La Serbia e Montenegro è diventata il quarantacinquesimo stato membro del Consiglio d'Europa.
Alla cerimonia che è iniziata alle ore 9:15 nella hall principale del Palais de l'Europe hanno partecipato il Presidente della Serbia-Montenegro Svetozvar Marovic, il Ministro degli Affari Esteri della Serbia e Montenegro Goran Svilanovic, il Presidente del Parlamento della Serbia e Montenegro Dragoljub Micunovic, il Ministro degli Affari Esteri del Montenegro Dragisa Burzan ed il vicepresidende del governo della Serbia Mileta Isakov.
Dopo i discorsi del Segretario Generale Walter Schwimmer e del Presidente dell'Assemblea parlamentare Peter Schieder i funzionari della Serbia e Montenegro hanno firmato lo Statuto dell'Organizzazione e la Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo, i Protocolli 6 e 13 relativi all'abolizione della pena di morte, così come i Protocolli 1, 4, 7 e 12 della Convenzione. Successivamente alle dichiarazioni di Svetozar Marovic e Goran Svilanovic, i partecipanti si sono trasferiti all'ingresso del Consiglio per l'alzabandiera alle ore 9:40. L'alzabandiera è stata accompagnata dalle note dell'inno "Hej sloveni" conservato dal periodo dell'ex Iugoslavia.
Secondo le regole della Legge sulla implementazione del Documento Costituzionale la bandiera della FRY dovrebbe essere sostituita con la bandiera della Serbia e Montenegro entro il 2 maggio, 60 giorni dopo la costituzione del Parlamento della Serbia e Montenegro. La sostituzione dovrebbe essere regolata mediante la Legge sulla bandiera statale, che è ancora in fase di preparazione. Rimane quindi un mese per decidere su questa questione ed una delle soluzioni che si sta considerando è anche una bandiera a due facce, da una parte serba e dall'altra montenegrina.
Il Parlamento dalla Serbia e Montenegro ha approvato la legge sulla confirmazione dello Statuto del Consiglio d'Europa, lunedi, 31 marzo. La legge è stata appoggiata da 74 deputati della Serbia e 29 del Montenegro, mentre 6 deputati della Serbia erano contrari. I sei deputati contrari appartengono al Partito Radicale, il quale ha motivato la scelta dicendo che la legge viene approvata in condizioni di stato d'emergenza, cioè contro i principi del Consiglio d'Europa.
Il Ministro degli Affari Esteri della Serbia e Montenegro ha detto nel Parlemento che la membership nel Consiglio d'Europa sarà il primo passo per l'entrata nella UE.
Il presidente del Parlamento della Serbia e Montenegro Dragoljub Micunovic e il Ministro degli Affari Esteri Igor Luksic ieri hanno mostrato soddisfazione per l'adesione della SCG (Serbia e Montenegro) nel Consiglio d'Europa. "Non si parla molto dei privilegi, quanto dell'handicap che abbiamo sofferto per la mancanza della nostra presenza nel Consiglio d'Europa. Con l'appartenenza al Consiglio, specialmente dopo la morte del premier della Serbia, è stato mostrato un chiaro sostegno e senza riserve verso il nostro stato", ha detto Micunovic.
Per Luksic l'adesione al Consiglio d'Europa rappresenta l'entrata nel corridoio della Unione europea, che per noi è l'inizio della integrazione europea. Inoltre questo è un segno positivo per la regione, adesso anche il processo di stabilizzazione ed associazione può essere accelerato, e proprio questo processo sarà il primo test della possibilità di entrare nell'Unione.
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