Si è aperto domenica 12 maggio a Rimini il corso "Il contesto della cooperazione: nuove guerre, 'economie ombra', politiche sociali". 15 operatori a confronto sui contesti "in transizione".
Sono quindici i partecipanti che frequentano il corso Il contesto della cooperazione: nuove guerre, 'economie ombra', politiche sociali, prima esperienza formativa avviata dall'Osservatorio sui Balcani. Tra loro una decina di operatori dell'ICS - il Consorzio Italiano di Solidarietà - che il prossimo fine settimana terrà nella stessa sede la sua Assemblea annuale.
Per cinque giorni nel corso si approfondiranno e discuteranno alcuni elementi teorico-politici di fondo nell'attuale contesto dei paesi balcanici, alla luce dei quali inquadrare l'azione di solidarietà sul campo. Non è scontato ad esempio saper leggere i processi economici e sociali nei Balcani come fenomeni moderni o addirittura iper-moderni, anziché con l'immagine più tradizionale e semplicistica dell'arretratezza. E di conseguenza non è affatto scontato che l'approccio del proprio cooperare sia adeguato alle sfide in atto, come non era adeguata l'azione umanitaria d'emergenza che si basava sulla semplice lettura etnica delle guerre passate.
Per l'Osservatorio sui Balcani si tratta della prima esperienza di formazione finora avviata. Lo stimolo è venuto in questi mesi dal confronto con diverse organizzazioni non governative ed associazioni che operano sul campo, e che spesso si trovano prive di strumenti da offrire ai propri operatori per saper leggere i contesti e le dinamiche in cui sono inseriti, e affrontare con strumenti più adeguati il proprio lavoro. Anche nell'analisi dell'offerta formativa presente complessivamente in Italia - che abbiamo raccolto in un apposito database - ci siamo resi conto di come vi siano tutto sommato occasioni di preparazione pre-partenza, mentre siano molto più carenti seminari e corsi per operatori nel corso della loro missione. L'iniziativa di Rimini dunque vorrebbe essere solo l'inizio di una serie di percorsi da costruire assieme alle realtà partner dell'Osservatorio, e riguardo alle quali potete scriverci sin d'ora per interessi o possibili collaborazioni.