Un museo diffuso, sul territorio, con totem multimediali a mappare i luoghi che raccontano la storia in comune e divisa di due città: Gorizia e Nova Gorica
Separare un territorio tradizionalmente plurilingue e multiculturale, dividendolo tra due paesi, provoca una vera e propria ferita, una ferita che si concretizza nella linea di confine che, oltre a dividere la vita degli abitanti, taglia in due case, campi, piazze.
A Gorizia per molti anni uno dei luoghi più emblematici a questo proposito è stata la piazza con la stazione ferroviaria della Transalpina. Nel secondo dopoguerra infatti, l’edificio della stazione, costruito sotto gli Asburgo e inaugurato nel 1906 dall’arciduca Francesco Ferdinando, finì in territorio sloveno, mentre parte della piazza rimase in quello italiano, con un impatto visivo che ricordava la Porta di Brandeburgo nella Berlino divisa in due.
Nel contesto goriziano il confine, oltre a dividere, ha contribuito a far nascere una nuova città a ridosso della prima, Nova Gorica, che già nel nome voleva differenziarsi dalla “vecchia” Gorizia.
Le vicende drammatiche del confine, ma anche gli aspetti quotidiani del vivere comune, il reciproco interesse in quello che l’altro aveva da offrire, al di là delle impostazioni politiche, tutto il patrimonio di esperienze vissute da un lato e dall’altro, è ora raccolto nel progetto europeo Strade della Memoria, il primo esempio italiano di un percorso museale transfrontaliero e proposto dall’Associazione Culturale goriziana Quarantasettezeroquattro.
Si tratta di un progetto sostenuto dall’Unione Europea (Europe for Citizens), dalla Regione, dalle Province di Gorizia e di Trieste, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con molti altri partner, tra cui le Università di Trieste, Udine, Lubiana e il Museo Nazionale di Storia Contemporanea della Slovenia.
All’interno del progetto troviamo l’iniziativa Topografie della memoria - Museo diffuso dell’area di confine che propone una mappatura dei luoghi più significativi nella storia tra le due città, ripercorrendo le vicende del secondo dopoguerra e delle sue divisioni.
In questo percorso è presente anche la piazza transfrontaliera della Transalpina, scelta simbolicamente per inaugurare l’iniziativa qualche settimana fa. In questa piazza, ma anche in altri luoghi di Gorizia e Nova Gorica, sono stati disseminati dei totem multimediali, realizzati dall’Associazione 47/04, con contenuti e informazioni storiche sul luogo e sul contesto, materiali visualizzabili anche con dispositivi mobili che permettono di collegarsi automaticamente a pagine Internet.
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