Moldavia: il presidente Dodon guarda ad est ma i soldi vengono da Bruxelles

13 april 2017

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Lunedì 3 aprile il Presidente moldavo Igor Dodon e il direttore della Comunità economica eurasiatica, Tigran Sargsyan, hanno sottoscritto a Chișinău un “memorandum di cooperazione”, “evento storico” secondo il capo di stato moldavo.

Della Comunità economica eurasiatica fanno parte la Bielorussia, il Kazakistan, il Kirghizistan, la Russia e il Tagikistan. Igor Dodon ha sottolineato che questo nuovo accordo non mette in discussione l'Accordo di associazione concluso con l'Ue nel giugno del 2014. Ciononostante, nel gennaio scorso, in una sua visita a Mosca, si era pronunciato a favore di un suo annullamento.

“La Moldavia ha bisogno di buone relazioni sia con la Russia che con l'Occidente”, ha dichiarato Dodon. “E' essenziale difendere i nostri interessi nazionali... Siamo obbligati a trovare un equilibrio e a commerciare in tutte le direzioni... Lo status d'osservatore della Moldavia in seno alla Comunità eurasiatica ci darà nuove possibilità economiche e porterà in Moldavia investimenti”.

Il primo ministro Pavel Filip non ha fatto attendere una sua posizione critica nei confronti dell'accordo che, a suo avviso, è contrario agli impegni presi dalla Moldavia con l'Unione europea. “Queste decisioni folli rischiano di minare la stabilità sociale e politica del nostro paese”, ha sottolineato, spiegando che il memorandum di collaborazione è a suo avviso illegale perché non è mai stato approvato dal Parlamento.

Al di là di questa misura simbolica Igor Dodon attualmente sembra abbia un margine di manovra molto limitato. Il suo Partito dei socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM) è in minoranza in Parlamento e le centinaia di milioni di euro necessari allo sviluppo del paese vengono da Bruxelles. “I due terzi delle nostre esportazioni sono dirette verso l'Unione europea - ha ricordato a fine marzo il presidente del Parlamento Andrian Candu – non vi è alternativa all'Ue e il Presidente lo sa bene”.

Il 12 aprile il Consiglio dei ministri dell'Ue ha sbloccato un aiuto di 100 milioni di euro alla Moldavia, 60 in prestiti e 40 in sovvenzioni. Una somma per contribuire alla stabilizzazione economica del paese e condurre delle riforme.

Link: Le Courrier des Balkans