provincia di Bergamo sono stati oltre tre volte superiori a quelli che venivano normalmente registrati: è lecito ipotizzare che questa differenza sia in gran parte dovuta all'impatto del COVID-19.

Per stimare l'effetto della pandemia, Newsworthy – un partner dello European Data Journalism Network (EDJNet), la rete europea per il giornalismo di dati creata e coordinata da OBC Transeuropa – ha raccolto i dati sulle morti in eccesso avvenute negli scorsi mesi . I confronti nazionali spesso dicono poco, dato che la diffusione del virus è variata molto da territorio a territorio: per questo, Newsworthy ha raccolto i dati a livello locale. A seconda della disponibilità dei dati, la scala dell'analisi svolta va dal livello provinciale a quello macro-regionale (in gergo tecnico, ci si riferisce quasi ovunque alle regioni NUTS2 e NUTS3).

Ne è uscito uno studio che copre 500 regioni in venti paesi europei, e che fornisce un quadro inedito sull'effetto del COVID-19 sulla mortalità in Europa. Rimangono purtroppo esclusi molti paesi dell'Europa centro-orientale, per cui non sono attualmente disponibili i dati su scala regionale.

mappa delle morti in eccesso in Europa

 

L'analisi mostra che, nei territori considerati, il numero di morti in eccesso a partire da marzo 2020 supera i 200.000. Tuttavia, quasi la metà di questi decessi si è concentrata solamente in una cinquantina di regioni. Al contrario, in circa 200 regioni d'Europa il numero di morti registrate negli scorsi mesi è in linea con quello degli anni precedenti, o addirittura inferiore. La Lombardia si conferma la regione dove il COVID-19 ha infierito più duramente: dei 12 territori europei che questa primavera hanno visto un numero di decessi almeno doppio rispetto al normale 7 sono province lombarde, con Bergamo , Cremona e Lodi in cima alla classifica europea.

Newsworthy mette liberamente a disposizione dei report per ciascuna regione presa in considerazione, nonché il dataset che raccoglie tutti i dati