Scandalo Eulex: la scelta della Mogherini
5 november 2014
L'Unione Europea intende avviare una investigazione indipendente sullo scandalo di corruzione che ha investito Eulex, la sua missione in Kosovo. Mogherini e il Parlamento europeo vogliono tolleranza zero
Martedì 4 novembre, Federica Mogherini, nuova Alto Rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri, ha dichiarato di voler designare un esperto indipendente, per condurre una investigazione sul caso di sospetta corruzione , che sta gravando pesantemente sull'immagine di Eulex, la missione UE, che è in Kosovo dal 2008 per aiutare le autorità locali nel costruire uno stato di diritto. “È nei nostri interessi essere completamente trasparenti”, ha dichiarato la Mogherini aggiungendo che la nomina dell'incaricato sarà resa nota a breve.
Il comitato per gli Affari Esteri del Parlamento europeo, attraverso la voce del tedesco Elmar Brok, si è subito schierato dalla parte dell'Alto Rappresentante sottolineando l'importanza e l'urgenza di fare luce sulla vicenda. Già il 3 novembre, dopo aver incontrato in via eccezionale il capo delle operazioni civili dell'European External Action Service (EEAS), Kenneth Deane, e Fernando Gentilini, direttore per l'Europa occidentale, i Balcani occidentali e la Turchia dell'EEAS, Brok aveva dichiarato che in questo momento “sono in gioco la credibilità di Eulex e del ruolo dell'UE in Kosovo. Lo scopo della missione in Kosovo è di combattere contro la corruzione e l'impunità e si dovrebbe dare l'esempio. Dobbiamo mostrare senza esitazione che nessuno è al di sopra della legge e che la lotta contro la corruzione è la nostra priorità fondamentale, in Kosovo come pure all'interno delle nostre istituzioni”.
Brok ha poi aggiunto che gli scandali di corruzione possono fatalmente verificarsi, ma la differenza risiede in come l'UE è in grado di affrontarli.
Dello stesso avviso, Ulrike Lunacek dei verdi e rapporteur del PE per il Kosovo, che con Brok ha sottoscritto l'appoggio del parlamento alle dichiarazioni fatte da Federica Mogherini. La linea scelta è dunque quella della tolleranza zero e di una investigazione puntuale e trasparente sulle accuse di corruzione. Il comitato Affari Esteri del parlamento lamenta però che molte questioni sono rimaste aperte e le sue domande inoltrate all'ufficio degli Affari esteri aspettano ancora una pronta risposta. “Aspettiamo risultati concreti”, conclude il comunicato stampa apparso nel sito del Parlamento europeo.